Skip to main content

da: ufficio stampa Comune di Finale Emilia

Sabato 3 gennaio saranno presenti l’imprenditore Brunello Cucinelli e la moglie Federica Benda che riceverà un riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale

Si è aggiunto all’ultimo momento al calendario degli appuntamenti natalizi, ma è un evento assolutamente da non perdere: sabato 3 gennaio alle ore 21 nella chiesa del Seminario si terrà il concerto “Christmas Carols 2014” del coro Canticum Novum di Solomeo, diretto da Fabio Ciofini e accompagnato dalla OTC Orchestra.
Come è noto, il coro è legato all’imprenditore Brunello Cucinelli, alla sua azienda e alla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli. Proprio l’imprenditore, fondatore della Brunello Cucinelli SpA che si occupa della produzione di abbigliamento pregiato in cashmere, sarà presente a Finale, insieme alla moglie Federica Benda che – nella mattinata di sabato 3 gennaio, alle ore 11.30, nella sala consiliare del Maf di viale della Rinascita – riceverà dall’amministrazione una speciale onorificenza per la donazione effettuata, dopo il terremoto del 2012, a favore delle scuole della nostra comunità.
Dopo aver restaurato l’intero antico borgo trecentesco di Solomeo, frazione di Corciano, in provincia di Perugia, dotandolo di una scuola dei mestieri, di un teatro da 200 posti (di cui finanzia l’intera stagione) e dell’anfiteatro “Foro degli artisti” per le manifestazioni estive, l’attività della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli è ora rivolta a quello che è stato definito “un progetto per la bellezza”, naturale completamento del sogno iniziato proprio a Solomeo, che ora coinvolge la valle ai piedi del borgo in una nuova opera di costruzione dei parchi. Il progetto consiste nella realizzazione di tre parchi ai piedi dell’antico borgo, tra loro confinanti:
Parco dell’Industria: il giardino di Solomeo si estenderà sino alla valle, dove si sostituirà a sei stabilimenti industriali, che attualmente occupano circa 35.000 metri quadrati, per lasciare spazio ad un parco pieno di colori, di profumi, di suoni propri alla millenaria bellezza della natura.
Parco dell’Oratorio Laico: accanto al Parco dell’Industria sorgerà il Parco dell’Oratorio Laico, con un piccolo stadio senza barriere immerso in sei ettari di boschetti e prati, dedicato all’attività sportiva di giovani ragazzi e ragazze.
Parco Agrario: adiacente al parco dell’Oratorio Laico vi saranno coltivati circa settanta ettari di terreno destinati ad orti, vigneti, oliveti e frutteti diffusi come alberata. La terra sarà coltivata con rispetto per la natura ed i prodotti saranno destinati al consumo locale ed alle mense aziendali.
Il coro Canticum Novum di Solomeo
Fondato nel 1986, il coro Canticum Novum, dal 1994 ha affidato la direzione al Maestro Fabio Ciofini. Filo conduttore di tutta l’attività di studio del coro, è sempre stato quello di porre la massima attenzione alla ricerca timbrica e all’accurata interpretazione del testo musicale. Il repertorio comprende oltre ai brani più classici e popolari a cappella, una ricca scelta di opere per coro ed orchestra, opere liriche eccetera. Il repertorio di W.A. Mozart va dalle opere giovanili, fino alle più mature ed impegnative, comprendenti, tra le altre, il Requiem e la Messa dell’Incoronazione.
Il coro ha preso parte a diverse rassegne corali ed ha effettuato tournée in Germania, Francia, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e Grecia, dove dal 2007 al 2009 ha iniziato una collaborazione con l’Ambasciata italiana per la Caritas greca.
Dal 1999 organizza il Festival Villa Solomei, riscuotendo ogni anno sempre più grande successo di pubblico e critica e richiamando molti appassionati italiani e stranieri.
In occasione di queste manifestazioni il Coro ha eseguito composizioni di Faurè, Vivaldi, Bach, Orff, Haydn, Rheinberger, Verdi eccetera. L’edizione del 2006 è stata interamente dedicata a Mozart, nel 250° anniversario della nascita. Nel 2009 ha portato in Teatro la Fabula in Musica “La Variante di Lüneburg” dall’omonimo romanzo di Paolo Maurensig, accompagnando la suggestiva interpretazione di Milva. Nel 2011 il Coro è stato riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali, come “Gruppo Amatoriale di Rilevanza Nazionale” nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nel 2012 per la Stagione Musicale del Teatro Cucinelli con Opera II ha rappresentato la Passione di Cristo con le coreografie del network N.U.D.A., nell’aprile dello stesso anno ha tenuto due concerti in Sicilia. Nel settembre 2013 ha partecipato alla Sagra Musicale Umbra presentando lo Stabat Mater di F.J.Haydn (1732-1809), registrato poi in CD per la Bottega Discantica di Milano per la quale ha altri due Cd pubblicati in catalogo: Il Gloria ed il Dixit Dominus di A. Vivaldi ed il Requiem Kv 626 di W.A. Mozart, disponibile anche in edizione esclusiva in vinile. Lo scorso giugno, in occasione del festival Villa Solomei ha presentato la “Misa Criolla” di A. Ramirez (1921-2010) replicandone poi l’esecuzione per la Sagra Musicale Umbra 2014.

Chiesa del Seminario
sabato 3 gennaio
ore 21.00

Christmas Carols 2014

Programma

W. Gomez (1939-2000) Arr. M. Gatti
Ave Maria

A. Vivaldi (1678-1714)
Dal Gloria RV 589:
Gloria in excelsis Deo
Domine fili

G.F. Händel (1685-1759)
Dal Messia:
Coro: Hallelujah

Arr. F. Savoy
Betelehemu (coro e percussioni)
Canto natalizio africano in dialetto Yoruba

F. Biebl (1906-2001) Arr. F. Ciofini
Ave Maria

A. Adam (1780-1853) Arr. M. Gatti
Cantique de Noël

Arr. M. Gatti
A little Carol’s Symphony

Coro Canticum Novum di Solomeo
OTC Orchestra

Fabio Ciofini, direttore

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it