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da: organizzatori

Sabato 19 e domenica 20 settembre: flamenco, concerti in barca, picnic e mapping party

Un weekend denso di iniziative, eventi, proposte culturali ma non solo: il festival Risonanze – coordinato da Basso Profilo negli spazi di Wunderkammer, a Palazzo Savonuzzi – tra sabato 19 e domenica 20 settembre trasforma la darsena di Ferrara in un catalizzatore di energie.
Sabato le grandi protagoniste saranno la musica e la danza: alle 19 si potrà salpare a bordo della motonave Nena e ammirare lo spettacolo del tramonto sul Po, accompagnati tra le onde dal concerto degli Horganic Trio, al secolo Roberto Formignani alla chitarra, Roberto Poltronieri alla batteria, Massimo Mantovani alle tastiere. Per informazioni e prenotazioni scrivere a info@lanena.it oppure telefonare al numero 3477139988.
Alle 21 si apriranno le danze grazie alla serata di flamenco organizzata dell’associazione Encanto, arricchita dall’esibizione delle campionesse italiane di questo ballo, tanto affascinante quanto denso di storia e significato. L’evento – gratuito e aperto a tutti, adatto sia ai principianti che ai ballerini esperti- comprenderà inoltre un’assaggio di sangria e una piccola lezione di flamenco e sevillana per coinvolgere tutte le persone desiderose di apprendere i primi passi e partecipare alla festa.
Domenica 20, dalle 10 alle 14, l’appuntamento per colazione e brunch è a Wundergarten, ovvero nel frutteto progettato dal garden designer Manfredi Patitucci di fronte all’ingresso di Wunderkammer. Tra meli e nespoli il quartiere potrà godere del sole settembrino condividendo un saporito picnic nel verde, in linea con lo spirito di “God save the Green”, progetto avviato da Basso Profilo la scorsa primavera per valorizzare i giardini e gli orti cittadini. Alle 19 aperitivo e jam musicale presso la sede della Scuola di Musica Moderna, al primo piano di Palazzo Savonuzzi. Inoltre durante l’intera giornata, dalle 10 alle 19, sarà possibile partecipare a Mind the Dock, mapping party per segnalare all’interno di OpenStreetMap – mappa online aperta, costruita dai contenuti degli utenti – le vie, i servizi e le infrastrutture della mobilità fluviale. I risultati di questa operazione – che non si esaurirà con il festival, continuerà fino al 30 ottobre e si aprirà all’intero territorio provinciale – verranno presentati nel seminario conclusivo di Smart Dock.
Inoltre nella giornata di domenica 20 – dalle 10 alle 19 – saranno ormeggiate davanti a Wunderkammer, a disposizione di tutti i curiosi e gli sportivi, una splendida dragon boat di quindici metri – barca orientale realizzata per ospitare venti vogatori, un tamburino e un timoniere – e una voga veneta originale, che arriverà direttamente dal Po Grande su invito del Canoa Club Ferrara.
Il festival Risonanze costituisce la prima delle quattro fasi previste da Smart Dock, progetto di riqualificazione intelligente e partecipata della darsena di San Paolo. Promotori e finanziatori di questa iniziativa, oltre a Basso Profilo, sono: le associazioni Fiumana, Encanto e AMF – Scuola di Musica Moderna, Consorzio Wunderkammer, Canoa Club Ferrara, Unife attraverso il Citer. Collaboreranno alla realizzazione dei vari eventi: il Centro per le famiglie, la motonave Nena, lo studio creativo Altrosguardo Design, Andos Ferrara.
Il progetto è co-finanziato dalla Provincia e patrocinato dal Comune di Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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