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Da: Project Manager Ferrara Hackathon

L’associazione culturale Oltre le Mura in collaborazione con Laboratorio Aperto – Ferrara e l’Assessore delle Politiche Giovanili di Ferrara Micol Guerrini, organizza il primo Ferrara Hackathon. Il 13 giugno si darà il via per la prima volta a un format di natura d’oltreoceano e che si stanno diffondendo a macchia d’olio su tutto il territorio italiano. L’hackathon consiste nell’organizzare una maratona di idee dove i partecipanti hanno un tempo limitato – per questa prima edizione ferrarese saranno 36 ore – per proporre soluzione e modelli di business coerenti con la traccia imposta dagli organizzatori o partner. Per questa prima edizione, che terminerà la sera del 14 giugno con l’assegnazione dei premi anche in denaro, la traccia – illustrata da Ilaria Valoti, project manager Laboratorio Aperto Ferrara – sarà la seguente:

Patrimonio culturale ed edutainment: nuove modalità per visitare il patrimonio culturale ferrarese, con l’obiettivo di stimolare e coinvolgere la partecipazione dei visitatori.
L’hackathon lo vincerà il team che proporrà una soluzione che assocerà cultura, apprendimento e tecnologia per la valorizzazione di monumenti, musei, teatri, mostre temporanee o parchi, creando un legame tra la cultura e gli occhi di chi la osserva.

L’idea migliore vincerà un premio oltre un percorso per realizzarla. Infatti è proprio questo il risultato finale di un Hackathon: idee fresche, spesso provenienti da studenti o neofiti del settore, che si lanciano nel mondo adrenalinico del fare impresa proponendo progetti utili allo sviluppo del territorio.

L’hackathon inizierà ufficialmente sabato 13 giugno alle 11.00 con il primo check-point con leader del team, rispettivi mentor che li seguiranno durante le singole e gli organizzatori, per poi terminare la sera del 14 giugno con la premiazione. Il tutto sarà online, in modo da evitare assembramenti e non vincolare i partecipanti. Durante questa prima edizione si potrà partecipare da casa, dal parco o al mare.
Sarà sufficiente una connessione internet e, soprattutto, un’idea vincente.

“Ferrara è una città ricca di ogni attrattività: cultura e turismo su tutte. È stato difficile scegliere una sola traccia ma abbiamo ritenuto che quella indicata sia la migliore per questo momento storico. L’hackathon è una risorsa interessante per attrarre giovani, una nuova modalità per interagire con il tessuto della città. Abbiamo infatti bisogno di trattenere valorizzare i giovani nella nostra città perché ci sono personalità e competenze davvero interessanti e che richiedono occasioni e incentivi per realizzare le loro idee”.
Micol Guerrini – Assessore Politiche Giovanili

Sul sito www.ferrarahackathon.it si possono trovare le modalità per partecipare in veste di partecipante, mentor o partner.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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