Skip to main content

Da: Ufficio Stampa di Ferrara Film Commission

Si inaugurerà martedì prossimo la 3^ edizione del FERRARA FILM CORTO 2020, Festival Nazionale di cortometraggi organizzato dalla Ferrara Film Commission – in collaborazione con Cineclub FEDIC, Ascom Confcommercio Ferrara, Apollo Cinepark e Hotel Torre della Vittoria, con il patrocinio del Comune di Ferrara – che avrà luogo dal 28 gennaio al 1 febbraio 2020 dalle ore 16.00 alle 19.00 e dalle 21.00 alle 24.00 presso la Sala Estense (Piazza Municipale 2, Ferrara).
Denso e articolato il programma di eventi del Festival intitolato #CLIMATECHANGE, in quanto dedicato interamente alle tematiche del Cambiamento Climatico, la cui direzione artistica è affidata al critico e storico del cinema Paolo Micalizzi.
Diciassette i cortometraggi in Concorso, rispondenti al tema proposto, che saranno premiati da una prestigiosa Giuria di esperti, con targhe e premi in denaro. Dopo ogni tranche di proiezioni, si terrà un Incontro con gli autori presenti coordinato da Cesare Bastelli (Regista e Direttore della fotografia di numerosi film di Pupi Avati a partire dagli anni ‘90) e da Giorgio Ricci (Filmmaker e Presidente Nazionale FEDIC).
Il Festival risulta arricchito di numerose nuove iniziative, oltre a quelle ormai consolidate come la collaborazione con il Festival Internazionale Roma Film Corto, del quale sarà proposta una selezione di cortometraggi, e con Apollo Cinepark, che proietterà il lungometraggio “Domani” di Cyril Dion e Mélanie Laurent. Da segnalare anche la collaborazione con l’Università IULM e il Festival CinemAmbiente.
Tra le novità, è prevista una Tavola Rotonda, che si terrà al Palazzo Roverella, sede dell’antico Circolo dei Negozianti, alle ore 10.30 di sabato 1 febbraio, intitolata “Essere filmmaker”, avente lo scopo di porre l’attenzione sugli autori di cortometraggi e di metterli in contatto con realtà che possano favorire la loro opera creativa e produttiva. Realtà quali il Cineclub FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub) e Ferrara Film Commission che ha tra le finalità quella di dar supporto alla realizzazione di opere cinematografiche in questa splendida città. La Tavola Rotonda, sarà coordinata dal critico e storico del cinema nonché Direttore artistico del Ferrara Film Corto, Paolo Micalizzi, interverranno: il Presidente del Cineclub FEDIC Ferrara, Maurizio Villani, e il Presidente della Ferrara Film Commission, Alberto Squarcia, ma anche un filmmaker storico e Presidente Nazionale FEDIC, Giorgio Ricci, alcuni ospiti del Festival e filmmaker ferraresi o di altre città partecipanti al Ferrara Film Corto.
Inoltre, saranno proiettati i lungometraggi “Baraka” di Ron Fricke, “The Human Element” di Matthew Testa e “Una gita a Roma” di Karin Proia (tra gli attori Claudia Cardinale e Philippe Leroy) in anteprima per Ferrara. Karin, madrina del Festival, ha recitato nella fortunata serie TV ”Boris”.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it