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da: Ferrara Baseball Softball Club A.s.d.

La squadra ragazzi saluta la Winter league di Rovigo. Gli allievi, sempre più numerosi, attesi a una delicata preparazione. La squadra adulti si aggiudica la prima amichevole dell’anno.

Nulla di fatto per la squadra ragazzi del Ferrara Baseball, che saluta l’edizione 2016 della Winter League di Rovigo al sesto posto dopo la doppia sconfitta contro il Palladio Vicenza. I ducali ci hanno provato, ma l’impresa era proibitiva: tra le fila estensi militano tantissimi giocatorini ancora ai loro primi passi, e in più le numerose assenze hanno costretto la società a reintegrare l’organico con alcuni esordienti. Un po’ di delusione, ma tutto passa, come sottolinea il coach Carlotti: “I ragazzi metabolizzano la sconfitta meglio degli adulti, fa parte del loro percorso di crescita. Deve essere così anche per noi allenatori”. Dello stesso avviso il Presidente Squarzanti, secondo cui “I bambini hanno perso senza farne un dramma. Questi impegni servono comunque come occasione di crescita, e danno modo a noi di capire su quali aspetti lavorare in futuro”.
Alla premiazione gli estensi si presentano inaspettatamente a ranghi ridotti, e a questo proposito la Società puntualizza: “Ad alzare la coppa sono rimasti metà degli atleti. Indipendentemente dai risultati questo non è accettabile, per rispetto degli avversari, dei tecnici che seguono le squadre unicamente per passione, e dell’ideale stesso di gruppo. Un impegno si onora fino in fondo: chiederemo a tutti i nostri atleti, e alle loro famiglie, la massima attenzione su questo principio; desideriamo che il senso di appartenenza che la la maggior parte di loro già dimostra diventi spirito comune.”
Continua la preparazione della squadra allievi, che impressiona per il numero di iscritti reclutati negli ultimi mesi: al momento gli atleti sono una ventina tra Ferrara ed Argenta, e continuano ad aumentare anche grazie al passaparola. Si rendono necessari allenamenti intensivi, soprattutto nell’ottica di amalgamare i due bacini e trovare la chimica migliore col campionato alle porte. Previsti dei raduni domenicali supplementari, un esperimento che già a gennaio ha dato segnali incoraggianti.
Sfidando gli ultimi rigori dell’inverno, la prima squadra è intanto tornata in campo a San Valentino sconfiggendo nella prima amichevole dell’anno i Drunkballs di Badia Polesine (finale 10-5). Pur con un organico incompleto a disposizione, e nonostante lo spirito da sgambata, il coach Rotondo coglie indicazioni interessanti dai suoi: l’attacco si dimostra prolifico, e gli investimenti tecnici fatti per infoltire il bullpen danno i primi frutti; da segnalare, nella circostanza, la prova di Tura, capace di sei strikeout consecutivi dopo una prima fase di studio. Il maltempo ha costretto a rinviare la rivincita, inizialmente prevista per l’ultimo weekend di febbraio.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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