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Parte del ricavato degli esami effettuati in ottobre dalla Senologia diagnostica di Centro di medicina di via Verga 17 è stato devoluto alla Lilt Ferrara
Presso la sede di Centro di medicina Ferrara di via Verga 17 questa mattina è avvenuta la consegna alla Lilt Ferrara dell’assegno di fine campagna di sensibilizzazione legata all’Ottobre rosa. Con la supervisione della Assessore alle Politiche sociali del Comune di Ferrara, Cristina Coletti, una delegazione di Lilt Ferrara, guidata dal Presidente prof. Edgardo Canducci, ha ricevuto dalla responsabile di struttura dott.ssa Roberta Squeo un assegno dell’importo di 1.500 euro.
La campagna di sensibilizzazione, dal titolo #anchioalpostosuo, prevedeva infatti che parte del ricavato delle mammografie effettuate nel mese di ottobre dalla Senologia Diagnostica di Centro di medicina Ferrara – dove è presente il mammografo 3d con tomosintesi smart curve – andasse alla Lilt di Ferrara.
“E’ significativo che la donazione avvenga per il nostro tramite ma da donna a donna, ovvero a beneficio della Lilt che si occupa della divulgazione e della sensibilizzazione nella lotta al tumore al seno, che ricordiamo essere quello che colpisce in assoluto di più la popolazione femminile di ogni età – spiega il direttore sanitario, prof. Vincenzo Sollazzo – Abbiamo scelto un periodo diverso per rinnovare la campagna dell’Ottobre rosa per ricordare a tutte le donne che non dobbiamo abbassare la guardia e che bisogna continuare a fare prevenzione, con la diagnosi precoce da un lato ma anche facendo attenzione agli stili di vita e prendendosi cura sé”.
La campagna #Anchioalpostosuo aveva come filo conduttore un Cortometraggio di sensibilizzazione dal titolo “E tu al posto mio? Fermati. Pensaci. Previeni”., ideata e realizzata dal Gruppo Centro di medicina a sostegno della LILT – Lega Lotta Italiana Contro i Tumori di Treviso, Venezia, Vicenza, Padova e Ferrara, pone al centro la testimonianza di donne colpite dal tumore al seno, che hanno saputo trovare il coraggio di reagire e la forza di combattere per se stesse e per chi con loro affronta questa lotta! Una dimostrazione di fiducia verso la vita e la medicina, che grazie alla diagnosi precoce e alla terapia dona a tante donne una seconda vita!
La collaborazione tra Centro di medicina Ferrara e Lilt Ferrara perdura da diversi anni. Oltre alla campagna #anchioalpostosuo, l’impegno nella divulgazione della cultura della prevenzione, in sinergia con le istituzioni, si è concretizzata con incontri gratuiti del “tour della prevenzione” dedicati alla popolazione .

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Riceviamo e pubblichiamo


Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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