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Da: Cidas Coop

Il programma di Estate Bambini di venerdì 6 settembre, in Piazza XXIV Maggio:

Alle ore 17
Spazio Libreria Testaperaria “Un pomeriggio di canzoncine” con Silvano Antonelli. Un pomeriggio in compagnia di un amico affezionato di Estatebambini, ferrarese di nascita che negli anni ha saputo costruire un teatro per l’infanzia di grande spessore e un rapporto saldo con Estatebambini. L’incontro è l’occasione per presentare un progetto nuovo di piccole storie e canzoncine sulla cura che poi saranno presentate ad inizio ottobre in alcune scuole della città. Incontro/laboratorio dai 3 anni durata: 60 min
Ricicletta “Gim – Bici – kana. Percorso su due ruote”: Tante attività in bici con gli amici di Ricicletta… Ogni pomeriggio ci sarà un laboratorio legato alla bicicletta. “Gim – BICI – kana. Percorso su due ruote”: attività per bimbi che già usano la bicicletta, per divertirsi in semplici percorsi a tempo. Prenotazione obbligatoria presso lo stand di Ricicletta. 
Alle ore 17,30
Spazio Concerti Concerto di fisarmoniche e percussioni a cura di Musijam dai 5 anni durata: 60 min
 
Arena Spettacoli Covo dei Ragazzi Urka: Che Magia! Incantamenti E Sorprendenti Sorprese a cura dei ragazzi della Tana delle Storie
Pentoloni fatati che si riempiono di cibo, alberi magici in foreste incantate, macchine per fare i compiti, città con muri di spaghetti e finestre di gelato. Spettacolo dai 3 anni durata: 40 min
 
Alle ore 17,30 e alle 18.45 Piccoli Teatri, piccolo Principe A cura di Gianni Franceschini, con Chiara Alberani, Marcello Brondi e Teresa Fregola. L’avventura del Piccolo Principe è raccontata con parole e musica e mostrata in un percorso immaginario in dieci piccoli teatrini. I personaggi dell’avventura appaiono nelle scatole teatro, gli attori raccontano e muovono le figure; di volta in volta un partecipante diviene il Piccolo Principe e rive insieme agli animatori le tappe del viaggio nell’universo. Così gli incontri, i pensieri e le emozioni avvolgono tutti, attori, musicista e spettatori. Prenotazione obbligatoria al punto informazioni di Estate Bambini. Installazione – percorso d’arte, narrazione e animazione dai 5 anni durata: 40 min
Alle ore 18,30 l’Arena Spettacoli Festebà Circus ospita Festebà Circus: Popbins jashgawronsky Brothers. Con i loro strani strumenti costruiti con materiale di riciclo, Jashgawronsky Brothers si prodigano in una centrifuga creativa che spazia dal pop alla musica classica, passando per il jazz e i classici del rock. La loro musica può forse sembrare povera di risorse ma è senza dubbio ricca di intelligenza e divertimento. Rimane il fatto che questi quattro straordinari fratelli dall’aspetto strampalato continuano a conquistare il cuore di tutti e non intendono certo fermarsi! Spettacolo per tutti durata: 50 min
Alle ore 20,30 presso Arena Spettacoli Covo dei Ragazzi Note di Cinema Suoni e immagini in movimento si fondono alla perfezione nei corti animati che compongono la rassegna. Tra sperimentalismo e richiami al mondo della musica classica e lirica, una selezione di film molto diversi per stili e tecniche utilizzate ma accomunati da un ritmo travolgente! Cinema dai 3 anni durata: 45 min
 
Festebà 2019
Venerdì 6 Settembre  Zanna Bianca. Della natura selvaggia chiude i cinque spettacoli di Festebà al Cinema Boldini. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Alle ore 21,30 Zanna Bianca. Della natura selvaggia Compagnia INTI
Liberamente ispirato ai romanzi e alla vita avventurosa di Jack London
di Francesco Niccolini
regia Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
con Luigi D’Elia
scene costruite da Luigi D’Elia
luci Paolo Mongelli
una produzione Inti
con il sostegno della Residenza artistica di Novoli
Nel grande Nord, al centro di un silenzio bianco e sconfinato, una lupa con chiazze di pelo color rosso cannella sul capo e una lunga striscia bianca sul petto, ha trovato la tana migliore dove far nascere i suoi cuccioli. Tra questi un batuffolo di pelo che presto diventerà il lupo più famoso di tutti i tempi: Zanna Bianca.
Luigi D’Elia e Francesco Niccolini tornano nel luogo che amano di più, la grande foresta.
Ma se cinque anni fa l’avevano raccontata con gli occhi di un bambino meravigliato e di un nonno esperto e silenzioso, questa volta rinunciano agli esseri umani e alle loro parole, per incontrare chi della foresta fa parte come le sue ombre, il muschio, l’ossigeno: i lupi.
Questo è uno spettacolo che ha gli occhi di un lupo, da quando cucciolo per la prima volta scopre il mondo fuori dalla tana a quando fa esperienza della vita, della morte, della notte, dell’uomo, fino all’incontro più strano e misterioso: un ululato sconosciuto, nella notte. E da lì non si torna più indietro.
Un racconto che morde, a volte corre veloce sulla neve, altre volte si raccoglie intorno al fuoco. Un omaggio selvaggio e passionale che arriva dopo dieci anni di racconto della natura, a Jack London, ai lupi, al Grande Nord e all’antica e ancestrale infanzia del mondo. Teatro di narrazione dai 7 anni durata: 60 minuti
 
Tutti i giorni dal 3 al 8 settembre, dalle 16.30 alle 19.30 attorno all’Acquedotto troverete:
La Libreria Testaperaria: presente tutti i giorni con tante proposte editoriali di qualità. Testaperaria è anche un luogo di attività “intorno al libro”: narrazioni, laboratori creativi, incontri con l’autore. Un luogo in cui fermarsi a leggere, osservare e sfogliare senza fretta.
La Biblioteca dell’Isola del Tesoro: una ricca biblioteca per bambini e ragazzi all’interno dell’acquedotto.
Il Mini Ludobus Dell’isola: uno spazio dedicato ai bambini da 0 a 6 anni e ai loro genitori, è suddiviso per spazi di gioco e di incontro, seguendo le diverse età dei piccoli, le loro esigenze e quelle degli adulti che li accompagnano:
Spazio piccoli: per i neo genitori e i bambini che ancora non camminano è a disposizione lo Spazio Piccoli, accogliente e confortevole, dove è possibile allattare in tranquillità e ricevere consigli dalle operatrici del Centro per le Famiglie su allattamento e sulle prime cure da fornire al neonato. Da 0 anni
Spazio giochi e scoperte: per i bambini più grandi le educatrici dei Centri Bambini e Famiglie organizzano spazi per il movimento, giochi con materiali naturali, laboratori di manipolazione, una grande sabbiera, pittura, travestimenti, giochi da tavolo e altro ancora. Dai 3 anni
Ciclotto, Giostra a pedali: un racconto allegorico, un albero che gira a forma di giostra con otto seggiolini, ognuno associato un elemento. Gli otto elementi rappresentano i quattro segni dello zodiaco: terra, acqua, aria e fuoco; che si combinano con le quattro parti dell’albero: la radice, la foglia, il fiore e il frutto. “Il mio gioco è pedalare e far volare i bambini, dinamizzare l’acqua di cui sono fatti ad ogni giro di giostra.” Dai 3 anni
Musica per piccolissimi: laboratorio di Music Together, quest’anno ancora più ricco di canzoni tradizionali, italiane e internazionali, e strumenti LIVE ogni giorno diversi, tutti da scoprire! Da 0 anni
La città laboratorio: una piazza di paese in cui si propongono sfide a due e tornei di abilità con trampolini di legno, lancio degli anelli, tiro ai barattoli, pista dei tappi e delle biglie di vetro, corsa dei sacchi ecc. L’Officina del riuso, invece, è il luogo in cui tutti i bambini possono creare personali opere d’arte e una grande opera collettiva, l’accampamento indiano delle tende di carta. A cura di Coop. Le Pagine Dai 6 anni
Angolo giochi da tavolo: “Il tempo è un gioco, giocato splendidamente dai bambini” (Eraclito) I giochi di società, tombola, forza 4, caccia al tesoro, shangai, assorbono completamente l’attenzione dei bambini, genitori ed educatori: si entra liberamente in un mondo in miniatura in cui è possibile affrontare ostacoli e problemi.
Il gioco è fatto di regole che trasformano gli oggetti inanimati in una realtà in grado di appassionarci. “La vita è più divertente se si gioca” (R. Dahl) 
Per informazioni e programma completo:
www.estatebambini.it | info@estatebambini.it
www.facebook.com/estatebambini/
Per contattare l’Ufficio Comunicazione di Estate Bambini:
Irene Pancaldi irene.pancaldi@cidas.coop | 345 7918452

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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