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Da organizzatori

Si svolgerà dal 3 al 5 marzo prossimi la quarta edizione di “TAG Festival di cultura lgbt”, la tre giorni di incontri, tavole rotonde, interviste e spettacoli per far capire e conoscere la realtà delle persone gay, lesbiche e trans al di là di stereotipi e pregiudizi.

Ad anticipare il festival vero e proprio, nelle prossime settimane ci saranno una serie di eventi culturali a tematica lgbt, organizzati in collaborazione con varie realtà cittadine.

E’ già in corso presso il Salone d’Onore del Municipio di Ferrara la mostra ‘In Italia sono tutti maschi’. La mostra, inaugurata il 27 gennaio, Giornata della Memoria, ripropone alcune tavole del fumetto omonimo uscito diversi anni fa, scritto da Luca De Santis e disegnato da Sara Colaone, che racconta la vita quotidiana del confino alla Tremiti di alcuni omosessuali durante il fascismo, con interviste e testimonianze sul loro ritorno alla vita normale e libera. La mostra sarà visitabile fino al 20 febbraio negli orari di apertura del palazzo municipale.

Il primo appuntamento fra gli eventi del pre-festival sarà sabato 18 febbraio alle 18 alla libreria Ibs-Libraccio, con la presenza di Luca Bianchini che presenterà il suo nuovo romanzo, uscito da poco più di un mese, dal titolo ‘Nessuno come noi’, edito da Mondadori. Lo scrittore, ospite abituale ad eventi di CircoMassimo, ritorna in questa sua ultima fatica ai suoi anni del liceo, complice il ritrovamento del diario scolastico. Si tratta di un simpatico ritorno al passato, alla seconda metà degli anni ’80 e a un periodo al tempo stesso scanzonato e fondamentale per la formazione di sé stessi.

Sempre alla libreria Ibs-Libraccio, venerdì 24 febbraio alle 17,30 lo psicologo Nicola Carone presenta il suo saggio ‘In origine è il dono’ sulle nuove frontiere della genitorialità. L’autore mette in dialogo medicina e psicologia, sociologia e mito, dando vita a un’indagine rigorosa che approfondisce scientificamente ciò che troppo spesso è affidato a conoscenze superficiali e a reazioni ideologiche e viscerali. L’evento, realizzato in collaborazione con Famiglie Arcobaleno, vede la partecipazione dell’avvocato Michele Giarratano, autore del libro ‘Luca ha due papà’.

Domenica 26 febbraio alle 16,30 a Ripagrande 12, la sede di CircoMassimo ubicata appunto in via Ripagrande 12, ci sarà un pomeriggio dedicato alla storia del Cassero di Bologna, il primo circolo Arcigay d’Italia e tuttora uno dei più importanti, che tanto ha fatto nella sua ormai trentennale vita per la comunità lgbt. Si inzierà con la proiezione del documentario che il regista Andrea Adriatico ha realizzato sul tema ‘Torri, checche e tortellini’. A seguire ci sarà una tavola rotonda moderata dal presidente nazionale di Arcigay, Flavio Romani, con la partecipazione del primo storico presidente Beppe Ramina, dell’attuale, Vincenzo Branà, e di Diego Scudiero e Stefano Casi, altri ‘attori’ nella storia originaria del circolo.

Mercoledì 1 marzo, al cinema Boldini alle 21 (ingresso 5 euro) ci sarà la proiezione speciale del film ‘Varichina – La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis’ di Mariangela Barbanente e Antonio Palumbo. Lorenzo De Santis/Varichina è stato nel bene e nel male un’icona trash nella Bari degli anni ’70, il primo a urlare la sua diversità in un momento in cui non era facile farlo, un po’ un grillo parlante, coraggioso, autentico, vero nei suoi eccessi e nelle sue volgarità, dotato di una grande umanità e forza e contro una società che lo bistrattava e ghettizzava con il suo perbenismo e le sue ipocrisie. Alla Seguirà il dibattito con il pubblico alla presenza dei registi e di Nicole De Leo, presidentessa del M.I.T. Movimento di Identità Transessuale, orginaria di Bari, testimone dell’aria che si respirava nella città negli anni di ‘Varichina’.

Infine, giovedì 2 marzo alle 21 al teatro Ferrara Off (viale Alfonso I° d’Este), andrà in scena uno spettacolo cult, ‘Road movie’ di Godfrey Hamilton, con la regia di Sandro Mabellini e la intensa interpretazione di Angelo Di Genio. Si tratta di un monologo prodotto dal Teatro dell’Elfo di Milano ambientato negli Stati Uniti degli anni Novanta e racconta di Joel, gay trentenne, e della sua avventura coast to coast durata cinque giorni per rincontrare “il suo amore”, Scott. Un viaggio interiore costellato da incontri che lo porteranno ad infrangere paure ed accorciare la distanza dagli altri e da se stesso, trasformandolo profondamente. Un testo fortemente commovente che ci parla della paura dell’amore, della perdita e della morte, sentimenti spesso inscindibilmente legati. Di Genio, solo, accompagnato da un musicista al pianoforte e violoncello, interpreta tutti i personaggi dando una intensa e matura prova d’attore che ha contribuito a fargli vincere il premio Melato, per le giovani promesse del teatro italiano. Gli habitué del teatro Comunale o ricorderanno, nella passata stagione di prosa, come il figlio ribelle in ‘Morte di un commesso viaggiatore’ sempre dell’Elfo. Lo spettacolo è quasi un’esclusiva regionale, essendo stato rappresentato solo a Reggio Emilia.

Ingresso 12 euro (10 per i soci Ferrara Off), si consiglia la prenotazione scrivendo a booking@circomassimo.org

Da segnalare inoltre la proiezione a partire dal 15 febbraio in prima visione al cinema Boldini del film ‘Moonlight’ di Barry Jenkins, una pellicola intima e poetica sull’identità, la famiglia, l’amicizia e l’amore, vincitrice del Golden Globe come miglior film drammatico e candidata a 8 premi Oscar, tra cui miglior film, regia, sceneggiatura, attrice e attore non protagonisti.

Il programma completo di TAG Festival di cultura lgbt 2017 uscirà a breve e comprenderà tavole rotonde, incontri, interviste e spettacoli.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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