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Da Cooperativa Cidas

Dal 2 al 6 Settembre – alle 21.30 presso il cinema Boldini
 
Lunedì 2 settembre inizia Festebà, festival di teatro ragazzi promosso dal C.I.R.C.I. con l’impegno diretto dei volontari PelleOssa, Junior e di genitori e volontari che costituiscono la giuria popolare.
Tutte le sere, dal 2 al 6 Settembre l’appuntamento per grandi e piccini è alle 21.30 al Cinema Boldini di Ferrara.
Lunedì 2 settembre | Il più furbo, disavventure di un incorreggibile lupo di teatro gioco vita, dall’opera di Mario Ramos
Spettacolo per bambini dai 3 anni – ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

con Andrea Coppone
adattamento teatrale Enrica Carini, Fabrizio Montecchi
regia e scene Fabrizio Montecchi
sagome Nicoletta Garioni con Federica Ferrari (dai disegni di Mario Ramos)
musiche Paolo Codognola
coreografie Andrea Coppone
costumi Tania Fedeli
disegno luci Anna Adorno
assistente alla regia Enrica Carini, Katja Gorečan
realizzazione sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
realizzazione scene Sergio Bernasani
“Nel folto del bosco un grande e cattivo Lupo affamato incontra la piccola Cappuccetto Rosso e subito elabora (dopotutto lui è il più furbo) un diabolico piano per mangiarsela. Senza esitazioni, lo mette in pratica. Mentre si avvicina alla casa della nonna, pregusta già il pranzetto: sarà uno scherzo da ragazzi divorarsele entrambe…
Sembra l’inizio della favola che tutti conosciamo, almeno finché il Lupo (che si crede davvero il più furbo), non infila la rosa camicia da notte della nonna con tanto di cuffietta d’ordinanza, ed esce di casa… rimanendo chiuso fuori! Così conciato e in attesa di elaborare un nuovo, geniale piano, al Lupo (che ancora si crede il più furbo), non rimane che nascondersi nel bosco.
Ma il bosco, ahimè, è un luogo molto frequentato, soprattutto dai personaggi delle fiabe, e il nostro Lupo fa imbarazzanti incontri (i Tre Porcellini, i Sette Nani, il Principe Azzurro, etc.) che mettono fortemente in crisi la sua vanità. Povero lupo! Tutti, invece di avere paura di lui, lo scambiano per un’innocua vecchietta. Per fortuna Cappuccetto Rosso è una bambina molto gentile e viene in suo aiuto. Eh sì, e lui che pensava di essere il più furbo!”
Nei cinque appuntamenti di Festebà verrà proposta una selezione dei migliori spettacoli adatti ad un pubblico dai 3 anni in su, con rivisitazioni di celebri fiabe e racconti, messa in scena della straordinaria quotidianità dei bambini, clownerie e acrobazie. I bimbi ed i loro famigliari potranno anche far parte della Giuria Popolare per votare assieme lo spettacolo più apprezzato e confrontare emozioni, idee e riflessioni su ciò a cui hanno assistito.

Dal 2 al 12 settembre si svolge a Ferrara Estate Bambini, la tradizionale rassegna rivolta al mondo dell’infanzia: una settimana di giochi, laboratori, spettacoli e iniziative per bambini e ragazzi, e per le loro famiglie.

Saranno tre le proposte attorno a cui ruoterà il programma: Festebà, festival di teatro per ragazzi dal 2 al 6 settembre presso il Cinema Teatro Boldini, Estate Bambini, la rassegna di attività dal 3 all’8 settembre in piazza XXIV Maggio, attorno all’Acquedotto, la Notte Bianca dei Bambini giovedì 12 settembre nel centro di Ferrara.

Tutte le iniziative sono gratuite e ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, tranne i casi – specificati nel materiale informativo – in cui è richiesta la prenotazione.  
 
Per informazioni e programma completo:
www.estatebambini.it | info@estatebambini.it
www.facebook.com/estatebambini/
 
Per contattare l’Ufficio Comunicazione di Estate Bambini:
Irene Pancaldi irene.pancaldi@cidas.coop | 345 7918452

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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