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da: ufficio stampa Teatro Comunale De Micheli

Giovedì 7 maggio ultimo appuntamento del cartellone di Prosa del Teatro Comunale De Micheli, alle ore 21 Elio (senza le Storie Tese) presenta Fu…Turisti, un viaggio esilarante e irriverente alla scoperta del Futurismo. Un viaggio esilarante e irriverente alla scoperta del futurismo tra canzoni originali, reperti d’epoca e letture semi-serie. Sul palco Elio, Danilo Grassi, capomacchina e percussioni; Simone Nicoletta, clarinetto; Giampaolo Bandini, chitarra; Federico Marchesano, contrabbasso; Cesare Chiacchiaretta, fisarmonica: insieme presentano uno spettacolo irriverente alla scoperta dell’epoca futurista.

Il musicista-cantante milanese, protagonista di numerose avventure musicali, questa volta si cimenta in un tema a lui molto caro e con quel peculiare senso ironico che lo caratterizza accompagnerà il pubblico in un viaggio cibernetico nel futuro che è stato e che verrà.

La prima parte dello spettacolo è un vero e proprio viaggio nel mondo futurista, narrato in dieci canzoni, con testi originali composti dallo stesso ELIO e PIERO BODRATO su musica originale di Nicola Campogrande,

Per la prima volta in scena “La magnifica spedizione fu…turista da Milano a Marechiare per uccidere il chiaro di luna”. Si tratta della cronaca di un immaginario e fallimentare viaggio da Milano a Napoli, dove Marinetti, se non avesse sbagliato il calcolo delle fasi, avrebbe voluto scaricare qualche revolverata contro la luna.

Nella seconda parte verrà presentata un’antologia di canzoni futuriste composte da Rodolfo De Angelis e arrangiate da Alessandro Nidi, da “Ma cos’è questa crisi?” (1933) a “Tinghe Tinghe Tanghe”, inframmezzate da letture del “Manifesto futurista” e di “Come si seducono le donne”, due dei volumi partoriti dal genio di Filippo Tommaso Marinetti.

Per informazioni biglietteria del teatro 0532 864580.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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