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da: organizzatori

Sabato 29 e domenica 30 agosto escursione e aperitivo sul grande fiume a bordo della Nena.

Durante l’ultimo weekend del Buskers Festival di Ferrara anche il Po si riempie di note e allegria. Il battello Nena, nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 agosto, propone una serie di escursioni adatte a tutta la famiglia, leggere e allegre, durante le quali si potrà scoprire la maestosa bellezza del grande fiume accompagnati da tanta musica e da uno sfizioso aperitivo.
La motonave – ormeggiata a Ferrara nella darsena di San Paolo, presso Wunderkammer – partirà due volte al giorno, una alla mattina, dalle 10 alle 12.30, e una il pomeriggio dalle 15 alle 17.30.
Inizialmente si navigherà sul canale Boicelli, creato nei primi anni Venti per ricongiungere il capoluogo al fiume Po, corridoio naturalistico decisamente insolito, dove aironi, gruccioni e tartarughe vivono indisturbati, accompagnati solo dalla presenza di solitari pescatori.
Si attraverserà poi la conca di navigazione di Pontelagoscuro, una sorta di ascensore d’acqua che permetterà all’imbarcazione di superare il dislivello idrometrico tra il canale interno e il fiume Po, dove l’acqua scorre libera. Uscire dalla conca sarà come aprire un grande sipario teatrale, per affacciarsi sulla maestosità del padre dei fiumi italiani.
Si proseguirà costeggiando, lunga la sponda veneta, un caratteristico ristorantino galleggiante, circondato da pontili e barche di pescatori. Si risalirà il fiume costeggiando la Giarina, famosa fino agli anni Cinquanta per essere “la spiaggia dei ferraresi”. Entrambe le sponde saranno punteggiate di casoni da pesca, usati anche per grigliate di pesce e cene tra amici.
Gli ospiti a bordo della Nena potranno ammirare lo splendido paesaggio circostante facendosi cullare dalla musica, sorseggiando del buon vino in una vera e propria oasi di pace e incanto. Per i più piccoli l’aperitivo consisterà in una gustosa merenda.
Per maggiori informazioni o per la prenotazione è possibile telefonare al numero 3477139988.

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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