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da: Ufficio Stampa Omnia Relations

Dubai-Bologna A/R: Duetorrihotels apre le porte al mercato arabo alla scoperta del belpaese grazie alla nuova linea diretta Emirates in volo da oggi 3 novembre 2015

Bologna si prepara ad essere la quarta destinazione Emirates in Italia. Il Grand Hotel Majestic “già” Baglioni, fiore all’occhiello del gruppo Duetorrihotels, da poco premiato con The World Luxury Awards 2015, è pronto ad accogliere gli ospiti in arrivo con offerte e servizi ad hoc. Per scoprire il meglio dell’accoglienza made in Italy, speciali tour esperienziali collegheranno l’unico 5 stelle Lusso dell’Emilia-Romagna
agli altri luxury hotel del gruppo a Firenze, Genova e Verona.
Pronto a “prendere il volo” oggi, martedì 3 novembre, il nuovo servizio giornaliero di Emirates, che collegherà direttamente Dubai a Bologna, consentendo arrivi da Abu Dhabi e dalle regioni del Far East, Medio Oriente, Africa ed Asia, già collegate con Emirates. La città felsinea diventa così la quarta destinazione italiana della compagnia di bandiera, a conferma della sue crescente vocazione internazionale. Vocazione che il Grand Hotel Majestic “già” Baglioni, membro di The Leading Hotels of the Word, ha negli anni saputo interpretare con una serie di attenzioni specifiche rivolte al pubblico straniero.
L’unico 5 stelle lusso dell’Emilia-Romagna, fiore all’occhiello del gruppo Duetorrihotels appena premiato con i The World Luxury Awards, è pronto ad accogliere la clientela del mondo arabo con una serie accurata di offerte e servizi creati ad hoc, presenti anche in tutte le strutture del gruppo (Due Torri Hotel, Verona*****; Hotel Bernini Palace*****, Firenze; Hotel Bristol Palace****, Genova).
Particolare cura sarà rivolta all’aspetto gastronomico con la possibilità, su richiesta, di avere un buffet breakfast allestito per i periodi di Ramadan e una proposta di cibo Halal, rigorosamente Italian style, dove, sempre previa prenotazione, ricette tipiche italiane vengono rivisitate sostituendo il maiale e l’alcol.
Attenzione anche alle abitudini di viaggio e agli aspetti più privati: a disposizione grandi stanze comunicanti, un bussola e un piccolo tappeto per la preghiera. Presente inoltre, al Grand Hotel Majestic “già” Baglioni di Bologna e al Due Torri Hotel di Verona, personale qualificato di lingua araba.
A collegare Bologna e il Grand Hotel Majestic, con gli altri luxury hotel di Firenze, Genova e Verona, saranno degli speciali percorsi di turismo esperienziale ideati appositamente per vivere l’emozione, unica e autentica, delle diverse “anime” del Bel Paese, che ha fatto dell’ospitalità una cifra stilistica riconosciuta in tutto il mondo.
DUETORRIHOTELS
Grand Hotel Majestic “già Baglioni”*****L, Bologna
(The Leading Hotels of the World, Locali Storici d’Italia)
Due Torri Hotel*****, Verona (The Leading Hotels of the World)
Hotel Bernini Palace*****, Firenze (Les Clefs d’Or Concierge Service)
Hotel Bristol Palace**** (Luxury collection)
www.duetorrihotels.com
grandhotelmajestic.duetorrihotels.com

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

La redazione e gli oltre 50 collaboratori scrivono e confezionano Periscopio  a titolo assolutamente volontario; lo fanno perché credono nel progetto del giornale e nel valore di una informazione diversa. Per questa ragione il giornale è sostenuto da una associazione di volontariato senza fini di lucro. I lettori – sostenitori, fanno parte a tutti gli effetti di una famiglia volonterosa e partecipata a garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano che si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori, amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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Oggi Periscopio conta oltre 320.000 lettori, ma vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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