Domenica 17 pomeriggio a teatro con “Una favola d’altri tempi”, quinto appuntamento per ragazzi e famiglie
da: ufficio stampa Comune di Comacchio
Domenica 16 febbraio alle ore 16 andrà in scena a Palazzo Bellini il quinto appuntamento pomeridiano dedicato a ragazzi e famiglie con i burattini. “Una favola d’altri tempi” di Moreno Pigoni, della compagnia modenese I BURATTINI DELLA COMMEDIA DELL’ARTE, segna il passo della seguitissima rassegna teatrale, inserita nell’edizione 2014 di “Comacchio a teatro”, sotto la direzione artistica di Massimiliano Venturi. I personaggi utilizzati maggiormente sono Sandrone, Fagiolino e il dottor Balanzone. Quest’ultimo in particolare, sarà il protagonista dello spettacolo in scena a Comacchio. Caduto in disgrazia e pieno di debiti, Balanzone chiede aiuto ai suoi fidati servi Sandrone e Fagiolino. Per poter aiutare il dottore i nostri personaggi dovranno trascorrere una notte nel castello di Vallecupa. Solo rimanendo fino all’alba in questo spaventoso maniero i due potranno mettere le mani su un antico tesoro contenuto in un forziere. A mezzanotte però appariranno i guardiani del castello: fantasmi, draghi e mostri che renderanno difficile l’impresa di Sandrone e Fagiolino. Solo il coraggio dei nostri due burattini insieme all’audacia dei bambini potranno sconfiggere le forze del male.
L’inizio è fissato per le ore 16:00. La biglietteria è aperta dalle ore 15:00. Il programma degli spettacoli pomeridiani sarà sospeso per due settimane, per lasciare spazio al “Carnevale sull’acqua”.Domenica 9 marzo andrà in scena l’ultimo atteso spettacolo. La prevendita per tutti gli spettacoli in cartellone è operativa ogni martedì dalle ore 15 alle ore 18 in biblioteca a Palazzo Bellini (primo piano). Il programma completo e la prevendita on-line sono disponibili sul sito www.comacchioateatro.it. Informazioni e prenotazioni al numero 349 0807587 ed email info@comacchioateatro.it.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)