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Da ufficio stampa Lega Nord Emilia Romagna

ALAN FABBRI E DANIELE MARCHETTI (LN): “TUTTE LE VOLTE CHE SI PARLA DI FONDO SOCIALE, DAI BANCHI DEL PD RISPUNTA UN 10% DESTINATO AL CONTESTO “PLURICULTURALE”. ENNESIMO TORTO FATTO AI NOSTRI CITTADINI E REGALO AGLI IMMIGRATI”

BOLOGNA, 02-05-2017.
«Ci risiamo, come tutti gli anni». E’ questo il primo pensiero che ha attraversato i banchi della Lega Nord, in commissione, al momento di discutere i contenuti e i numeri inerenti la ripartizione delle risorse dei fondi sociali. In cui il Pd ha voluto inserire, anche questa volta, una quota rilevante (il 10%) che sarà destinata alla valorizzazione del “crescente contesto pluriculturale”). Tradotto: «Altri soldi per la cosiddetta integrazione sociale degli immigrati – attaccano il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, ed il consigliere Ln, Daniele Marchetti -. Parliamo di 17milioni e 728mila euro circa, che vengono detratti dal budget complessivo destinato ai comuni, nell’ambito dei Piani di Zona, e che i cittadini italiani non vedranno loro destinati.» La polemica, a dire il vero, parte da lontano: dal momento che nel 2015 la Giunta regionale fece comparire questa discussa voce nel bilancio (queste linee venivano già applicate da diversi anni), che sollevò immediate polemiche. «Che la vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini, giudicò “pretestuose” – ricorda Marchetti – dal momento che, recitando le sue esatte parole, sarebbe stato “l’ultimo anno in cui tali parametri erano presenti”.» «Sono passati due anni – incalzano Fabbri e Marchetti – e questo scorporo del 10% destinato agli immigrati viene riproposto, come una minestra riscaldata. Tradotto in cifre – osserva il Carroccio – vuol dire che gli stranieri presenti sul territorio potranno usufruire del 100% del fondo sociale messo a disposizione come sostegno ai comuni, mentre per gli italiani il budget si riduce al 90%. Se questa non è la dimostrazione di una corsia preferenziale che la sinistra mantiene per gli immigrati e di una discriminazione nei confronti degli emiliano-romagnoli…» Il senso di responsabilità ha portato in ogni caso la Lega Nord a non creare barricate, al di là delle feroci critiche sui contenuti e i metodi adottati dalla maggioranza: «Gli enti locali attendono comunque queste risorse, per far fronte ai tanti problemi dei nostri cittadini – conclude Marchetti –. Pertanto, il nostro voto in commissione è stato di astensione, anche se continueremo a farci sentire in tutte le sedi, per cancellare una volta per tutte questa discutibile voce di spesa riservata ai migranti.» Intanto, Marchetti ricorda come sia in discussione da diverso tempo un progetto di legge, di cui è il primo firmatario, e che richiede espressamente che i cittadini emiliano-romagnoli non siano esclusi dalla ripartizione delle risorse del Fondo sociale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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