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Da: Gruppo Hera

Grazie alla collaborazione delle famiglie e dei clienti nel 2017/18 sono stati 700 gli istituti coinvolti nell’iniziativa. E ora si riparte con altri 100.000 euro in palio sempre destinati a progetti di digitalizzazione. Raggiunto il traguardo del 20% dei clienti iscritti ai Servizi Hera Online e che hanno scelto l’invio elettronico della bolletta.

In ottobre si concludono le premiazioni del progetto Digi e Lode di Hera relative al passato anno scolastico, con 20 scuole che riceveranno complessivamente 50.000 euro dei 100.000 complessivamente messi in palio nel primo anno di avvio dell’iniziativa. Tra le 20 scuole, ognuna delle quali si aggiudica così 2.500 euro, ne sono presenti tre di Ferrara: le primarie Pascoli, Bombonati e Govoni. La scuola Pascoli è stata premiata oggi e sono già in programma entro un paio di giorni le consegne dei premi anche alle altre due scuole.
Su http://digielode.gruppohera.it/ è consultabile la graduatoria.

Digi e lode raddoppia: nuova edizione per l’anno scolastico in corso
E nel nuovo anno scolastico appena iniziato Hera, alla luce dei bei risultati ottenuti nel suo primo anno di avvio, rilancia Digi e Lode mettendo nuovamente in palio 100.000 euro destinati a 40 scuole del territorio servito dalla multiutility in Emilia-Romagna, di cui 30 nei Comuni con più di 50.000 abitanti e 10 nei Comuni sotto i 50.000 abitanti.
L’iniziativa, lanciata da Hera nell’ottobre 2017, nasce con l’obiettivo di contribuire alla digitalizzazione delle scuole. Attivando servizi digitali messi a disposizione gratuitamente dall’azienda (come la bolletta elettronica, l’iscrizione ai Servizi Online o le app My Hera, il Rifiutologo e l’Acquologo), i clienti di Hera concorrono a costruire una classifica per fare vincere alle scuole del territorio servito le somme messe in palio dalla multiutility e destinate a finanziare progetti di digitalizzazione scolastica. I progetti vengono poi scelti in autonomia dagli istituti con l’obiettivo di dotarsi di strumenti innovativi sempre più necessari per sviluppare competenze in grado di affrontare i veloci cambiamenti che caratterizzano il mondo di oggi.

Basta un click
Il meccanismo di Digi e Lode è semplice. Ogni volta che un cliente attiva uno o più servizi digitali messi a disposizione gratuitamente da Hera (bolletta online, domiciliazione bancaria, iscrizione ai servizi online, app interattive per gestione utenze, raccolta differenziata e servizio idrico, senza dimenticare l’autolettura digitale, ecc.), concorre a incrementare un punteggio che viene ripartito tra le scuole del suo Comune. Per il cliente, inoltre, è possibile scegliere la scuola cui attribuire il punteggio acquisito, attraverso l’indicazione direttamente sul sito web dedicato all’iniziativa http://digielode.gruppohera.it/, e in questo modo i punti acquistano un valore maggiore, venendo moltiplicati per 5 volte.

Oltre 200.000 attivazioni di servizi digitali nel primo anno di avvio di Digi e Lode
Complessivamente nel suo primo anno di avvio Digi e Lode ha totalizzato oltre 200.000 comportamenti digitali attivati dai clienti Hera. In particolare sono state circa 65.000 le richieste per l’invio elettronico della bolletta, che apporta anche un significativo beneficio per l’ambiente, segnando un +41% rispetto a settembre 2017, e quasi 41.000 le iscrizioni ai servizi online, +17%. Inoltre, sempre nello stesso anno scolastico, l’app del Rifiutologo è stata scaricata 49.700 volte e 50.300 l’app MyHera che aiuta il cliente a gestire servizi, forniture e altri aspetti della sua relazione con Hera.. E’ anche possibile attivare, sia su My Hera che sui Servizi Online, un nuovo sistema di notifiche anche tramite sms e email. Inoltre, per chi vive nei comuni serviti da Hera in cui la raccolta differenziata è gestita con il sistema della tariffa puntuale, è disponibile una nuova area per tenere sotto controllo i conferimenti dei propri rifiuti. Il valore di questa iniziativa non è solo economico ma risiede anche nella costruzione di una collaborazione tra azienda, amministrazioni comunali, scuole e famiglie, in una logica di valore condiviso. Nell’intero anno scolastico 2017/18, il progetto ha avuto il patrocinio di 55 Comuni mentre sono 700 le scuole alle quali sono stati associati direttamente i punti da parte dei clienti Hera che hanno attivato un servizio digitale in questi primi quattro mesi. Una sinergia quindi che ha avuto successo.

“Siamo davvero molto soddisfatti del risultato ottenuto e per questo raddoppiamo Digi e Lode promuovendolo per un secondo anno – commenta Cristian Fabbri, Amministratore Delegato Hera Comm –. L’accoglienza riservata all’iniziativa nelle scuole è stata ottima e ha senza dubbio contribuito a superare il traguardo del 20% dei nostri clienti iscritti ai Servizi Hera Online e che hanno scelto l’invio elettronico della bolletta. Questa iniziativa è la prova tangibile di come un’azienda del territorio possa agire da guida verso l’innovazione e la tutela dell’ambiente, rispondendo nel contempo ai driver dell’Agenda Globale delle Nazioni Unite fra cui ‘quality education’, ‘industry, innovation and infrastructure’, ‘sustainable cities and communities’. In questo caso Digi e Lode ci permette di incentivare lo sviluppo dei comportamenti digitali dei nostri clienti e allo stesso tempo di contribuire a potenziare le dotazioni digitali delle scuole delle comunità servite. Invitiamo quindi tutti i nostri clienti a partecipare numerosi al progetto”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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