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Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna

Il consigliere regionale della Lega, Gabriele Delmonte: “La decisione del giudice di non convalidare l’arresto del 26enne senegalese mostra i limiti di una legislazione non al passo con l’escalation di violenza e aggressioni dei giorni nostri: servono pene esemplari per coloro che interrompono il servizio pubblico e mettono a rischio l’incolumità degli altri passeggeri. Chiederò alla Regione di attivarsi affinché anche gli autisti vengano dotati di body-cam”.

E’ stato arrestato dalla Polizia poi liberato dal giudice il senegalese di 26 anni residente a Poviglio che martedì ha colpito un autista dell’autobus della tratta Viadana-Reggio Emilia prima con un pugno, poi con un bastone. A scatenare la violenza una lite con l’autista del mezzo. Il senegalese, fermato poco dopo l’accaduto dalla polizia locale di Viadana ed arrestato per violenza, lesioni e interruzione di pubblico servizio, è stato processato per direttissima. Il giudice però non ha convalidato l’arresto dell’uomo poiché non sarebbe stato preso in flagranza di reato ma a 150 metri dall’autobus. L’autista ha rimediato una prognosi di 7 giorni.

“La decisione del giudice di non convalidare l’arresto del senegalese mostra i limiti della nostra legislazione, ovvero un corpo normativo non più al passo con la tragica escalation di violenza e aggressioni cui assistiamo pressoché ogni giorno, soprattutto ai danni di autisti e verificatori del servizio di trasporto pubblico locale. La misura è colma”.

Così il consigliere regionale della Lega, Gabriele Delmonte, che, oltre ad esprimere “la massima solidarietà e vicinanza a controllori ed autisti, che spesso si trovano ad operare in condizioni difficili a causa dell’inciviltà di alcuni viaggiatori” insiste sulla necessità di “rimettere mano al codice penale e di procedura penale affinché vengano erogate pene certe ed esemplari nei confronti di quei violenti che aggrediscono autisti e controllori, mettono a rischio l’incolumità degli altri passeggeri e, soprattutto, causano l’interruzione del servizio di trasporto pubblico”.

“Inoltre – aggiunge il consigliere del Carroccio – chiederò alla Regione di attivarsi per fare in modo che anche gli autisti vengano dotati delle body-cam di cui sono già dotati i controllori”.

Per il consigliere del Carroccio le soluzioni per arginare l’evasione e le brutalità commesse da chi non è munito del titolo di viaggio non mancano: oltre ad inasprire le pene contro chi aggredisce autisti e controllori, occorre che vengano al più presto installati sui bus i tornelli, capaci di fungere da barriera che impedisce l’accesso a violenti e “portoghesi”.

“Le bodycam di cui sono dotati i controllori sono già un aiuto, ma non devono essere l’unico strumento: i tornelli – ribadisce il consigliere – sono dunque una priorità sulla quale la Regione Emilia Romagna deve insistere. Simili dispositivi sono infatti già in uso sui mezzi dell’azienda di trasporto pubblico bolognese ed è ora che entrino in funzione anche sugli autobus di Reggio Emilia, Piacenza e Modena”.

Un anno fa Delmonte aveva già formulato la stessa proposta insieme ai colleghi Stefano Bargi e Matteo Rancan in un’interrogazione presentata all’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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