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Giorno: 7 Novembre 2016

L’ alta velocità di Italo arriva a Ferrara

Da: Camera di Commercio Ferrara

L’alta velocità di Italo arriva a Ferrara: per la camera di commercio occasione importante per un tessuto economico-sociale sempre più integrato
Giovedì 17 novembre, alle 9.15, il convegno dell’Ente di Largo Castello.
Presenti i vertici di Italo

Riflettere in modo collettivo e unitario con uno sguardo che miri al futuro per consolidare i punti di forza che Ferrara ha davanti agli occhi e valorizzare pienamente tutte le opportunità ancora non immaginate che i mesi a venire le consegneranno. Sarà questa una delle considerazioni del convegno ‘L’Alta velocità di Italo arriva a Ferrara, occasione importante per un tessuto economico-sociale sempre più integrato’, promosso dalla Camera di commercio nell’ambito delle politiche a supporto all’economia ed in programma giovedì 17 novembre, a cominciare dalle 9.15, presso la sala Conferenze dell’ente di Largo Castello.
Dall’11 dicembre prossimo, saranno 4 i servizi al giorno (2 verso Nord e 2 verso Sud) che collegheranno Ferrara al mercato dell’Alta Velocità: 2 verso nord, in partenza alle 12.59 e alle 18.59 con arrivo a Venezia S. Lucia, rispettivamente, alle 14 e alle 20 (con fermate intermedie nelle stazioni di Padova e di Venezia Mestre), e 2 verso sud, in partenza alle 9.59, con arrivo a Roma Termini alle 12.45 (con fermate intermedie nelle stazioni di Bologna Centrale, Firenze S. Maria Novella, Roma Tiburtina) ed alle 16.59, con arrivo a Napoli Centrale alle 21.05 (con fermate intermedie nelle stazioni di Bologna Centrale, Firenze S. Maria Novella, Roma Tiburtina e Roma Termini). Per chi, invece, volesse raggiungere velocemente Ferrara, saranno disponibili 5 servizi:
1 da Napoli, in partenza alle ore 8.50 con arrivo a Ferrara alle 12.57, 2 da Roma Termini, in partenza alle 10.15 e alle 16.15 con arrivo a Ferrara, rispettivamente, alle 12.57 e alle 18.57 e, infine, 2 da Venezia S. Lucia, in partenza alle 9 e alle 16 con arrivo a Ferrara, rispettivamente, alle 9.57 e alle 16.57.
“Riduzione dell’inquinamento, drastico abbattimento dei tempi di percorrenza, decongestionamento delle strade, maggiore competitività delle imprese e creazione di più ampi mercati di riferimento”. Questi alcuni dei potenziali benefici dell’Alta Velocità secondo il presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni, che ha aggiunto: ”Serve, però, una strategia di ampio respiro che metta a sistema e che faccia fruttare quelle che sono le opportunità di una rete di trasporto e collegamento di questo tipo, che certamente porta ma che, se non inserita in una organica politica di sviluppo, può anche portare via”.
Certa la presenza all’atteso evento della Camera di commercio, oltre che di Paolo Govoni e di Giulio Felloni, presidente e vice presidente della Camera di commercio, di Raffaele Donini, assessore Mobilità Regione Emilia-Romagna, Tiziano Tagliani, presidente Provincia di Ferrara, Francesco Fiore, direttore Strategie e Sviluppo del Prodotto Italo, Antonella Zivillica, direttore
Relazioni Esterne e Stampa Italo, Marco de Angelis, direttore Vendite Italo, Enrica Garofalo, addetta Stampa Italo, e dei vertici delle associazioni di categoria.

Passeggiate Culturali nel Centro Storico di Ferrara (e non solo)

Da: Organizzatori

Sabato 12 Novembre 2016
Modena Estense & Friends

Il programma della giornata prevede la visita guidata della Galleria Estense, scrigno di tesori dell’arte ferrarese, italiana ed internazionale, quindi attraverso l’affascinante e ben conservato centro storico di Modena visiteremo il Patrimonio Unesco rappresentato dal medioevale Duomo di San Geminiano e scopriremo luoghi sacri e d’arte meno conosciuti ma profondamente legati alla storia della Casa d’Este.
Il pranzo è libero ma avremo la possibilità di degustare tipicità del territorio all’interno di uno dei più bei mercati storici d’Italia, il Mercato Albanelli a pochi passi dal Duomo, tra le piazze centrali della città dove l’offerta gastronomica è particolarmente densa e qualificata.
E per concludere, sulla via del ritorno, visita alla Casa Museo di Luciano Pavarotti.

Partenza da Ferrara in Bus Turistico
ore 8.30
dal parcheggio EX-MOF di Corso Isonzo-Via Darsena
Costo Euro 45 (acconto euro 15, saldo direttamente in bus)
Sono compresi gli ingressi alla galleria Estense e alla Casa Museo Pavarotti.
Visite Guidate a cura di Alessandro Gulinati

Organizzazione: Il Mondo di Bob di Massa Lombarda (Ra)
Informazioni e prenotazioni: ale.gulinati@gmail.com tel. 340-6494998

La piroga risalente al IV sec d.C entra nel Museo Delta Antico

Da: Comune di Comacchio

Una nuova, affascinante pagina della storia del territorio è stata scritta oggi con l’atteso arrivo, presso il Museo Delta Antico della piroga risalente al IV sec d.C.
L’imbarcazione, per anni ospitata nella Sala degli Aceti della Manifattura dei Marinati, necessita ora di una fase di assestamento, in attesa del restauro e delle rifiniture che precederanno l’inaugurazione dell’altrettanto atteso museo archeologico del territorio.
La tappa raggiunta oggi è una di quelle pianificate dall’Amministrazione Comunale, in accordo con la Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna e il Polo Museale dell’Emilia Romagna, che prevedono una stagione di intensi lavori all’interno dell’Ex-ospedale settecentesco degli Infermi, in funzione del trasloco dei reperti e di tutti gli allestimenti museali.
La piroga, imbarcazione in legno, risalente al IV sec. d.C. è stata trasferita al primo piano del nuovo museo grazie alle operazioni altamente specialistiche della Ditta Crown di Milano, che da anni si occupa di trasporto di opere d’arte. Il delicato lavoro di restauro sarà invece eseguito dallo Studio Strati snc di Ilaria Perticucci e Marianna Cappellina, con sede a Milano.
Secondo un crono-programma ben definito durante l’autunno proseguiranno le attività di trasloco tanto dei reperti spinetici restaurati, ceduti al Comune di Comacchio in prestito permanente dal Museo Nazionale Archeologico di Ferrara, quanto dei preziosi oggetti che facevano parte del carico della Nave Romana, portata alla luce nel 1981 a Valle Ponti. Da oggi infatti, il museo situato in piazzetta della Pescheria è chiuso, per consentire il trasferimento dei suoi circa 700 reperti, che andranno ad occupare il piano terra del Museo Delta Antico.

Anche Anac risponde assolvendo il Comune da responsabilità in merito all’affidamento diretto a Camelot

Da: Comune di Ferrara

Ad esito della indagine sugli affidamenti alla Società Cooperativa Sociale Camelot – Officine Cooperative per l’affidamento dei servizi di accoglienza integrata in favore di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e umanitaria, è arrivata la risposta Anac che archivia l’episodio.

Le motivazioni che assolvono l’Amministrazione dalle censure mosse in un primo tempo in ordine alla decisione di affidare a Camelot, dopo il primo triennio senza gara, la gestione dei progetti Sprar sulla accoglienza, sono così esplicitate:

“A seguito dell’audizione tenutasi dinanzi al Consiglio dell’Autorità in data 7.9.2016, al termine della quale il Consiglio ha disposto l’acquisizione dell’atto di indirizzo dell’Amministrazione comunale in ordine alle procedure per i nuovi affidamenti dei servizi sopra indicati, (…) che manifesta l’impegno dell’attuale Amministrazione ad individuare i parametri di valutazione dell’offerta progettuale in funzione delle indicazioni contenute nel D.M. 10 agosto 2016 e a specificarne ‘adeguatamente’ il peso….. Alla luce delle controdeduzioni alle contestazioni sollevate con la comunicazione di risultanze istruttorie di cui alla nota prot. Anac n. 0071091 del 4.5.2016, dell’audizione in Consiglio e degli impegni assunti con l’atto programmatico di cui sopra, si rassegnano le seguenti conclusioni.

Si prende atto dell’oggettiva difficoltà del Comune di bandire una gara che assicurasse una effettiva possibilità di partecipazione ad operatori economici diversi da Camelot; e ciò perché il progetto già approvato e finanziato dal Ministero dell’Interno per la durata complessiva di tre anni non poteva di fatto essere modificato, per l’affidamento dell’ultimo anno (ovverosia quello messo a gara), né con riferimento all’ammontare del finanziamento, né in relazione alla localizzazione e tipologia delle unità immobiliari messe a disposizione per l’accoglienza e – sotto altro profilo – limitava l’individuazione dei criteri di valutazione per le proposte progettuali.

Soddisfazione per l’intervenuto chiarimento viene espressa dal Sindaco Tagliani che conferma la fiducia nell’operato della Dr. Bergamini – in quesi giorni sentita dalla Procura della Repubblica – ed auspica come anche questo elemento contribuisca a diradare le tante cortine nebbiogene che politica e stampa hanno creato su argomenti complessi e nuovi nei quali quello che ieri appariva come un ‘nuovo affare’ oggi ai più appare come terreno di confronto dove i margini economici sono ben poca cosa rispetto ai costi politici ed ai rischi imprenditoriali derivanti dai ritardi nei pagamenti e dalle aggressioni mediatiche.

Giunge invece inaspettata e non del tutto comprensibile, sempre nella nota a firma dell’Ing.Filippo Romano, la nuova perplessità che l’Anac mostra verso la successiva decisione del Comune di revocare in via di autotutela quell’appalto. Una revoca decisa proprio a seguito delle osservazione che la stessa Anac inviò, con nota del 23.6.2015, alla responsabile del procedimento Dr.ssa Lucia Bergamini ed al Sindaco nella quale si affermava come “ discutibile la scelta del Comune di rinnovare anche se solo per un ulteriore anno il servizio in questione posta l’assenza di qualsivoglia concorrenza nella gara per il suo affidamento , stante il ribasso minimo offerto da Camelot (2,5%) non sembra – aggiungeva l’Anac in relazione al Centro Servizi per l’Immigrazione – che fossero presenti le condizioni minime per considerare oggettivamente utile , quanto meno sotto il profilo economico , il suddetto rinnovo , ed invitava a provvedere in merito con iniziative in via di autotutela.

Come si ricorda fu ad esito di tale nota dell’Anac che l’amministrazione revocò l’assegnazione e formulò un bando di gara ad evidenza pubblica – con polemiche a non finire oltre alla richiesta di dimissioni dell’assessore Chiara Sapigni- ad esito del quale Camelot si aggiudicò nuovamente il servizio Sprar.

Orbene nella nota del 2.11.ultimo scorso l’ Anac ritiene in ogni caso “sindacabile la decisione dell’Amministrazione di revocare, a seguito della prima nota di contestazioni dell’Autorità, l’affidamento a Camelot per poi bandire una nuova procedura destinata, per le motivazioni sopra menzionate, ad avere come unica partecipante e, conseguentemente, aggiudicataria la medesima cooperativa Camelot, stante l’obiettiva impossibilità di bandire una gara per la co-progettazione di un servizio i cui confini economici, soggettivi e qualitativi erano stati già definiti irrevocabilmente due anni prima. Il Comune di Ferrara avrebbe dovuto far presente all’Autorità tale circostanza e richiedere un parere circa la possibilità di proseguire il servizio con Camelot anche per l’ultimo anno rimanente, piuttosto che allestire una nuova gara. Si prende atto, in ogni caso, dell’impegno di codesta Amministrazione a predispone le prossime gare per l’affidamento dei servizi in oggetto conformandosi a quanto rilevato dall’Autorità in merito ai precedenti affidamenti alla cooperativa Camelot e secondo gli orientamenti espressi nella determinazione Anac n. 32 del 20 gennaio 2016 recante ‘Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali”.

Secondo il Sindaco Tagliani – che ha chiesto ed ottenuto di partecipare personalmente alla audizione ANAC del 7.9.2016 alla presenza del Dr. Cantone – questo dimostra che le amministrazioni vivono una stagione di confusione normativa nella quale neppure all’Anac è facile orizzontarsi visto che oggi si prende atto che l’affidamento diretto era, in quel contesto, la via corretta e si mostrano perplessità sul fatto che il Comune di Ferrara ha revocato quell’affidamento e poi fatto una gara: decisioni assunte dall’Amministrazione proprio in ossequio e su espressa indicazione di principio dell’ Anac stessa.

In ogni caso l’occasione è servita per tracciare una linea condivisa per il futuro avendo chiarito la correttezza della condotta amministrativa dell’Ente.

Buster Williams in concerto x Bologna Jazz Festival

Da: Bologna Jazz Club

Concerto di domenica 13 novembre Bologna, Cantina Bentivoglio, ore 13
Jazz brunch
Buster Williams Quartet ‘Something More’
Jaleel Shaw, sax alto e soprano; Eric Reed, pianoforte; Buster Williams, contrabbasso; Lenny White, batteria

Secondo jazz brunch alla Cantina Bentivoglio nell’ambito del Bologna Jazz Festival 2016: domenica 13 novembre (con inizio alle ore 13) sarà il quartetto ‘Something More’ del contrabbassista Buster Williams a far convergere nel locale di via Mascarella appassionati di jazz e amanti del buon vivere cittadino. Il pranzo domenicale sarà assai ben ritmato: a fianco di un colosso del basso come Williams troveremo infatti un cast all stars con Jaleel Shaw al sax alto e soprano, Eric Reed al pianoforte e Lenny White alla batteria.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.
Charles Anthony ‘Buster’ Williams (nato nel 1942 a Camden, New Jersey), con ormai ben oltre cinque decenni di attività ai vertici del jazz afroamericano, è uno dei più grandi accompagnatori che le ritmiche jazz abbiano visto nel corso di questi decenni segnati da innumerevoli mutamenti stilistici.
Non ancora ventenne, Buster Williams era già ben posizionato: suonava nel gruppo di Jimmy Heath e anche con Gene Ammons, Sonny Stitt e Dakota Staton. Negli anni Sessanta continuò ad accompagnare grandi cantanti (Betty Carter, Sarah Vaughan, Nancy Wilson e in seguito anche Shirley Horn, Carmen McRae, Helen Merrill…) e, durante alcuni anni in cui visse a Los Angeles, fu al fianco di Miles Davis, i Jazz Crusaders, Kenny Dorham, Bobby Hutcherson e Harold Land. Tornato a New York la sua carriera decollò grazie al gruppo Mwandishi di Herbie Hancock (1969-73): era la prima ondata del jazz-rock, che vide Buster Williams imbracciare anche il basso elettrico. In questo periodo si sviluppò anche la sua carriera da leader, con incisioni discografiche per la Muse e la Denon.
Difficile riassumere oltre la sua carriera, arricchita da numerose partecipazioni musicali per il cinema e la tv (tra gli altri per film di David Lynch, Steven Spielberg, Spike Lee) e fitta di innumerevoli collaborazioni prestigiose (Art Blakey, Chet Baker, Chick Corea, Dexter Gordon, Wynton Marsalis, McCoy Tyner, Sonny Rollins, Count Basie, Errol Garner, Ron Carter, Freddie Hubbard…).

Informazioni e prenotazioni Cantina Bentivoglio:
via Mascarella 4/b, Bologna.
tel.: 051 265416
www.cantinabentivoglio.it
Si consiglia la prenotazione. Rivolgersi direttamente al locale.

Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
www.bolognajazzfestival.com

Presidente: Federico Mutti
Direttore artistico: Francesco Bettini

Ufficio Stampa: Daniele Cecchini
cell. 348 2350217
e-mail: dancecchini@hotmail.com

Bologna Jazz Card:
Socio Young (fino a 26 anni): 10 euro
Socio Standard: 25 euro
Socio Gold: 50 euro
acquistabile o rinnovabile online nell’area soci del sito www.bolognajazzfestival.com

Vantaggi esclusivi per i Soci possessori della Bologna Jazz Card:
– speciali convenzioni con i jazz club affiliati al Festival
– Cantina Bentivoglio: riduzione del 10% sul prezzo del servizio

Prossime Iniziative

Da: Organizzatori

Giovedì 10 novembre ore 17 Biblioteca Ariostea
‘Con Simone, dopo Simone’

Conferenza di Liliana Rampello
Introduce Biagia Cobianchi
Nell’anniversario della scomparsa di Simone De Beauvoir
Ci sono due libri in particolare che possono essere considerati gli angeli custodi della storia delle donne della prima metà del Novecento: Tre ghinee di Virginia Woolf (1938) e Il secondo sesso di Simone de Beauvoir (1949). Molto altro è successo in quel secolo, tante donne ormai, in tutto il mondo, pensano, scrivono e continuano a lottare per la libertà femminile. A trent’anni dalla morte di Simone de Beauvoir, torniamo a lei per capire la sua eredità nel pensiero politico, nella scrittura autobiografica, nel romanzo. Un intreccio di vita, storia sociale e storia personale, che testimonia non solo una grande avventura intellettuale ma una vera e propria rivoluzione antropologica.
A cura di Istituto Gramsci e Spi-CGIL

Giovedì 24 novembre: ore 17 Biblioteca Ariostea
Siegfried Kracauer

Un filosofico ‘detective’ della moderna industria culturale
Conferenza di Marco Bertozzi
Introduce Filippo Domenicali
Siegfried Kracauer (Francoforte, 8 ottobre 1889 – New York, 26 novembre 1966), intellettuale di spicco della cultura tedesca all’epoca della repubblica di Weimar, fu amico di Walter Benjamin e del giovane Adorno, a cui spiegava la ‘Critica della ragion pura’ di Kant il sabato pomeriggio. Praticò, per breve tempo, la professione di architetto, per entrare poi nella redazione della ‘Frankfurter Zeitung’, diventando noto per le sue recensioni di saggi, romanzi, film e per i suoi acuti commenti sulla cultura e la società tedesca ormai avviata verso il nazismo. Rifugiatosi in Francia nel 1933, dove scrisse ‘Jacques Offenbach e la Parigi del suo tempo’ (1937), emigrò poi negli Stati Uniti, entrando in rapporto con Erwin Panofsky. Qui lavorò alla preparazione e alla pubblicazione del suo famoso libro sul cinema tedesco, ‘Da Caligari a Hitler’ (1947), e anche della impegnativa ‘Teoria del film’ (1960). Un volume sulla filosofia della storia, ‘Prima delle cose ultime’, uscì (postumo) nel 1969, con una prefazione di Paul Oskar Kristeller. In occasione della conferenza, a cinquant’anni dalla morte di Kracauer, sarà dedicata particolare attenzione a due suoi fondamentali saggi, ‘La massa come ornamento’ (1927) e ‘Il romanzo poliziesco. Un trattato filosofico’ (postumo, 1971).
A cura di Istituto Gramsci in collaborazione con Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Inoltre diffondiamo le seguente iniziativa
Venerdì 25 novembre, ore 11.00 Aula magna Dipartimento di Giurisprudenza
Corso Ercole I d’Este n. 37, Ferrara
perché SI, perché NO
Due opinioni a confronto sulla riforma costituzionale
Valerio Onida – Luciano Violante

(Presidente Emerito della Corte costituzionale e Presidente Emerito della Camera dei Deputati)
Presiede Giovanni de Cristofaro, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza
Coordina la discussione Giuditta Brunelli, Costituzionalista
L’incontro è aperto alla cittadinanza.
Con questa iniziativa il Dipartimento di Giurisprudenza intende offrire ai propri studenti e alla cittadinanza un confronto sul merito del quesito referendario tra due protagonisti di rilievo del dibattito sulle riforme. Sia il Presidente Emerito della Corte costituzionale Valerio Onida sia il Presidente Emerito della Camera dei Deputati Luciano Violante hanno fatto parte, infatti, del Gruppo di lavoro sui temi istituzionali nominato dal Presidente Giorgio Napolitano nel marzo del 2013, e in seguito della Commissione per le riforme istituzionali costituita dal Governo Letta e presieduta dal Ministro per le riforme Quagliariello, che ha concluso i propri lavori con una relazione presentata nel settembre 2013. Oggi i due giuristi si trovano schierati su fronti opposti, e hanno in più occasioni confrontato le loro posizioni sulla riforma, in particolare nel volume ‘Perchè no perchè sì. Due opinioni a confronto sul referendum costituzionale’. Un’occasione, dunque, per farsi un’idea dei contenuti effettivi della riforma (spesso oscurati da un dibattito politico rissoso e impreciso) e sulle diverse valutazioni di cui sono oggetto.
A cura del Dipartimento di Giurisprudenza

Corsi di cultura Ugo Coluccia

Da: Comune di Copparo

Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2016-2017 dei Corsi di Cultura ‘Ugo Coluccia’, curati dalla Biblioteca Comunale di Copparo, in collaborazione con il Teatro Comunale De Micheli. Il primo breve ciclo, dedicato a Ludovico Ariosto e all’Orlando furioso, sarà tenuto dalla professoressa Isabella Fedozzi, con due incontri che avranno luogo il 9 e il 16 novembre presso la Galleria civica Alda Costa, seguiti dalla visita guidata alla mostra ‘Che cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi’ (Palazzo dei Diamanti, Ferrara), riservata agli iscritti al corso.
Seguiranno incontri riguardanti tematiche artistiche, storiche, sociali, economiche. Gran parte degli incontri saranno collegati dall’appartenenza a un unico grande tema: il territorio ferrarese, che potremo conoscere da diverse angolazioni. Non mancheranno tuttavia incursioni su temi di forte attualità riguardanti il nostro Paese, ma anche il contesto internazionale (La recente storia d’Italia, Maastricht e l’Europa, L’Islam).
Tra i docenti, oltre a Isabella Fedozzi, personalità di spicco del mondo accademico e della cultura, come Vito Contento, Alessandro Somma, Michele Ronconi, Andrea Baravelli, Lorenzo Declich, Elena Bertelli, Ad arricchire l’offerta, inoltre, saranno proposte tre conversazioni con autori, attori e registi presenti nella programmazione culturale del Comune di Copparo e del De Micheli, come Eraldo Affinati, Giulio Casale, Mario Tozzi.
Un’importante novità, infine, riguarda la realizzazione di un’iniziativa collaterale, sempre riservata agli iscritti: un corso curato dalla psicologa, specialista in neuroscienze, Elena Losterzo, dal titolo ‘Memory training: fai fiorire la tua mente’, a cui ci si potrà iscrivere con una piccola integrazione di spesa.
Il costo per utente, come nelle passate edizioni, è di 40 euro, per i Corsi nella loro globalità. Le iscrizioni si prendono presso la Biblioteca Comunale di Copparo, dal martedì al sabato, dalle 9.00 alle 13.00; dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste al tel. 0532-864633 – 864632. o via email all’indirizzo: biblioteca@comune.copparo.fe.it. Sarà possibile iscriversi anche a corsi avviati, prima dell’inizio delle lezioni, o presso la Biblioteca, negli orari di apertura.

Medici senza Frontiere e l’attività di ‘Missione Italia’

Da: Organizzatori

Ne parlerà giovedì all’Istituto Einaudi (dalle ore 10,10) la dott.ssa Maria Cristina Manca, volontaria di MsF

L’Istituto L.Einaudi di Ferrara ospiterà giovedì 10 novembre, dalle ore 10,10, in un incontro aperto alla cittadinanza, la dottoressa Maria Cristina Manca, antropologa e volontaria di Medici senza Frontiere; obiettivo dell’evento, rivolto agli studenti delle classi quarte, è la conoscenza delle attività di ‘Missione Italia’, il progetto che Medici senza Frontiere porta avanti dalla fine degli anni Novanta sul territorio nazionale; tali attività riguardano principalmente il contesto del primo soccorso e dell’accoglienza di persone giunte nel nostro paese dopo un lungo e rischioso viaggio, via mare o via terra, e la loro assistenza medica e psicologica. Durante l’incontro la dott.ssa Manca, che ha partecipato a varie missioni di soccorso in mare, svilupperà anche riflessioni scaturite dalla propria prolungata esperienza di lavoro con la popolazione migrante.
L’evento, che si colloca nell’ambito del ciclo di conferenze organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore L.Einaudi denominato ‘ApertaMente’, costituisce dunque un nuovo momento di ‘focus’ sul tema della condizione dei migranti e dell’accoglienza, su cui l’Istituto cittadino in questo anno scolastico sta particolarmente concentrando la propria attenzione.
Medici senza Frontiere per l’accoglienza ed assistenza ai migranti svolge attività di assoluto rilievo nel nostro Paese: basti pensare che ‘Missione Italia’ opera in varie sedi: a Roma, con un centro di abilitazione per i sopravvissuti a tortura e per le vittime di trattamenti crudeli e degradanti, in cui si effettuano anche screening per l’individuazione e la presa in carico dei casi positivi di cardiopatia reumatica nei gruppi di popolazione migrante; nella Provincia di Trapani, con un centro di supporto psicologico per richiedenti asilo; in numerosi porti della Sicilia e dell’Italia meridionale, dove fornisce primissima assistenza nei casi di sbarchi traumatici, con l’obiettivo di ristabilire nelle persone il senso della dignità e di dare loro supporto psicologico; fino al luglio 2016 aveva attivo un centro di prima accoglienza ed assistenza medica a Gorizia; dal mese di aprile conduce inoltre operazioni di ricerca, soccorso e assistenza medica in mare con le navi Bourbon Argos (di cui è direttamente responsabile), Dignity I e Acquarius.
Maria Cristina Manca, specializzata in antropologia medica, ha costantemente alternato attività di ricerca-intervento in Italia e all’estero e docenza universitaria. Ha collaborato con varie università e Ong’s in America Latina, Centro e Sud America, Algeria, Africa Occidentale e Corno d’Africa, Burundi, Sud Sudan, DRC, Guinea, occupandosi di ricerca ma anche di strategie comunicative in salute comunitaria, interculturale e pubblica durante specifiche emergenze come Ebola, colera, inondazioni e terremoti e con rifugiati. In Italia si occupa di fenomeni migratori dal 2000 (Le cerimonie funebri come riti di passaggio. Eterno fluire: diversità religiose in area fiorentina, Franco Angeli Milano 2005; il dvd Lingue e linguaggi della prevenzione, Firenze 2010), sul territorio, nei Cas e negli Sprar, e ha da poco terminato una lunga missione con Medici Senza Frontiere a Trapani come coordinatore del progetto ‘Supporto psicosociale per i richiedenti asilo nella provincia di Trapani’.

Oltre il capitalismo
La moneta da dieci euro per ricostruire l’Italia terremotata

da Fabio Conditi, Presidente dell’Associazione Moneta Positiva

Venerdì 4 novembre 2016, nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati a Roma, si è svolto il convegno dal titolo “Banche e creazione di moneta”, nel quale sono stati invitati come relatori sia Antonino Galloni, che è di recente venuto a Ferrara a presentare il suo nuovo libro “Economia alcalina e moneta. Possiamo andare oltre il capitalismo?”, che Fabio Conditi, il Presidente dell’Associazione Moneta Positiva che ha organizzato nella Sala Estense, il 23 settembre 2016 ed insieme al Gruppo Cittadini Economia di Ferrara, l’incontro “Si possono creare soldi per i cittadini” che ha avuto un buon riscontro di pubblico.
Il tema è stato proprio quello di quest’ultimo spettacolo, l’analisi di come le banche creano la maggior parte del denaro che usiamo e di come lo Stato dovrebbe usare la sovranità monetaria che ha ancora, per immettere denaro nell’economia reale, in modo da risolvere i problemi legati alla crisi economica.

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Nino Galloni ha ripercorso la storia della moneta, per arrivare a dimostrare che in fondo da secoli non è cambiato nulla, partendo dalle “Lettere di cambio” dei Templari, alle “Note di Banco” degli orefici del 1300 e dalle banconote delle prime Banche Centrali, lo strumento monetario si è sempre evoluto per cercare di sganciarsi il più possibile dall’oro che costituiva il suo sottostante. Fino ad arrivare al 1971, quando fu dichiarata la fine del collegamento tra la moneta e l’oro, decretando l’inizio di una moneta completamente “fiat”, il cui valore era dato su base completamente fiduciaria. Ma la moneta fiduciaria può essere emessa da chiunque, nel dopoguerra il nostro paese ha utilizzato varie forme monetarie fiduciarie, le cambiali o gli assegni post-datati, che hanno permesso al paese di diventare la 5° potenza a livello mondiale. La moneta emessa dalle banche è sempre di tipo fiduciario, ma mentre la cambiale era garantita da chi la emette, la moneta elettronica bancaria è garantita da chi la riceve.

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Fabio Conditi ha fatto un intervento diviso in due parti, la prima per capire chi crea il denaro e come lo crea, la seconda per dimostrare che lo Stato ha ancora la sovranità monetaria e proporre soluzioni concrete e realizzabili per crearla ed utilizzarla per conto di tutti i cittadini.
Una delle sue proposte è stata quella di far coniare dallo Stato una moneta da 10 euro per la ricostruzione dopo il terremoto, con un quantitativo pari a 5 miliardi di euro, che non aumenta il debito pubblico e non comporta il pagamento di alcun interesse.
Complimenti comunque agli organizzatori che hanno portato questi temi così importanti e decisivi nelle stanze delle istituzioni ed hanno permesso un confronto veramente all’altezza degli importanti argomenti trattati.
Ecco il video integrale:

L’intervento di Fabio Conditi:

Mercoledì 9 novembre 2016 alla Sala della Musica di Ferrara, alle ore 20,45, il presidente dell’Associazione Moneta Positiva Fabio Conditi illustrerà questa esperienza e presenterà la proposta Moneta Positiva in modo dettagliato, dando la propria disponibilità a domande ed interventi da parte del pubblico.
L’ingresso è libero e gratuito.
http://monetapositiva.blogspot.it/

L’appello di No Triv per una nuova strategia energetica senza gas e petrolio

da Coordinamento Nazionale NO TRIV

Di seguito il testo dell’appello del Coordinamento Nazionale NOTRIV Al Presidente del Consiglio ed ai Componenti del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre scorso:

“…Secondo il rapporto presentato in Parlamento il 28 settembre scorso dall’ASvis (Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile) sull’attuazione degli impegni in materia di sviluppo sostenibile sottoscritti dal nostro Paese un anno fa alle Nazioni Unite (Agenda Globale 2030), l’Italia versa in una condizione di “non sostenibilità”.
Prendiamo atto, con profondo rammarico, del fatto che l’Italia ha dunque mancato l’appuntamento annuale della prima sessione per la verifica degli obiettivi della roadmap al 2030. Per quanto concerne l’energia, i numerosi e qualificati esperti che hanno partecipato alla redazione del Rapporto, ritengono che la transizione alla decarbonizzazione ed alle fonti rinnovabili stia procedendo troppo lentamente rispetto al raggiungimento degli obiettivi definiti a Parigi nell’ambito della COP 21.
Il 2015 ha rappresentato purtroppo l’annus horribilis delle performances ambientali ed energetiche del nostro Paese: Eurostat, infatti, certifica che nel 2015 le emissioni di gas serra sono cresciute del 3,5% rispetto al 2014 mentre Ispra identifica in quello energetico il settore meno performante dal punto di vista del taglio delle emissioni di CO2.
Il 2015 ha segnato anche una grave battuta d’arresto nell’efficientamento del sistema energetico nazionale e nella crescita del contributo delle rinnovabili al mix energetico: l’intensità energetica del P.I.L. è aumentata del 2% rispetto all’anno precedente; le rinnovabili elettriche sono passate negli ultimi tre anni dal 16,7 al 17,3% del Consumo Finale Lordo mente quelle termiche hanno arrancato, perdendo addirittura posizioni nel settore dei trasporti.
Eppure nel 2002 ci siamo dotati di una “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia” rimasta tuttavia priva di misure attuative malgrado da allora siano trascorsi ben 14 anni!
Per tutte le ragioni fin qui richiamate, occorre che L’Esecutivo da Voi rappresentato agisca con vigore ed in tempi brevi, recependo nella nuova Strategia Energetica Nazionale -che vedrà la luce nel 2017- e nei conseguenti documenti di programmazione economica nazionale i seguenti obiettivi e le seguenti linee di indirizzo:
– contributo delle rinnovabili alla produzione di energia elettrica per il 50% entro il 2025 e per il 60% entro il 2030, ed alla produzione di energia elettrica e termica per il 100% entro il 2050;
– diffusione nelle Isole Minori di sistemi di produzione ed autoconsumo autosufficienti dal punto di vista energetico, con obbligo di raggiungimento di obiettivi di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per il 100% al 2030;
– taglio delle emissioni di CO2 del 50% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 e del 100% entro il 2050;
– miglioramento dell’efficienza energetica rispetto ai valori del 1990 per il 40% al 2030 e per il 100% al 2050;
– promozione di un nuovo modello energetico che dia ampio spazio alla generazione distribuita, all’autoproduzione ed all’autoconsumo;
– approvazione di un Piano Straordinario di investimenti per reti di distribuzione, reti chiuse e città “intelligenti”, e per l’incremento dell’efficienza energetica mediante creazione di un Fondo gestito da Cassa Depositi e Prestiti e da altri istituti di credito;
– definizione di un quadro normativo chiaro ed univoco, che incentivi la produzione di energia da fonti rinnovabili, integrata con sistemi di accumulo;
– recepimento nel Ddl Concorrenza dell’invito rivolto al Governo dall’Antitrust nel luglio 2016 per un intervento “in favore di una revisione ed integrazione della disciplina normativa e regolamentare riguardante i Sistemi di Distribuzione Chiusi, volta a consentire la realizzazione di nuovi reti elettriche private … e ad eliminare ingiustificate limitazioni alla concorrenza tra differenti modalità organizzate delle reti elettriche e tra differenti tecnologie di generazione”;
– approvazione di misure atte a conferire trasparenza ed a consentire una reale liberalizzazione del mercato della distribuzione dell’energia elettrica che vede oggi un solo Gruppo detenere una quota di mercato pari all’85%;
– approvazione di un Piano per lo Sviluppo di Sistemi di Accumulo di energia elettrica che preveda contributi sia in conto capitale sia in conto interessi a favore di famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni che intendano dotarsi di tali sistemi;
– approvazione di un nuovo Piano dei Trasporti che privilegi forme di mobilità sostenibile, consentendo in tal modo alla mobilità elettrica di raggiungere una quota di mercato del 30% al 2025 e del 60% al 2050;
– introduzione del divieto di vendita di nuovi autoveicoli alimentati con combustibili fossili a decorrere dal 2025;
– riforma e rafforzamento dei poteri dell’ Aeeg.Si e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che conferisca alle stesse uno status di reale autonomia ed indipendenza rispetto alle influenze esercitate dagli oligopoli;
– previsione di un sistema di governance che restituisca centralità alla collaborazione ed alla concertazione tra lo Stato, le Regioni ed il sistema delle Autonomie locali;
– reintroduzione nell’ordinamento di un “Piano delle Aree” con cui lo Stato e le Regioni individuino le aree del territorio nazionale (terraferma e mare) interdette alle attività “petrolifere”;
– revisione in senso restrittivo della normativa riguardante le attività estrattive sia su terraferma sia offshore, coerente con il raggiungimento dell’obiettivo della completa decarbonizzazione al 2050;
– introduzione della carbon tax e dell’istituto del “dibattito pubblico” -già richiamato a pagina 121 nella Sen-, su più pregnanti forme di partecipazione delle comunità locali nei processi decisionali e sulla obbligatorietà dell’analisi costi/benefici per tutte le opere pubbliche o di interesse pubblico, nessuna esclusa;
– abolizione di ogni forma di incentivazione alle Imprese energivore che non abbiano adottato e sperimentato con successo, entro il 2020, nuove tecnologie di processo a bassa intensità energetica;
– abolizione di ogni forma di incentivazione alle Imprese energivore che non abbiano adottato e sperimentato con successo, entro il 2020, nuove tecnologie di processo a bassa intensità energetica;
– abolizione di ogni forma di incentivazione, diretta ed indiretta, alla produzione di energia da fonti fossili;
– moratoria delle attività di prospezione, ricerca ed estrazione di idrocarburi sia su terraferma sia in mare;
– appoggio alla richiesta del Governo francese di indizione di una conferenza dei Paesi del Mediterraneo per una politica comune sulle attività legate all’Oil&Gas e di moratoria delle attività estrattive estesa a tutto il Mediterraneo;
– drastico innalzamento dell’importo delle royalties “petrolifere” ed abolizione di ogni forma di franchigia o di incentivazione alle attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi;
– approvazione di un Piano Straordinario di riconversione delle imprese Oil&Gas, di un piano di riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori in altri settori da compiersi entro il 2050.
Certi di un Vostro sollecito riscontro e considerata l’importanza degli argomenti sottoposti alla Vostra attenzione, ci diciamo disponibili da subito ad un necessario e costruttivo confronto.
Distinti Saluti.”

info@notriv.com

Lettera aperta al Ministro della Salute

Da: Organizzatori

Pregiatissimo Ministro della Salute – Onorevole Beatrice Lorenzin,
non voglio di certo essere prolisso in una lettera che ha un solo ed unico obiettivo: come cittadino sono cortesemente a chiederLe le sorti del Punto Nascita del nosocomio ‘Ospedale del Delta’ di Lagosanto (FE) e, nel qual caso vi sia l’ipotesi di chiusura dello stesso, Le rivolgo una preghiera di deroga, nel caso vi sia già la volontà di chiusura, affinché si possano trovare soluzione per rinnalzare il numero di parti, così come è valso per il nosocomio ‘Ospedale SS Annunziata’ di Cento (FE).
La cittadinanza crede nel nosocomio del Delta, che serve un bacino di utenza di circa 80.000 persone, ed è proprio per questo che invoco un Suo prezioso intervento.

Le allego la rassegna stampa che, come ‘Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta’, è composta di articoli apparsi sui media locali e visionabile al seguente link (per motivi di spazio la documentazione non era allegabile alla presente) –> https://www.dropbox.com/sh/fm24wtrle9ledxv/AADi8CT8AC4gzFZgoK7r0Pfla?dl=0

Copparo: Saldo Imu – Tasi

Da: Comune di Copparo

Il Settore Tributi/Entrate in gestione associata, informa i contribuenti dei Comuni di Copparo e Ro che a partire dal 14 novembre prossimo è possibile rivolgersi agli sportelli per la compilazione e la consulenza per la rata a saldo Imu Tasi anno 2016, aventi scadenza il 16 dicembre 2016.
È possibile richiedere la compilazione anche tramite e-mail all’indirizzo: ematteucci@comune.copparo.fe.it e/o tramite richiesta al numero 0532 864610.
Gli sportelli osserveranno i seguenti orari di apertura: a Copparo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, giovedì anche in orario pomeridiano dalle 15 alle 18; a Ro il lunedì dalle 9 alle 12.

‘Da Shakespeare a Pirandello’ con Giorgio Pasotti

Da: Organizzatori

‘Da Shakespeare a Pirandello’, il progetto culturale di Davide Cavuti, prodotto dalla Stefano Francioni Produzioni, andrà in scena martedì 8 novembre, ore 21, al Teatro Nuovo di Ferrara.

Un percorso nel mondo della letteratura e del teatro attraverso le opere di due grandi scrittori, William Shakespeare e Luigi Pirandello, i cui testi saranno interpretati dall’attore Giorgio Pasotti con la regia di Davide Cavuti e la voce fuoricampo di Edoardo Siravo. In scena accanto a Giorgio Pasotti la ballerina Claudia Marinangeli, con le coreografie di Loredana Errico e le musiche originali di Davide Cavuti.
Lo spettacolo sarà suddiviso in tre quadri. Il primo, un omaggio al più grande drammaturgo del mondo, William Shakespeare, con l’interpretazione di alcuni suoi sonetti e di brani tratti da ‘Giulio Cesare’ e ‘Amleto’.
Il secondo, un omaggio a Luigi Pirandello con ‘L’uomo dal fiore in bocca’, testo firmato dallo scrittore italiano vincitore, nel 1935, del Premio Nobel per la Letteratura. Il terzo e ultimo quadro racconterà le storie scritte da alcuni Autori del Novecento.

Nota di regia di Davide Cavuti:
“Da Shakespeare a Pirandello è un percorso nel mondo della letteratura e del teatro che ho voluto realizzare, sotto l’egida dell’Agiscuola nazionale, per celebrare i quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare e gli 80 anni dalla morte di Luigi Pirandello – ha affermato il regista Davide Cavuti – Attraverso alcuni brani tratti dalle loro opere, si potranno cogliere gli aspetti della vita dell’Uomo quali l’essere, l’apparire, l’amore, la politica, il futuro.”

Biglietti disponibili, a partire da 12,00, sui circuiti CiaoTickets www.ciaotickets.com, VivaTicket www.vivaticket.it e presso la biglietteria del Teatro Nuovo.

Info: 328.5984897 – Pagina Facebook ufficiale di Giorgio Pasotti

Martedì 8 novembre al Cdd

Da: Organizzatori

Martedì 8 novembre 2016, ore 17 nella Biblioteca del Centro Documentazione Donna via Terranuova 12/b – Ferrara
Elena Branca parla di Ellis Inglis, suffragetta e chirurga durante la Grande Guerra

“Dottoresse al fronte? Dalle pioniere arruolate come chirurghi civili durante la guerra civile americana all’esperienza degli ospedali femminili scozzesi – Dr. Elsie Inglis e gli Scottish Women’s Hospitals – durante la Grande Guerra, allo strano caso della dottoressa francese arruolata per sbaglio.”

Due incontri su un argomento finora poco trattato: il primo, 8 novembre 2016, sulle dottoresse americane, dalle antesignane attive durante la guerra civile americana su entrambi i fronti fino alle dottoresse autonome che partirono con ospedali finanziati dalle associazioni femminili e poi al seguito della Croce Rossa Americana, e anglosassoni, finanziate dalle associazioni di suffragette.
Si parlerà di Mary Edwards Walker M.D, della Dr. Orianna Moon Andrews, della Dr. Anita Newcomb McGee, della Dr. Mary Emily Lapham.
Per quanto riguarda il mondo americano e anglosassone già diverse autrici hanno scritto e pubblicato, anche su numerosi siti pubblici, le storie di queste donne, in particolare degli ospedali femminili scozzesi (Scottish Women’s Hospitals), oggetto della prima chiacchierata, si può trovare abbondante materiale.
Per quanto lo spazio concesso alle donne in medicina, nel mondo anglosassone, sia assai più ampio che non in Italia, anche qui siamo ancora di fronte a un blocco: quando la Dr. Elsie Inglis nel 1914 offre al Ministero della Guerra e alla Croce Rossa Britannica un ospedale da 100 letti, completo di materiali e personale, viene invitata a tornarsene a casa a far la calza. La figura dell’infermiera militare è stata, per così dire, accettata e digerita le dottoresse no, non sono gradite.
Dr. Elsie Inglis è una signora matura (all’epoca cinquant’anni avevano un valore diverso da oggi), dirigeva un ospedale, faceva la chirurga ma era anche segretaria di una importante associazione femminile scozzese per il voto alle donne (le cosiddette ‘suffragette’) che finanziò la sua impresa, almeno in fase iniziale.
Racconteremo la sua storia e, di conseguenza, quella delle oltre 1400 donne che durante la guerra furono attive in questi ospedali femminili sparsi per i vari fronti occupandosi di tutto: dalla direzione sanitaria, alla gestione sanitaria (camere operatorie, degenza, radiologia e riabilitazione), alla logistica degli ospedali, ai trasporti, alla incredibile evacuazione dei feriti dell’esercito serbo in fuga attraverso le montagne albanesi in pieno inverno. La ricerca è stata facile, qualche pomeriggio al pc, storie, fotografie e dati a iosa.
Si tratta di donne scozzesi, inglesi, americane e australiane: insomma suddite di quell’Impero Britannico dove, come già detto, c’è una lunga tradizione di infermiere militari. Alcuni nomi noti: Dr Flora Murray, Dr Louisa Garrett Anderson, ma anche di Mrs Mabel St. Clair Stobart, e di Frances Ivens o dell’australiana Dr.Laura Hope.
Quanto alla dottoressa francese, Madame le Major Medécin Nicole Girard-Mangin, al fronte ci arrivò per sbaglio: gli addetti all’arruolamento la scambiarono per un uomo a causa del nome e del curriculum.

Elena Branca è autrice di ‘Appunti di studio. Dottoresse al fronte? La C.R.I. e le donne medico nella Grande Guerra: Anna Dado Saffiotti e le altre’, Edizioni A.N.S.M.I., Torino 2016

Inaugurata la Farmacia ‘San Cassiano’

Da: Comune di Comacchio

La farmacia ‘San Cassiano’ inaugurata Sabato pomeriggio nel Villaggio Raibosola rappresenta indubbiamente una delle tappe più significative di un percorso di riqualificazione urbana, avviato nel 2012 con una progettazione partecipata, “impostata sul dialogo con i residenti – ha sottolineato il Sindaco Marco Fabbri – diventata un caso nazionale, oggetto di studio ed approfondimenti.” Tutto infatti ha preso origine con il programma di riqualificazione urbana, denominato Pru Raibosola, intorno al quale quattro anni fa si è messo all’opera un gruppo di ricercatori universitari delle Università di Trieste e di Venezia che per la progettazione, ha potuto beneficiare di un contributo regionale a valere sui fondi partecipati. Durante la prima fase di progettazione partecipata con gli abitanti del quartiere, volta a conoscerne in tutti i suoi aspetti, in funzione della sua rigenerazione, è emersa, l’ esigenza di nuovi servizi, tra i quali la necessità di disporre di una nuova farmacia.
L’amministrazione comunale ha accolto tale richiesta destinando a farmacia il locale sito nel quartiere Raibosola, costruito dal Consorzio Servizi Urbani Soc. Coop. a r.l. ora Società Castello Cooperativa a r.l. e disciplinando le modalità di gestione tra l’Amministrazione Comunale e il soggetto attuatore. “La lista della spesa era lunga – ha precisato il Sindaco -, perchè sono pervenute tante richieste e tanti suggerimenti, ma la cosa che mi ha colpito di più è che stiamo spuntando tante di quelle voci. E’ partito infatti il progetto di consegna dell’area da destinate alla piscina comunale, abbiamo già realizzato un nuovo campo da calcio per allenamenti, presto sorgeranno accanto allo stadio nuovi impianti sportivi, tra i quali uno skate park e stiamo già pensando di mettere mano all’edificio incompiuto, da tutti conosciuto come scheletro.”
Dopo l’approvazione del Pru Raibosola è uscito il bando regionale relativo ai finanziamenti del Quarto e Quinto Programma annuale del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (Pnss), a cui il Comune di Comacchio ha partecipato, ottenendo il finanziamento di importo pari a 300mila euro su un importo totale di 770.000. (i restanti 470mila sono stati erogati dall’Amministrazione Comunale).
Il progetto si prefiggeva l’obiettivo della connessione urbana in sicurezza ‘Centro Storico – Quartiere Raibosola-Costa’ ed ha consentito di realizzare le nuove piste ciclo-pedonali, che corrono parallele all’asse di Viale Ghirardelli, oltre a marciapiedi, parcheggi, aree di sosta per gli autobus. “Questo quartiere merita la sua centralità e deve essere di raccordo – ha concluso il Sindaco -, tra il centro storico e la costa. E’ stata una tappa sudatissima, ma ce l’abbiamo fatta grazie a tutti coloro che ci hanno creduto, compresi i farmacisti Alessandro e Carmine Russo, che ringrazio.”
Dopo la benedizione impartita da Padre Jean, parroco del villaggio Raibosola, Alessandro Russo, il farmacista che gestirà la nuova farmacia ‘San Cassiano’ insieme al fratello Carmine, ha ringraziato il Sindaco, la Giunta Comunale e Daniele Guzzinati, anch’egli presente all’inaugurazione, presidente della società cooperativa ‘Il Castello’. “Questo è un giorno felice per noi – ha dichiarato Alessandro Russo -; siamo molto contenti di essere a Comacchio, ci troveremo sicuramente molto bene, perchè è una città accogliente, che ci piace molto.” Il farmacista ha infine ringraziato i genitori Giuliana e Giuseppe, anch’essi farmacisti, per l’opportunità ed il sostegno, dedicando l’evento inaugurale al nonno Carmine.
Al Villaggio Raibosola si è attuato nel vero senso della parola un ‘Programma Integrato’, caratterizzato dalla presenza di pluralità di funzioni, dalla integrazione di diverse tipologie di intervento, ivi comprese le opere di urbanizzazione, da una dimensione tale da incidere sulla riorganizzazione urbana e dal possibile concorso di più operatori e risorse finanziarie pubblici e privati e dal fondamentale contributo dei cittadini residenti.
All’inaugurazione hanno partecipato il Vice Sindaco Denis Fantinuoli, l’Assessore alle Politiche Sociali Sergio Provasi con il Dirigente del medesimo settore Giuseppina Pascale, il Presidente del Consiglio Comunale Robert Bellotti, alcuni consiglieri comunali, l’architetto Giuseppe Guidi del Settore Assetto e Tutela del Territorio, che ha seguito con il dirigente Claudio Fedozzi tutte le fasi della progettazione partecipata del Villaggio Raibosola. Il Sindaco ha ringraziato tutti i dipendenti comunali e le imprese che hanno intensamente lavorato attorno al progetto di riqualificazione del quartiere.

Appuntamenti del No

Da: Organizzatori

Ancora molti gli appuntamenti di informazione e approfondimento sulle ragioni del No al referendum costituzionale del 4 dicembre, coordinate dal Comitato per il no cui partecipano diversi soggetti, da associazioni a partiti politici a liberi cittadini.

Ecco il calendario delle iniziative:

8  novembre ore 17.30 Sala della musica Ferrara: Guido Calvi, presidente del Comitato nazionale e Leonardo Grassi magistrato, spiegano i lati deboli della riforma
11 novembre ore 20.45, Cento, Casa del popolo, confronto dibattito tra il no e il sì con Daniele Civolani dell’ Anpi e Mattia Franceschelli.
14 novembre ore 17.00, Ferrara, sala Arengo, Alfiero Grandi, del Coordinamento nazionale per democrazia costituzionale è intervistato dal prof. Alessandro Somma sulle ragioni del No.
15 novembre ore 17.00 Ferrara, Piazza municipale ‘Io dico no, treno tour’, con l’on. Alessandro Di Battista
18 novembre ore 18.30, Copparo, Piergiovanni Alleva, giurista, illustra le ragioni del No.
23 Novembre ore 21.00, Ferrara, Sala della Musica, il segretario nazionale di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, interloquisce con Samuele Lodi della Fiom e Mauro Presini del comitato Scuola per il No
25 novembre ore 11.00, Ferrara Facoltà giurisprudenza, due giuristi a confronto; Valerio Onida (no) contro Luciano Violante (sì)
25 novembre,Ferrara, Ridotto del teatro comunale, Ferrara, il prof Gianfranco Pasquino illustra le ragioni del No.
27 novembre ore 10, Ferrara, Elli Schlein europarlamentare di Possibile spiega le ragioni del suo No.
27 novembre, Ostellato, ore 12.30 centro sportivo Rovereto Medelana, pranzo di sostegno al No.
Parallelamente prosegue l’attività di informazione per le strade con una serie di comizi che verranno effettuati a partire dai prossimi sabati sul territorio provinciale e i banchetti informativi in centro a Ferrara.

Visita Cev a Unife

Da: Università di Ferrara

Da oggi 7 novembre e fino all’11 novembre si svolgerà all’Università di Ferrara la visita da parte di una Commissione di Esperti di Valutazione (Cev), nominata dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca Anvur, finalizzata a verificare il soddisfacimento dei requisiti per l’Assicurazione della Qualità (AQ).
L’esito positivo di tale verifica permetterà all’Ateneo di conseguire l’accreditamento periodico della Sede e dei Corsi di Studio da parte di Anvur.
Unife, da sempre attenta e sensibile alle tematiche relative all’AQ, ha già attuato diverse azioni in tale ambito, giudicate esempi di best practice a livello nazionale e internazionale. Di fatto, uno degli obiettivi del nuovo Piano strategico triennale è quello di ‘consolidare un sistema di assicurazione interna della qualità efficiente e continuo’ che coinvolga tutto l’Ateneo.
L’obiettivo della verifica dei requisiti per l’AQ è molteplice:
accertare che gli Organi di Governo dell’Ateneo abbiano messo effettivamente in atto un sistema di AQ della formazione e della ricerca;
verificare che i CdS applichino il sistema di AQ offrendo una risposta adeguata alla domanda di formazione esterna e guidando efficacemente gli studenti verso i risultati di apprendimento attesi;
verificare che i Dipartimenti mettano in atto il sistema di AQ della ricerca.
Cinque dei nove Corsi di Studio coinvolti nella verifica sono stati individuati dall’Ateneo (Architettura, Farmacia, Medicina e Chirurgia, Ingegneria elettronica e informatica, Lingue e letterature straniere), mentre i restanti quattro (Economia, Informatica, Scienze biologiche, Scienze e tecnologie della comunicazione) sono stati prescelti da Anvur.
Per l’AQ della Ricerca i due Dipartimenti valutati saranno Ingegneria, individuato dall’Ateneo, e Studi Umanistici, prescelto da Anvur.

Il Presidio Qualità di Ateneo e il Nucleo di Valutazione si stanno impegnando da mesi per preparare l’Ateneo al meglio per la visita. Si tratta di un impegno che richiede la consapevolezza, l’attenzione e la collaborazione di tutta la comunità accademica.
Oltre ai Coordinatori, ai docenti, agli studenti e al personale tecnico amministrativo coinvolti nella progettazione e gestione dei Corsi di Studio individuati per la visita, verranno intervistati anche altri soggetti coinvolti nell’AQ dell’Università di Ferrara.

L’orto del vicino…

di Lorenzo Bissi

Se Barack Obama, all’inizio del suo primo mandato di Presidente degli U.S.A. aveva annunciato di voler compiere una svolta a dir poco rivoluzionaria nel campo dell’industria del cibo americana, ora ha decisamente cambiato idea, o forse gliel’ha fatta cambiare qualcun altro.
Big food, ossia il gruppo di multinazionali che negli U.S.A. controlla il settore alimentare, ha dimostrato eccellenti doti persuasive: se una volta il contadino si svegliava con il canto del gallo, all’alba, pensate che ora gode di un’intera orchestra capace di tener testa a Maria Callas in quanto a doti liriche, che passa tutto il giorno ad esercitarsi, tant’è che ormai sono talenti che vivono a stretto, strettissimo contatto fra loro. E se una volta le mucche vivevano tutte insieme, nello stesso recinto, pensate che ora ognuna ha ottenuto una gabbietta singola, che magari non è molto spaziosa, ma è sicuramente accogliente: il comfort prima di tutto! E i maiali, che un tempo erano obbligati a starsene a sguazzare nel fango, all’aria aperta, ora sono stati trasferiti in residence coperti, provvisti di ristoranti all-you-can-eat 24/7, che gli permettono di saziare il loro appetito, che forse è senza fine.
Per favore, andateglielo a dire ai coniugi Obama che l’orticello della Casa Bianca finisce male se non si usano dei pesticidi degni della Prima Divisione Marines; coalizioni di ambientalisti, sostenitori della salute pubblica, militanti per i diritti degli animali e movimenti per la riforma del sistema alimentare ci hanno provato a far tornare tutto come una volta, alzandosi dalle loro ricche tavole, e urlando apertamente il loro disappunto. Ma non sono stati ascoltati: d’altronde le persone educate non parlano con la bocca piena.
Poi non dite che la strategia di big food non sia efficiente.

I poeti e i cretini

di Lorenzo Bissi

Bob Dylan ha deciso di accettare il premio Nobel per la letteratura e ha dichiarato che, se potrà, lo andrà a ritirare personalmente il prossimo 10 dicembre a Stoccolma.
Noi, alle polemiche emerse per l’assegnazione del premio Nobel per la letteratura ad un musicista, rispondiamo con questa citazione, che evidenzia il collegamento fra cantanti e poeti (o cantanti e cretini?).
D’altronde anche il nostro Faber sapeva fare buon uso delle parole, sia nelle sue canzoni che nei suoi discorsi.

Benedetto Croce diceva che fino a diciotto anni tutti scrivono poesie e che, da quest’età in poi, ci sono due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini. Allora, io mi sono rifugiato prudentemente nella canzone che, in quanto forma d’arte mista, mi consente scappatoie non indifferenti, là dove manca l’esuberanza creativa.
Fabrizio De André

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

sting

Il lato oscuro dell’amore

Protezione e affetto da una parte, controllo, sorveglianza e possesso dall’altra; il nobile sentimento dell’amore viene a svelare, nascosto sotto gli occhi di tutti, il suo lato più oscuro.
«Mi svegliai in piena notte con quella frase in testa, mi misi al piano e in mezz’ora la scrissi. La musica in sé è generica, come se ne sentono centinaia di altre, ma il testo è interessante. Suona come una confortante canzone d’amore. Al tempo non avevo compreso quanto fosse sinistra».
Così il cantautore e leader dei Police, Sting, parla di quella che sin dal momento della pubblicazione è stata considerata una delle icone romantiche degli anni ‘80: “Every Breath You Take”. Siamo nel 1983 e Sting, noto anche per non avere un carattere facile, aveva appena rotto il suo primo matrimonio con l’attrice irlandese Frances Tomelty, pare che sia stata proprio tale esperienza ad ispirargli versi del genere:
“Every breath you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I’ll be watching you

[…]
Oh can’t you see
You belong to me
My poor heart aches
With every step you take”

Un testo da stalker in piena regola è così diventato parte di uno dei brani più richiesti e coverizzati della musica popolare moderna, tanto che sarà lo stesso autore, vent’anni dopo, a confessare in un’intervista di essere stupito di come molte persone, non accorgendosene, continuino ad usarlo per i propri matrimoni. E come non stupirsi vedendo che simili frasi, accompagnate da un quartetto d’archi e dall’arpeggio di chitarra sapientemente cucito da Andy Summers, hanno in effetti segnato la loro epoca e le successive a prescindere dal loro significato letterale, a tal punto che, ancora nei primi anni dello scorso decennio, Sting guadagnava in media circa 2000€ al giorno di diritti d’autore solo su “Every Breath You Take”, mentre la pluripremiata videoclip, dopo essere volata per anni nelle MTV di tutto il mondo, oggi su YouTube vanta oltre 306 milioni di visite. È proprio questo in fondo a distinguere una semplice canzone popolare da un capolavoro: l’arrivare dritto al cuore delle persone, a prescindere da cosa sia scritto nel testo e da come sia suonata la musica, e, sotto questo aspetto, “Every Breath You Take” è davvero una canzone d’amore.
Buon Ascolto.