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Da: Organizzatori

Dal domani 3 al 6 novembre, via ai tre nuovi corsi organizzati da Encanto al Wunderkammer

Saper danzare come un vero ballerino di flamenco, preparare una paella a regola d’arte, immergersi nella bellezza di conoscere una nuova lingua. Un tuffo nella cultura spagnola a 360 gradi è quella proposta dall’associazione Encanto, che prende avvio dal 3 al 6 novembre. Nella prima settimana del mese, infatti, partono i corsi e laboratori proposti dall’associazione con sede nel Consorzio Wunderkammer (via Darsena 57). Nata nel 2012 da un gruppo di spagnole provenienti da diverse parti dello stato iberico, ma che da ormai molti anni trasferite a Ferrara, Encanto si propone di diffondere la lingua spagnola, attraverso attività per grandi e piccini.
Condivisione, allegria, scoperta. Sono queste le basi da cui partono le tre attività per adulti proposte da Encanto per l’autunno.
I giovedì sera sono dedicati alla danza, con il Corso di flamenco per adulti. Sotto la guida dell’insegnante Michela Franceschini (campionessa italiana 2010 nella categoria Flamenco 16/O A solo, nel 2011 per il flamenco nella categoria Maestri a Foligno e nel 2012 ancora campionessa italiana nella categoria Master sia solo che coppia), sia principianti che appassionati saranno condotti a scoprire il suggestivo mondo del flamenco, con lezioni vivaci e divertenti. Il livello base inizia giovedì 3 novembre alle 20.15, mentre l’intermedio alle 21.15.
Si riparte anche con i corsi di lingue con insegnante madrelingua, con prezzi competitivi in vista del Natale.
Giovedì 3 novembre, alle 19, si terrà il corso base, mentre venerdì 4 novembre, alle 19, il corso intermedio di spagnolo. Tornano anche le Tertulias, gli incontri di conversazione in lingua dove poter praticare lo spagnolo applicandolo a scene di vita quotidiana, per imparare al meglio questa lingua universale. I mercoledì del 16 e 30 novembre e il 14 dicembre alle 20, con Encanto si chiacchiera di una tematica diversa, sempre in lingua spagnola con madrelingua. Le Tertulias sono aperte a tutti, e i primi due incontri sono gratuiti per i soci.
Non solo lingua e flamenco. Domenica 6 novembre arriva infatti il Laboratorio di cucina spagnola, basato sui piatti caratteristici dell’Andalusia. Dalle 10.30 alle 12, attraverso lezioni interattive e divertenti, i partecipanti potranno collaborare nella creazione dei piatti, al contempo facendo pratica di lingua spagnola. La giornata si conclude con un assaggio in compagnia delle pietanze preparate. È inoltre prevista un’altra data di cucina spagnola, il 4 dicembre.
Il primo incontro di ognuno dei tre corsi è di prova e gratuito. Per maggiori informazioni: associazione.encanto@gmail.com, 366.4803237.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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