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di Linda Ceola

Un anno fa tre ragazzi di Ferrara partirono dalla Cattedrale di San Giorgio e raggiunsero in bici la Basilica di San Pietro a Roma nell’anno del Giubileo, per portare in dono al Santo Padre un tipico prodotto ferrarese, il delizioso Pampepato. Quest’impresa che Simone Dovigo, Fabio Carlini e Claudio Nastruzzi svolsero in soli due giorni, si inseriva all’interno di ‘Festive 500’, un contest lanciato da Rapha, noto marchio internazionale di abbigliamento ciclistico e realizzato attraverso l’utilizzo di Strava, un’applicazione per smartphone in grado di registrare in tempo reale il tracciato degli allenamenti ciclistici. L’obiettivo, come suggerisce il nome del contest, stava nel pedalare almeno 500 km tra le festività di Natale e Capodanno, monitorando tramite l’applicazione il proprio percorso e virtualmente anche quello degli altri partecipanti. L’iniziativa maturò nella mente di Graeme Raeburn, product designer di Rapha, per risolvere un problema che si presentava con costanza nella sua quotidianità: come conciliare sport e famiglia? Concentrò così 1000 chilometri di allenamento tra Natale e Capodanno, per riuscire a dedicare più tempo alla famiglia e per testare nel contempo nuovi modelli e tessuti in condizioni climatiche estreme.
“Crediamo che la ‘Festive 500’ sia l’occasione giusta per non smettere di pedalare nemmeno durante le festività, anche quando la stagione è fredda, perché la nostra passione non ci ferma mai». La vittoria del secondo premio non accontentò dunque Simone, Fabio e Claudio che quest’anno interpreteranno diversamente la sfida, scegliendo di ritornare in sella per un nuovo viaggio natalizio che han deciso di chiamare “Un Po d’acqua”. Una pedalata dal mare alla montagna ripercorrendo a ritroso il corso nebbioso del Po. Seicentoquarantacinque chilometri in bici tra Natale e Capodanno nell’intento di valorizzare l’enorme potenziale cicloturistico del nostro territorio, partendo dal cuore del Parco del Delta del Po, patrimonio UNESCO, seguendo le anse del letto del fiume e quindi l’itinerario, interamente ciclopedonale, sorto al suo fianco.
Il gruppo, formato questa volta da dieci persone (tra cui anche una ragazza), partirà dal Faro di Goro alle h 04:00 del mattino del 27 dicembre, giungerà in centro a Ferrara verso le h 08:15, per una sosta e colazione con amici e curiosi al Duca d’Este in piazza Castello, per poi proseguire sino al Pian del Re ai piedi del Monviso, dove il Gran Fiume sorge con arrivo previsto per le h 15:00 del 29 dicembre.
“Un Po d’acqua” sarà ciò che simbolicamente porteranno con sé in una borraccia dalla foce sino alla sorgente laddove il nostro Po zampilla.
Non sappiamo ancora se l’impresa di questi appassionati ragazzi conquisterà Rapha, che premierà l’interpretazione più creativa della sfida con preziosi regali. Possiamo però anticipare che ogni ciclista che porterà a casa questa fatica di 500 km natalizi, otterrà una ‘patch’ ossia uno stemma che potrà liberamente esibire attraverso il proprio profilo social.
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Il consiglio è quello di seguire l’impavido gruppo tramite la pagina Facebook dedicata all’evento qui descritto e restare sintonizzati poiché ne canteremo le gesta ad impresa compiuta!

https://www.facebook.com/festive500ferrara/

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Redazione di Periscopio

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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