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da: Network Propaganda

Il Centro Commerciale “Il Castello” di Ferrara, sempre sensibile e attento alle tematiche sociali del suo territorio, presenta l’evento “La Bussola del Lavoro”.
L’evento, dedicato appunto al lavoro, avrà l’obiettivo di dare un supporto concreto a tutte le persone che necessitano un orientamento nel complesso universo di impiego e formazione.

Dal 12 al 15 Aprile, dalle ore 10 alle ore 19, nella Piazza Bata della Galleria del centro commerciale, saranno presenti le agenzie per il lavoro Adecco, Humangest, Open Job Metis, Umana, Quanta, Tempor, Articolo 1; gli enti di formazione Dinamica, Formart, Iscom, Centoform; le istituzioni Informagiovani di Ferrara, Comitato Ferrarese Area Disabili, Comune di Ferrara, Centro per l’Impiego del Comune di Ferrara, Asitor, Fior di Risorse e le associazioni di categoria Ascom e Coldiretti.

Tramite colloqui individuali, i responsabili delle suddette attività, a cui va un sincero ringraziamento per avere sostenuto l’iniziativa, forniranno gratuitamente servizi di consulenza e orientamento su alcuni punti salienti:
– come scrivere ed utilizzare il curriculum vitae
– come migliorare le propria capacità di essere notati sui social network
– come considerare e affrontare i cambiamenti nello scenario normativo
– come aggiornare la propria formazione in un mercato del lavoro in continua evoluzione.

A corollario dell’evento, Sabato 16 Aprile, a partire dalle 11.30 sempre in Piazza Bata, si terranno una serie di seminari che tratteranno i seguenti argomenti:

Ore 11.30: Disabilità e lavoro, nuovi sviluppi.
In seguita al ridimensionamento delle provincie, anche a Ferrara la gestione del collocamento mirato delle categorie protette, previsto dalla Legge 68/99, passerà dalla Provincia alla Regione. Quali modalità e quali prospettive future, scopriamole insieme!
Con Barbara Celati, Dir. Politiche del lavoro Provincia di Ferrara – Dott. Giuseppe Sarti Dir. Città del Ragazzo, Opera Don Calabria – Carlos Dana, Portavoce del Comitato Ferrarese Area Disabili.

Ore 14.30: “Piccola galleria degli orrori sul web”
Come difendersi dalle offerte di lavoro ingannevoli
Una carrellata degli annunci che fanno perdere tempo, o peggio nascondono delle truffe.
Con Stefano Innocenti – Orientatore, psicologo del lavoro, promotore di “Umane Risorse”.

Ore 16.00: Il personal branding
E’ importante saper cercare, ma è importante anche farsi trovare e saper come si viene percepiti, suggerimenti per il marketing di se stessi con i social network
Con Osvaldo Danzi – Fior di Risorse – Social Media Recruiting Specialist per Carriere Italia

Ore 17.30: Non hai mai una seconda possibilità per fare una buona “prima impressione”.
Domande e risposte su come presentarsi nel modo migliore al colloquio e cosa si aspettano di trovare i selezionatori sul CV.
Con Luca Giulivi, recruiter presso Molza e Partners e Stefania Suzzi di SCR Selezione e consulenza per le risorse umane‎.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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