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Da: Organizzatori

l prodotto ha avuto grande successo al Wabel Grocery Summit di Parigi

Arriva dal Pastificio di Canossa, una piccola azienda alle porte di Ferrara, un’idea veramente innovativa nel mondo del food. Si chiama “My instant pasta”: consiste in confezioni “da passeggio” di pasta artigianale, con sughi pre-pronti, alle quali è si deve semplicemente unire un po’ di acqua calda per realizzare in pochi minuti un’ottima pasta. Per di più, con il condimento preferito dal consumatore: il prodotto è infatti già disponibile in sei diverse versioni, tre biologiche (penne al ragù vegano, fusilli tricolore, maccheroni al formaggio) e tre tradizionali (maccheroni all’arrabbiata, fusilli al pesto e al formaggio). Il sito www.myinstantpasta.com fornisce tutte le informazioni sui prodotti e sui loro ingredienti.

La filosofia da cui nasce l’idea deriva da una modalità già diffusa in estremo Oriente, ma la trovata geniale è appunto quella di coniugarla alla pasta, certamente il cibo più caratteristico e più amato della cucina italiana.

L’hanno messa a punto, dopo mesi di sperimentazioni, Alvise e Ottavio di Canossa, padre e figlio: le due generazioni attive all’interno del Pastificio di Canossa, nato alcuni anni fa partendo da un grande appezzamento di terreno (la Tenuta Cuniola), 500 ettari coltivati a grano nella campagna di San Martino di Ferrara, da cui proviene il grano duro che viene utilizzato per la produzione della pasta

Dopo alcuni anni di esperienza nel settore commerciale della Maserati, è stato il figlio Ottavio a tornare alle origini, stimolando Alvise a dar vita ad un pastificio artigianale: che realizza prodotti a chilometro zero grazie al grano della Tenuta Cuniola, con caratteristiche qualitative particolari (si usa prevalentemente il semolato, una lavorazione semi integrale da grano duro più profumato rispetto alla semola) e con tre diversi marchi – Pasta Di Canossa, della Contessa e Cuniola – a seconda dei canali distributivi.

E se la pasta dell’azienda ferrarese ha già fatto capolino oltre confine, “My instant pasta” potrebbe oggi rappresentare la vera rampa di lancio per imporsi sul mercato globale.

Lo conferma il successo ottenuto dallo stand Di Canossa al recente Wabel Grocery Summit di Parigi, un evento “B2B” che ha messo di fronte decine di operatori provenienti da ogni parte del mondo. “Il nostro prodotto ha riscontrato moltissimo interesse – raccontano soddisfatti Alvise ed Ottavio, freschi reduci dall’appuntamento transalpino -. Per fare solo un paio di esempi, basti dire che una catena texano-messicana ci vorrebbe come ospiti al loro annuale festival dedicato al cibo italiano; e che abbiamo avuto un’offerta da una società che rifornisce diverse compagnie aeree internazionali, per distribuire il nostro prodotto ai viaggiatori nei voli verso l’Asia”.

In attesa di concretizzare queste ed altre trattative, i titolari del Pastificio hanno già in cantiere un’altra importante iniziativa: la realizzazione entro il 2019 della nuova sede – non molto distante dall’attuale, ma situata su via Bologna – che permetterebbe di triplicare la produzione (che oggi si aggira sui 2500 quintali di pasta all’anno), affrontando nella maniera migliore le future sfide del mercato.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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