Skip to main content

da: ufficio stampa giunta comunale Emilia Romagna

Incontro domani in viale Aldo Moro. Introdurrà il presidente Bonaccini. Si rinnova una convenzione col Corpo Forestale dello Stato. Interventi e letture dello scrittore Loriano Macchiavelli e di Francesco Guccini

Verrà introdotto da un intervento del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e chiuso con i saluti, registrati in video per l’occasione, di Francesco Guccini; nel mezzo interventi istituzionali ma non solo, tra cui letture dello scrittore noir Loriano Macchiavelli.
E’ l’incontro su “L’ambiente e le sue leggi”, che si terrà domattina dalle 9,30 alle 13,30 circa nell’Auditorium della Regione Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro 18, a Bologna, organizzato dalla stessa Regione e dal Corpo Forestale dello Stato.
Al centro della giornata, le sinergie istituzionali per la legalità in campo ambientale e per la difesa del territorio. Il Corpo Forestale dello Stato e la Regione Emilia-Romagna collaborano da più di venti anni su questi temi, un rapporto regolato da una convenzione che sarà rinnovata domani con una firma. Saranno inoltre presentati i risultati raggiunti grazie alla collaborazione tra un Corpo di polizia dello Stato specializzato nella lotta ai crimini contro l’ambiente e la Regione Emilia-Romagna chiamata, insieme alle altre amministrazioni locali e agli enti di controllo e monitoraggio, come Arpa, al governo di complessi processi di sviluppo sostenibile del territorio.
Particolare attenzione sarà dedicata alle recenti normative in materia ambientale, che impongono nuove strategie di intervento, anche alla luce della crescente presenza nel settore della criminalità organizzata.
Anche la letteratura, dai dossier ai romanzi di cronaca al noir, si occupa sempre più della criminalità ambientale. Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini, nei romanzi “Malastagione” e “La pioggia fa sul serio”, hanno raccontato le vicende dell’ispettore della Forestale Marco Gherardini, detto Poiana, che, tra i boschi dell’Appennino, combatte contro vecchi e nuovi predoni dell’ambiente, descrivendo anche le criticità dei nostri territori. I due scrittori hanno quindi selezionato alcune letture che saranno proposte all’uditorio introducendo i lavori dei relatori. Nel corso del convegno, la Regione Emilia-Romagna e il Corpo forestale dello Stato consegneranno ai due artisti un attestato di benemerenza per avere dato visibilità e considerazione al servizio dei forestali che operano in Emilia-Romagna.
Tra gli interventi, quelli del comandante regionale del Corpo Forestale, Giuseppe Giove, del direttore della Protezione civile regionale Maurizio Minetti, dell’assessore all’Ambiente e sicurezza del territorio Paola Gazzolo. Coordina l’incontro il direttore generale Ambiente della Regione, Giuseppe Bortone.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it