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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

A conclusione dei lavori svoltisi durante quest’anno in collaborazione con l’Istituto “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi, il gruppo di lavoro “Le tue idee al centro”, responsabile della partecipazione per il nuovo PSC di Comacchio, insieme alla vice-preside Carla Castaldi e alla professoressa Simona Gregori ha organizzato presso l’aula magna della sede scolastica, un incontro con gli studenti che hanno aderito al progetto ”Cosa mi dici di Comacchio?”. All’incontro erano presenti anche i genitori e alcuni rappresentanti del Comune di Comacchio.
L’obiettivo principale del progetto, avviato a dicembre 2013, è stato quello di coinvolgere gli studenti, giovani abitanti del territorio comunale, in un percorso che li portasse a testimoniare alcuni caratteri per loro significativi dei luoghi in cui vivono, attraverso attività in grado di stimolare le loro capacità di osservazione ed esplorazione, la creatività, l’auto-conoscenza. In particolare le attività si sono articolate in diverse fasi: elaborazione di mappe cognitive, compilazione di un questionario sulle modalità di vita e percezione dei luoghi del territorio comunale, stesura di elaborati di scrittura creativa, con oggetto la vita a Comacchio, esplorazione diretta del territorio, realizzazione di filmati che documentano gli elementi più significativi – nel bene e nel male – e in ultimo, l’elaborazione di una mappa interattiva che sintetizza tutte le informazioni derivanti da queste attività.
Gli esiti di questo lavoro, unitamente agli incontri “Il territorio ai cittadini”, svoltisi nei mesi di marzo ed aprile scorsi confluiranno all’interno degli Atlanti partecipati del territorio e dei paesaggi di Comacchio, e costituiranno parte del Quadro Conoscitivo del PSC, che il Comune sta elaborando in questi mesi.
L’incontro era finalizzato a mostrare gli esiti del lavoro svolto: i ragazzi, coordinati dalla Prof.ssa Gregori, hanno testimoniato l’esperienza vissuta in questa collaborazione, mostrando tutto il percorso, nonché i video elaborati durante questa esperienza. A breve la mappa interattiva ed i video saranno disponibili on-line sul sito www.psccomacchio.it già attivo con numerose sezioni ed un blog.
Il Gruppo di lavoro “Le tue idee al Centro” ed il Sindaco Marco Fabbri ringraziano l’Istituto Remo Brindisi, tutti gli studenti coinvolti, la Vice Preside Prof.ssa Carla Castaldi, la Preside Prof.ssa Elke Andres, la Prof.ssa Simona Gregori per la disponibilità, l’impegno e la collaborazione mostrata nella realizzazione del progetto.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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