Skip to main content

Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

 

Coronavirus, l’aggiornamento: su oltre 10.700 tamponi 120 nuovi positivi, di cui 67 asintomatici da screening regionali e attività di contact tracing. Nessun decesso. Oltre la metà dei contagi nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna, 34 sono legati a un unico focolaio in una discoteca

L’età media dei nuovi positivi è 30 anni. I casi di rientro dall’estero sono 10, 15 quelli da altre regioni. Effettuati anche 1.600 test sierologici. Le persone guarite salgono a 24.455 (+8). Casi attivi a quota 2.301 (+112), il 95% con sintomi lievi in isolamento a casa. 6 (+1) i ricoveri in terapia intensiva, 92 quelli negli altri reparti Covid (+2)

 Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 31.214 casi di positività120 in più rispetto a ieri, di cui 67 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. L’Emilia-Romagna continua a mantenere alto il numero di tamponi giornalieri: oggi sono più di 10.700.

Dei 120 nuovi casi, 33 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 66 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.

Sono 10 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni è pari a 15.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 30 anni.

Su 67 nuovi asintomatici, 18 sono stati individuati attraverso gli screening e i test introdotti dalla Regione, 44 grazie all’attività di contact tracing mentre 3 casi sono emersi dai test pre-ricovero e 2 non sono ancora noti.

Per quanto riguarda la situazione sul territorio, le province che presentano il maggior numero di casi sono Ravenna (24), Bologna (21), Forlì-Cesena (21), Ferrara (14) e Modena (10).

Ravenna e provincia su 24 nuovi positivi in 15 casi si tratta di ragazze e ragazzi che avevano frequentato una discoteca di Cervia nella serata di Ferragosto: era stata la stessa Ausl della Romagna a invitare tutti i partecipanti a quella festa a presentarsi per un test. Dei rimanenti casi, 8 sono contatti stretti di un paziente positivo già noto, mentre 1 nuovo positivo è di rientro dall’estero (Senegal).

In provincia di Forlì-Cesena, su 21 nuovi positivi 19 sono ragazze e ragazzi che avevano frequentato la stessa discoteca di Cervia a Ferragosto e che si sono sottoposti a tampone dopo il richiamo dell’Ausl: in totale sono più di 200 i giovani forlivesi controllati per circoscrivere la diffusione del virus. I due restanti casi sono stati individuati uno per presenza di sintomi e l’altra perché sottoposto a test in quanto categoria a rischio.

Nella zona di Bologna dei 21 nuovi contagi 8 sono persone di ritorno dalla Sardegna e 1 è un loro contatto stretto. Sono 6 i casi classificati come sporadici e 3 i nuovi positivi individuati grazie ai test pre-ricovero negli ospedali; un caso è stato individuato per presenza di sintomi e poi ricondotto a un focolaio già noto, uno grazie ai test epidemiologici sulle categorie più a rischio e uno infine perché contatto di un paziente già noto.

Ferrara su 14 nuovi casi, 3 sono stati individuati grazie agli screening sulle categorie più a rischio, 3 perché contatti stretti di un positivo già noto e 4 sono stati ricondotti allo stesso focolaio familiare dopo che un membro della famiglia ha eseguito un tampone in presenza di sintomi; dei rimanenti, un caso è un giovane contatto di un positivo di rientro dalla Sardegna, un positivo è stato diagnosticato dopo i controlli su chi ritorna dall’estero (Romania), un caso è stato rilevato durante i test pre-ricovero e uno infine dopo essersi sottoposto spontaneamente a un test sierologico.

In provincia di Modena dei 10 casi positivi di oggi, 4 sono rientri dall’estero (Albania, Senegal, Grecia e Venezuela), 3 sono stati individuati al ritorno dalla Sardegna, uno è un tampone pre-ricovero, un caso è stato rilevato grazie al contact tracing e uno infine è stato classificato come sporadico.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

tamponi effettuati ieri sono 10.757, per un totale di 853.910. A questi si aggiungono anche 1.600 test sierologici.

casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 2.301 (112 in più di quelli registrati ieri). Non si registra nessun decesso in tutta l’Emilia-Romagna

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.203 (+109 rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. Aumentano a 6 (+1) i pazienti in terapia intensiva, e salgono a 92 quelli ricoverati negli altri reparti Covid (+2 rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 24.455 (+8 rispetto a ieri): 25 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 24.430 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.751 a Piacenza (+4, di cui 3 sintomatici), 3.899 a Parma (+9, di cui 4 sintomatici), 5.330 a Reggio Emilia (+2, di cui 1 sintomatico), 4.329 a Modena (+10, di cui 4 sintomatici), 5.581 a Bologna (+21, di cui 14 sintomatici), 467 casi a Imola (+8, di cui 5 sintomatici), 1.192  a Ferrara (+14, di cui 5 sintomatici), 1.323 a Ravenna (+24, di cui 4 sintomatici), 1.058 a Forlì (+21, di cui 10 sintomatici), 896 a Cesena (+3, di cui 1 sintomatico) e 2.388 a Rimini (+4, di cui 2 sintomatici). /JF

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it