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Ferrara film corto festival

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Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna

“La Giunta regionale poteva osare di più quanto a interventi per le imprese di fronte all’emergenza Coronavirus. Molte aziende si aspettano aiuti a fondo perduto più che garanzie per accedere a finanziamenti che finiscono per appesantire, con i loro piani di ammortamento, la capacità di fare investimenti per i prossimi anni da parte di chi, nonostante le difficoltà, ha deciso di riaprire la sua attività”.

Così il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, relatore di minoranza del primo progetto di legge messo a punto della Giunta regionale contro la crisi causata dal Covid 19. Bargi ha fatto appello alla Giunta perché intervenga, con sui mezzi, sulla liquidità a fondo perduto, come ha fatto anche il Governo con il decreto Rilancio, a favore di quelle piccole e medie imprese del terziario e del commercio che hanno ora più esigenze di cassa che di garanzie per accedere a nuovi prestiti. Bargi, per queste ragioni, ha annunciato da parte della Lega l’astensione sul voto sul progetto di legge. “Vogliamo vedere in concreto quale sarà la sua attuazione pratica” ha sottolineato Bargi rivendicando di aver ampliato l’elenco potenziale dei beneficiari degli aiuti sotto la voce turismo non solo alle attività balneari ma anche al turismo montano e di altre zone del territorio della Regione. “Fanno riflettere gli aiuti al terzo settore, alle associazioni e agli enti religiosi, ma non c’è una parola per il fondo perduto per artigiani e commercianti” ha aggiunto Bargi. Che conclude: “E’ positiva la parte del testo originale con le garanzie per le imprese assicurate tramite Confidi, strumento che tuttavia manifesta tutti i suoi limiti rispetto alla drammatica situazione attuale”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it