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Da: Eventi Ferrara

Quest’anno gli italiani hanno scelto la vita di quartiere e la lettura,
continuando a premiare il lavoro dei librai

Coraggio, Unità e Sicurezza sono per il Gruppo Libraccio le tre parole simbolo di questo
difficile 2020, un anno che ha visto i quasi 500 librai impiegati nelle librerie continuare a fare
il proprio mestiere, restando vicini alla comunità dei lettori e alle tante famiglie che si
riferiscono a Libraccio nel settore scolastico.
Coraggio perché le librerie Libraccio sono state le prime in Italia a riaprire dopo il lock down
della scorsa primavera non appena le ordinanze regionali lo hanno permesso. Coraggio
perché quest’anno Libraccio ha aperto tre nuove librerie, la prima a Busnago (MB)
all’interno di un importante centro commerciale, la seconda a Milano in via Canonica e la
terza sotto forma di corner Libraccio all’interno della prestigiosa e rinnovata Feltrinelli di
Piazza Piemonte, sempre a Milano
Unità perché in questo difficile frangente a fare la differenza è stata la straordinaria
disponibilità di tutti i collaboratori nel mettersi a disposizione del Gruppo e fare squadra. È
grazie al contributo di ogni singola persona che è stato possibile mettere in atto i processi
legati alle misure di sicurezza e prendere tutte le decisioni necessarie a ripartire, soprattutto
in termini di assortimento e profondità di catalogo.
Sicurezza perché l’azienda non si è limitata a mettere i librai in condizione di lavorare in
sicurezza fornendo tutti i presidi necessari, ma ha deciso di utilizzare un sistema di
sanificazione innovativo come l’atomizzatore elettrostatico Victory, in modo da garantire
una sanificazione totale e senza correre il rischio di danneggiare le copertine dei libri.

IL COMMENTO DI EDOARDO SCIOSCIA, AD GRUPPO LIBRACCIO

“Le nostre scelte testimoniano la volontà del gruppo di affrontare a testa alta la situazione,
certi che al termine di questo difficile periodo l’importanza e la necessità delle relazioni
sociali favoriranno un rilancio del commercio. Le nuove necessarie misure di sicurezza
adottate dalle Autorità per contenere la seconda ondata della pandemia hanno fiaccato
la ripresa del mercato nel comparto delle vendite offline e la speranza è che con il
miglioramento della situazione sanitaria sia possibile gestire il periodo delle vendite natalizie
con maggior fiducia. Come gruppo ci siamo rapportati con le istituzioni e certamente il
Governo ha agito sul settore, garantendo rapida riapertura e considerando i libri bene
primario. Quello che auspichiamo oggi è che il tax credit venga rafforzato e che APP 18
venga potenziata diventando un sostegno stabile del settore per incentivare i consumi
culturali.”

I LIBRI PIU’ VENDUTI DEL 2020

I titoli scelti dagli italiani quest’anno testimoniano da un lato il desiderio di documentarsi
sull’attualità e dall’altro quello di trovare nella lettura un momento di leggerezza,
distrazione e riflessione. Tra i più richiesti nel 2020 per quanto riguarda la narrativa Riccardino
di Andrea Camilleri (Sellerio); Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin (E/O); Fu sera e fu
mattina di Ken Follet (Mondadori); L’enigma della camera 622 di Joël Dicker, Come un
respiro di Ferzan Ozpetek (Mondadori). La classifica della saggistica invece vede nella top
five Spillover di Quammen (Adelphi), Helgoland di Rovelli (Adelphi), La mossa del cavallo.
Come ricominciare, insieme (Marsilio), Il dopo di Ilaria Capua (Mondadori) e Una terra
promessa, l’atteso memoir di Barack Obama (Garzanti).

NUOVE TENDENZE: QUARTIERI CONTRO CENTRO STORICO

Nel 2020 le librerie di quartiere e nelle zone periferiche hanno visto un maggior flusso di
clientela rispetto ai punti vendita situati nei centri storici, in controtendenza rispetto a
quanto accadeva in passato.

COMPORTAMENTI A ABITUDINI

Da tutte le librerie il feedback è unanime e positivo: i clienti sono ligi alle regole, le presenze
contingentate fanno si che il clima sia ancora più disteso.

GRUPPO LIBRACCIO
Nata nel 1979, Libraccio vanta oltre 40 anni di esperienza e successi. Oggi è presente sul
territorio con una delle più estese catene di librerie indipendenti in Italia: 51 punti vendita
in 7 regioni. Specializzata in libri nuovi e usati, testi scolastici, remainder, libri fuori catalogo,
rarità editoriali e modernariato, completa l’offerta delle sue librerie con un ampio
assortimento di cartoleria, dvd, cd, vinili, giocattoli e una linea di prodotti low cost, a
marchio Libraccio, dedicati al corredo scolastico. Dal 2009 è online con la sua offerta di
nuovo e usato con il sito Libraccio.it leader in Italia nella vendita di scolastica che dal 2018
è parte di un’alleanza italiana con i siti Ibs.it e Feltrinelli.it, joint venture guidata da Feltrinelli.

Per interviste e approfondimenti
Daniela Ravanetti – daniela.ravanetti@gmail.com – cell. 3283819504
Elena Scroffa – elenascroffa@gmail.com – +393297942077

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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