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Riconoscimento alle 20 Start up che hanno partecipato al contest nazionale e premiate le 3 imprese più innovative.

20 Start up ferraresi che rappresentano il “pensiero innovativo”, un modo diverso di fare impresa. Ognuno di loro ha raccontato cosa li contraddistingue, le scelte su cui si sono orientati, quali sono stati i fattori di cambiamento motore della loro imprenditorialità e le parole chiave ricorrenti sono state “coraggio”, “cuore” e “persone” necessari ad affrontare con passione le sfide del mercato, mettendosi in gioco. L’importanza delle risorse umane, la valorizzazione dei collaboratori, la loro motivazione e il rispetto, il renderli partecipi di un progetto complessivo è emerso fortemente come un fattore determinante per il successo dell’impresa. Un passaggio culturale importante, considerando che le imprese premiate sono comunque realtà di piccole dimensioni, in un periodo storico in cui la tecnologia è al centro dell’innovazione. Di fatto l’innovazione tecnologica è stata comunque protagonista come fattore di cambiamento per molte delle start up presenti nella serata di lunedì 30 ottobre presso la CNA di Ferrara alla finale territoriale del Premio Cambiamenti.
Sono state quindi selezionate e premiate le tre imprese vincitrici che continueranno la corsa verso il Premio nazionale, tutte accomunate dal fatto di sviluppare attività e ricerca orientate alla sostenibilità ed al bene comune, oltre che all’originalità e alla capacità di introdurre un reale cambiamento nel settore. Si tratta di 4e consulting srl di Ferrara, tecnologie nel settore motoristico industriale, Renovatio Italia srls di Cento, sistemi tecnologici per la governance dei rifiuti e Scent srl di Ferrara, tecnologia diagnostica tumorale.
Sono state inoltre attribuite tre Menzioni speciali rispettivamente per “Commercio” a Carp Lab di Bertoni Mattia di Masi Torello, vendita di articoli di pesca, “Impresa donna” a Green Apple Scarl di Ferrara, servizi socio-educativi ed infine “Ferrara nel mondo” a MMW srl di Ferrara, abbigliamento e accessori di lusso.
Alla Cerimonia di Premiazione erano presenti anche Matteo Fabbri, Vice-presidente di CNA Ferrara che ha sottolineato il fondamentale ruolo di integrazione economica e sociale della piccola e media impresa nel territorio, mentre Bruno Faccini Presidente dei Giovani Imprenditori di CNA Ferrara ha ribadito il valore di iniziative come Premio Cambiamenti, nel dare risalto alle imprese, alla loro energia propulsiva e al loro coraggio.
Importante anche il contributo di Mauro Giannattasio, Segretario generale della Camera di Commercio di Ferrara e il suo plauso alle imprese presenti come leader in ambiti settoriali in cui la crisi ha lasciato dei segni importanti, testimonianza della loro capacità di sapersi evolvere con una vision gestionale.
L’Assessore comunale Caterina Ferri ha sottolineato l’impegno dell’Amministrazione nel sostenere le imprese, ricordando gli ultimi 3 bandi appena usciti, di cui uno rivolto agli investimenti 4.0 e in particolare la detassazione nei primi 5 anni per le Start up, più volte sollecitata da CNA.
Le tre imprese vincitrici saranno segnalate per concorrere al Premio Nazionale che verrà assegnato il 30 novembre a Roma.

Le altre start up che hanno concorso nella provincia di Ferrara:
A+Store Srl, Aicon Industry Srl, Aidél Società Cooperativa, Ali’ Baba Kebab, Avéva Di Michele Bottoni, B&P Web Srl, Datapplied, Deltainbarca M/N Dalì, Dieffe Natura, Fzpro, Logikamente Srl, Marinati Cavalieri, Progetto Canapa Ferrara Srl, Venti2esimo Srls.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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