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Da: Ufficio Stampa Ama Ferrara
In partenza dal 17 aprile anche nel territorio dell’Unione Terre e Fiumi il nuovo e innovativo progetto di tango-terapia “metodo ‘Riabilitango’ per il benessere psicomotorio del malato di Alzheimer e del suo familiare”.
Il tango per i malati di Alzheimer promosso da AMA estende le sue sedi e arriva al Centro sociale ‘Parco Verde’ di Copparo. Dal 17 aprile prossimo, infatti, il progetto Riabilitango come pratica terapeutica, promosso da AMA Associazione Malattia Alzheimer di Ferrara, partirà anche al centro ricreativo copparese, estendendo il suo operato non solo a Ferrara, ma anche nel territorio dell’Unione Terre e Fiumi. Saranno quattro, entro il 2019, i centri del territorio in cui verrà avviato il progetto di Riabilitango voluto da AMA, diventato in poco tempo da progetto pilota in Regione a realtà collaudata e ora sempre più capillare nel Ferrarese.
Sono dunque aperte le adesioni per le nuove lezioni di Riabilitango appositamente ideate per il benessere psicomotorio del malato di Alzheimer e del suo familiare, volte a ridurre, attraverso il ballo, l’isolamento sociale, e al contempo aumentare il tono dell’umore e il senso di benessere generale, che spesso viene meno nelle famiglie che si trovino a dover fare i conti con questo tipo di malattia degenerativa, che colpisce 46,8 milioni di persone al mondo (dati del Rapporto Mondiale Alzheimer 2015). Il ballo, e in particolare il tango argentino, è risultato essere tra le attività fisiche e ludiche che apportano maggiore benessere al paziente malato di Alzheimer.
Il Centro sociale ‘Parco Verde’ di Copparo apre le porte alle lezioni di Riabilitango, dopo il successo delle attività svolte da AMA al Centro sociale Il Parco di Ferrara (con 22 persone iscritte) e al Centro sociale Rivana, quest’ultimo progetto avviato dallo scorso gennaio e ha visto coinvolte ancora più coppie a Ferrara, segnando 36 partecipanti. La prima lezione a Copparo sarà mercoledì 17 aprile, dalle 16 alle 17 in via Garibaldi 106, e le iscrizioni per partecipare sono già aperte (la referente sarà Fiorella Bruni Pirani, per informazioni e iscrizioni, contattare la presidente AMA Paola Rossi: 348.2727427, info@amaferrara.it). Si tratta di 12 incontri, uno a settimana, che si svolgeranno sempre al mercoledì pomeriggio fino al 10 luglio. Il progetto si svolge in equipe con la psicologa Marcella Liporace, la fisioterapista Martina Danieli e l’insegnante di Riabilitango Elisa Mucchi. A fine del percorso, i dati raccolti serviranno a creare una valutazione scientifica sul percorso avviato e sugli obiettivi raggiunti. Il corso è finanziato dalla Regione con fondi del Ministero delle Politiche Sociali. Dal 21 agosto, infine, il progetto sarà attivato anche al Centro sociale ‘La Colomba’ di Berra (il mercoledì pomeriggio alle 16 in via Garibaldi 34).
Il tango abbraccia anche i malati di Alzheimer e così il progetto pilota sperimentale – terapeutico e non farmacologico – di tango-terapia, metodo Riabilitango, proposto nel 2017 da AMA Ferrara per la prima volta ad alcuni malati di Alzheimer e ai loro familiari, diventerà presto un programma condiviso anche nel territorio dell’Unione Terre e Fiumi. Anche i corsi al Centro sociale Parco Verde, infatti, s’inseriscono all’interno del progetto “Il metodo ‘Riabilitango’ per il benessere psicomotorio del malato di Alzheimer e del suo familiare”, finanziato dalla Regione con fondi del Ministero delle Politiche Sociali e in collaborazione con AnceScao. Fondata a scopo volontaristico nel dicembre 1998, l’Associazione Malattia Alzheimer opera su tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di aiutare il malato ad accedere ai servizi socio-sanitari disponibili e al contempo sostenere la famiglia lungo tutto il percorso della malattia. Tante sono le attività, sempre più capillari, messe in campo dall’Associazione AMA sul territorio per assistere le famiglie dei malati di Alzheimer. Per scoprirle, saperne di più e per avere maggiori informazioni: info@amaferrara.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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