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da: No Salva Banche

Abbiamo appreso che la fiaccolata del 28 luglio è stata annullata dagli stessi organizzatori, “Risparmiatori azzerati” e “Amici Carife”. La notizia non ci sorprende perché non siamo ingenui, ma ci fa molta rabbia perché siamo stanchi di essere trattati come le marionette dei giochetti di piccoli politicanti o aspiranti tali.

Lo avevamo scritto nel nostro comunicato di adesione: chi, come i promotori e il sindaco Tagliani, antepone il proprio tornaconto politico alla battaglia per il rimborso e agli interessi dei risparmiatori organizzatori e non punta il dito anche sulle responsabilità del Pd, prima o poi smetterà di lottare.

Così è stato: la fiaccolata, che poteva essere un importante momento di visibilità pubblica soprattutto a poche ore di distanza dal probabile salvataggio di Mps (il 29 luglio), è stata annullata.

Le motivazioni utilizzate per giustificare questo passo indietro sono ridicole, pretestuose e ipocrite. Soprattutto non riescono a nascondere la verità.
Per le due associazioni promotrici, la fiaccolata del 28 è da annullare per tre ragioni diverse.

Sulla prima motivazione – le vacanze dei risparmiatori che ne impedirebbero la partecipazione – è davvero poco interessante soffermarsi: se “Amici Carife” e “Risparmiatori azzerati” pensano che sia un argomento sufficiente farebbero meglio a mettersi da parte perché dimostrano un dilettantismo pericoloso.

La seconda è invece più interessante: non si deve fare troppo rumore in questa fase delicata perché sarebbe controproducente: ma allora perché organizzare una fiaccolata? Per i promotori della fiaccolata c’è sempre una ragione per non alzare la testa. Continuano a ripetere il ritornello di sempre. A questo punto il sospetto si fa certezza: ad eccezione degli incontri con le Istituzioni e le Persone-che-contano – da cui però non è mai uscito un impegno concreto, utili solo per qualche foto sui giornali in giacca e cravatta o magari per assicurarsi lo stipendio per il futuro – le due associazioni non intendono fare assolutamente nulla. Al contrario noi pensiamo, e non siamo i soli visto che in altre città tutti i risparmiatori si sono mobilitati, che il clamore e le proteste siano necessari perché come abbiamo spesso ripetuto ciò che è determinante è la volontà politica dei governanti, in primis del Pd. Per ribaltarla bisogna fare pressione, lottare, metterli all’angolo.

Il terzo argomento è surreale. Si annulla la fiaccolata perché prima bisogna ricercare la compattezza delle diverse anime dei risparmiatori. Davvero strano visto che l’unità dei risparmiatori già c’era dal momento che anche noi avevamo aderito – certo, sottolineando le importanti lacune dei promotori.

Allora la verità è un’altra: l’unità che “Amici Carife” e “Risparmiatori azzerati” vogliono è quella che ci deve impedire di denunciare pubblicamente anche (sottolineiamo: anche) le responsabilità del Pd; è quella che deve impedire a tutti i risparmiatori di chiedere pubblicamente al sindaco Tagliani ciò che è giusto ovvero un gesto semplice ma concreto e di assoluta responsabilità e vicinanza nei confronti dei suoi concittadini truffati: di prendere le distanze dal suo partito, stracciare pubblicamente la sua tessera del Pd, il partito che ha voluto il decreto salvabanche, che ci ha chiamati speculatori, che ci ha truffati una seconda volta con il decreto sull’indennizzo.

È ormai palese che per le due associazioni è più importante tutelare gli interessi politici del Sindaco Tagliani, è più importante evitare che non venga messo in difficoltà, è più importante tutelare il sistema di governo del Pd, piuttosto che lottare per la giustizia e il rimborso dei risparmiatori. Fino al punto di annullare la fiaccolata. Come volevasi dimostrare: chi ha interessi politici da salvaguardare prima o poi smette di lottare.

Non parteciperemo all’assemblea che “Amici Carife” e “Risparmiatori azzerati” hanno convocato perché il tempo delle chiacchiere è finito da un pezzo. Non abbiamo nulla da dire a chi pensa di poter strumentalizzare la nostra vicenda, a chi pensa che si possa giocare con i soldi e la vita delle persone.

Saremo invece in piazza, perché è importante far sentire la nostra voce.
Invitiamo tutti i risparmiatori a disertare l’assemblea, a non farsi trattare come marionette, ad unirsi a noi in presidio davanti all’Agenzia 1 di Nuova Carife, in Corso Martiri della libertà 55 a partire dalle ore 20:30.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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