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Da: Coldiretti Emilia Romagna

Coldiretti, degustazione e raccolta firme contro cibo anonimo

Poco ma buono. Scende a circa 11 mila quintali la produzione di olio extravergine d’oliva dell’Emilia Romagna con un calo dell’11,2% per cento rispetto agli oltre 12.400 quintali del 2017. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei dati Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) alla vigilia della “festa dell’olio e della molitura delle olive” che si svolgerà nei mercati di Campagna Amica nel fine settimana del 24 e 25 novembre. A pesare sul calo produttivo – spiega Coldiretti regionale – sono stati il gelo invernale di Burian e i venti accompagnati dalla pioggia durante la fioritura che hanno ridimensionato pesantemente i raccolti in tutta Italia, dove la produzione è in calo del 38 per cento. La qualità – secondo Coldiretti Emilia Romagna – risulta però elevata e i consumatori potranno constatarlo personalmente nei mercati di Campagna Amica dove sarà in degustazione l’olio nuovo a partire da quello di Brisighella, il primo olio ad ottenere la denominazione d’origine controllata (Dop), che sarà messo in degustazione sabato 24 novembre dalle 8.30 alle 13.00 al mercato coperto di Campagna Amica di Ravenna in piazza dei Carabinieri (angolo via Bovini – via Canalazzo) insieme con l’olio di antiche varietà di olive come la Nostrana di Brisighella, l’Orfana, la Ghiacciola, che saranno accompagnate da pane biologico. Sempre sabato 24 novembre dalle 9.00 alle 12.30 a Parma, presso il mercato di Campagna Amica del Barilla Center si svolgerà un laboratorio sull’olio extravergine d’oliva con attività didattiche per le scolaresche e degustazioni guidate per tutti i clienti del mercato. Domenica 25 novembre sarà la volta del mercato Campagna Amica di Prosperino a Reggio Emilia in piazza san Prospero dove dalle 9.00 alle 19.00 ci saranno informazioni e degustazioni dell’olio extravergine.

In tutti gli eventi – informa Coldiretti Emilia Romagna – ci sarà la raccolta firme per la petizione “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo) con la quale i consumatori potranno chiedere alla Commissione di Bruxelles di agire sul fronte della trasparenza e dell’informazione sulla provenienza di ciò che mangiano, un’iniziativa approvata dalla stessa Commissione UE e promossa da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, che ha il sostegno di numerose organizzazioni italiane ed europee.

Quella dell’ulivo è una coltura che in Emilia Romagna è in costante crescita: secondo l’analisi di Coldiretti su dati Istat, gli impianti di ulivo sono aumentati in dieci anni del 30%, passando dai 3.051 ettari del 2006 ai 3.971 ettari del 2017. Grazie anche ai cambiamenti climatici, con l’innalzamento della temperatura media la pianta dell’ulivo ha ripreso ad essere coltiva in tutte le province emiliano romagnole, eccetto Ferrara. La parte del leone spetta alla Romagna, con Rimini che coltiva 1.644 ettari, seguita da Forlì-Cesena con 1.345. In queste due province viene prodotto l’olio extravergine d’oliva Dop “Colline di Romagna”. La provincia di Ravenna, dove vengono coltivati 600 ettari, con l’extravergine di Brisighella ha il primato della prima Dop di olio in Italia. Anche in provincia di Bologna la coltivazione è in ripresa, con 320 ettari, mentre gli uliveti sono più contenuti nelle restanti province: Modena (20 ettari), Piacenza (18), Parma (16) Reggio Emilia (12).

Il patrimonio olivicolo dell’Emilia Romagna – informa Coldiretti regionale – è determinante sul piano economico, paesaggistico e ambientale. La coltura occupa, infatti, aree marginali che presentano elevate pendenze, difficili da coltivare, ed è proprio in questi ambiti territoriali che l’olivo diventa un importante elemento del paesaggio rurale e svolge un ruolo insostituibile di salvaguardia dell’ambiente contro il dissesto idrogeologico.

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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