Skip to main content

Da: Consorzio  di  Bonifica  Pianura  di  Ferrara

Ospiti del Consorzio a Remtech , Andrea Giuliacci e Paola Gazzolo

Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha istituito due Premi di studio per l’anno accademico 2018/2019 e il Remtech è stato l’occasione giusta per la consegna del riconoscimento a giovani che si sono distinti per le loro tesi di laurea magistrale riguardanti la bonifica idraulica, le tecniche agricole, la gestione del rischio idraulico e le tecniche di gestione e sfruttamento della risorsa idrica.
Il premio di studio ‘Matteo Giari’, in memoria del direttore generale del Consorzio di bonifica 1° circondario polesine fino al 2018 e per tesi di carattere tecnico-scientifico è stato conferito a Beatrice Magagnoli, Lorenzo Tinti e Davide Felloni mentre il premio di studio ‘Giorgio Ravalli’, dedicato al direttore generale e presidente del 2° circondario polesine di San Giorgio fino al 1995, per tesi di carattere storico, economico, giuridico è stato consegnato a Paolo Lisotti ed Edoardo Seconi.
“Un importante momento che lega sempre più il Consorzio alle nuove generazioni, al dipartimento di ingegneria e, più in generale, con l’Università di Ferrara – ha detto il presidente Franco Dalle Vacche – un modo anche per instaurare con loro un interessante interscambio di informazioni e idee”
A premiarli, oltre a Dalle Vacche e il direttore generale Mauro Monti, c’era anche il noto Andrea Giuliacci, ospite del Consorzio alla precedente conferenza nazionale sulla gestione dell’acqua e sui cambiamenti climatici. “Nella sfida affrontata dai consorzi in tema irriguo, la meteorologia può essere di grande aiuto con la rete di osservazione, le previsioni ma anche le proiezioni climatiche – aveva annunciato – Tra l’altro a Bologna si trasferirà dall’Inghilterra il Centro di calcolo europeo che consentirà previsioni sempre più attendibili. Vi sarà anche la sede di Italia Meteo facendo diventare Bologna la capitale della meteorologia in Italia”.
“Sono felice di essere qui per questo compleanno speciale, dei 10 anni della Bonifica, occasione per fare il bilancio su un tema strategico e importante come l’acqua legata a concetti di benessere, qualità della vita ma anche migranti climatici – è stato invece l’intervento dell’assessore regionale Paola Gazzolo alla conferenza nazionale- È ora imperativo occuparci di acqua e di guardare a strategie che attraversino tutte le politiche e che siano integrate tra loro. In lavorazione c’è un piano acque che traccerà come trattare l’acqua in termini di spreco, innovazione, recupero acque reflue e stoccaggio. Sono anni di investimenti e attraverso i consorzi di bonifica ne stanno partendo altri urgenti per il sempre più alto fabbisogno di acqua. Con Ferrara e tutti gli altri consorzi stiamo lavorando in forte sinergia in casi di emergenza, progetti e soluzioni e devo ringraziarli se si sono evitati danni maggiori, risultato di un lavoro sempre più integrato e risposte immediate”.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it