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Da Conservatorio Frescobaldi

Venerdì 22 dicembre alle 21 alla chiesa parrocchiale
dopo il mini tour tra Assisi, Perugia, Savignano sul Rubicone

Venerdì 22 dicembre si conclude a Ostellato una piccola tournée di quattro concerti di Natale a cura dell’Ensemble barocco del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Dopo i concerti ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva lo scorso 16 dicembre, a Perugia nella chiesa di San Filippo Neri e a Savignano sul Rubicone nella chiesa del Suffragio il 21 dicembre, arriva il momento di festeggiare il Natale in musica anche a Ostellato (Ferrara) nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo il 22 dicembre alle ore 21. Il Concerto di Natale è organizzato dalla parrocchia in collaborazione con l’Associazione Il Ragno d’oro e Arci Ferrara.
L’Ensemble Barocco del Conservatorio di Ferrara propone per la serata un programma dedicato alle più belle musiche di Natale del Barocco italiano. Verranno eseguiti: il concerto grosso “fatto per la notte di Natale” di Arcangelo Corelli, “Il Riposo” di Antonio Vivaldi e la Cantata Pastorale per soprano e archi “Oh di Betlemme altera povertà” di Alessandro Scarlatti.
Ad Assisi e Perugia l’Ensemble ha partecipato alla grande Maratona musicale di 42 concerti “Una bacchetta per la pace, dall’armonia della musica all’armonia dei Popoli”. La formazione ferrarese ha ricevuto in dono la Bacchetta per la pace, con la nomina a Cavalieri del Millennio per la Pace che sarà portata anche ad Ostellato.
L’Ensemble barocco è composto da: Marcella Mammone, Maria Galetta, Giulio Signorile, Pasquale de Pinto (violini), Achille Galassi (viola), Luisella Ghirello e Maria Giovanna Cardìa (violoncello), Gianluigi Giordano (contrabbasso), Carlo Forlivesi e Giovanni Loche (organo), con la partecipazione del soprano Maria Gloria Tarsitani.
Il programma degli altri appuntamenti del Conservatorio Frescobaldi è consultabile sul nostro sito, www.consfe.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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