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Bere poco aumenta la produzione di istamina, favorendo così le reazioni allergiche.
Il dottor Alessandro Zanasi dell’Osservatorio Sanpellegrino spiega
il perché di questo “legame nascosto”

Milano, 29 maggio 2018 – La primavera, con i suoi continui sbalzi termici e il passaggio dalla fredda stagione invernale a quella calda estiva, porta con sé fenomeni allergici che colpiscono tutti indistintamente, dai bambini agli adulti. Prati in fiore e passeggiate all’aria aperta infatti sono particolarmente insidiosi per chi è soggetto ai fastidiosi sintomi allergici.
Secondo il rapporto annuale dell’Istat, le persone colpite da malattie allergiche croniche in Italia nel 2016 sono state circa 6 milioni, il 10,7% della popolazione nazionale[1]. Un trend in lieve crescita (nel 2012 era il 10,3%), con i casi di asma in forte aumento rispetto al passato. Un dato che sottolinea l’importanza di trovare alcuni accorgimenti per fronteggiare al meglio fenomeni che fanno della stagionalità la loro prerogativa principale, ma che possono presentarsi anche in altri periodi dell’anno e che mettono a dura prova soprattutto i più piccoli.
Se spesso si provano a ipotizzare metodi oltremodo complessi per contenere ed affrontare i fenomeni allergici, in realtà un valido alleato che può aiutare a combatterle è rappresentato da un elemento che fa parte della nostra quotidianità: l’acqua.
La salute respiratoria, soprattutto quella dei bambini, è influenzata infatti anche dalla quantità di acqua che si beve quotidianamente.
Una relazione, quella tra disidratazione e vie respiratorie ancora poco nota e sottovalutata che ha un grande impatto soprattutto sulle allergie. Quando l’organismo è disidratato infatti aumenta la produzione di istamina, sostanza che favorisce l’insorgenza di reazioni allergiche/asmatiche[2] perché induce broncocostrizione, interferisce con il sistema immunitario, ed interviene anche nella regolazione dell’acqua nel nostro organismo. Ecco perché i problemi respiratori quali asma, allergie, infiammazioni tracheo-bronchiali e tosse possono essere indotti, facilitati ed aggravati dalla disidratazione2. Una corretta idratazione ha dunque un effetto positivo sui bambini che soffrono di asma, consentendo loro di avere meno episodi acuti (7% bimbi ben idratati VS 26% disidratati)[3].
“Il rapporto tra idratazione e salute delle vie respiratorie è spesso sottovalutato, se non del tutto sconosciuto, ma è in realtà molto rilevante: la speranza – spiega il Dottor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino – è che aumenti sempre di più la consapevolezza da parte delle persone sull’importanza di una corretta idratazione per garantire a noi stessi, e soprattutto ai bambini, un buono stato di salute anche per aiutarci a combattere i fenomeni allergici. Proprio in età pediatrica ed adolescenziale infatti la disidratazione può favorire l’insorgere e il persistere di problemi respiratori quali episodi allergici, asmatici e infiammatori a carico delle vie aeree. Nei bambini, l’incidenza di queste malattie è estremamente elevata e rappresenta una delle principali cause che porta a consultare il proprio pediatria, oltre a influire pesantemente sulla spesa sanitaria”.
L’acqua è dunque uno dei più importanti principi nutritivi del nostro organismo: i bambini tuttavia bevono poco, sia perché poco sensibili allo stimolo della sete sia perché non sono stati educati a farlo[4],[5]. Nella maggior parte dei casi, sono gli stessi genitori a non essere consapevoli dell’importanza di una buona idratazione dei loro figli. È bene ricordare come la disidratazione sia uno stato patologico che si instaura quando il bilancio idrico, ovvero la differenza tra acqua assunta e l’acqua persa è negativo[6]. Nel bambino la disidratazione determina inoltre in prima istanza una riduzione del rendimento psico-fisico[7],[8] fino ad arrivare a deficit di attenzione e di memoria a breve termine, che possono influenzare negativamente il rendimento scolastico.
Bere, tanto e bene, dunque aiuta a mantenere uno stile di vita sano, un buono stato di salute e a fronteggiare quel fastidioso nemico, l’allergia, che mette a dura prova l’arrivo della bella stagione.

SANPELLEGRINO
Sanpellegrino è l’azienda di riferimento nel campo del beverage in Italia, con acque minerali, aperitivi analcolici, bibite e tè freddi. I suoi prodotti, sintesi di benessere, salute ed equilibrio, sono presenti in 150 Paesi attraverso filiali e distributori sparsi nei cinque continenti.
Sanpellegrino, come principale produttore di acqua minerale, è da sempre impegnata per la valorizzazione di questo bene primario per il Pianeta e lavora con responsabilità e passione per garantire a questa risorsa un futuro di qualità. Un impegno che passa anche attraverso la promozione dell’importanza di una corretta idratazione: Sanpellegrino infatti sostiene e diffonde i principi di benessere psico-fisico legati al corretto consumo di acqua, facendosi portavoce dell’“educazione all’idratazione” attraverso un programma che promuove il consumo quotidiano della corretta quantità di acqua, a seconda delle diverse esigenze e stili di vita.

Bere poco aumenta la produzione di istamina, favorendo così le reazioni allergiche.
Il dottor Alessandro Zanasi dell’Osservatorio Sanpellegrino spiega
il perché di questo “legame nascosto”

Milano, 29 maggio 2018 – La primavera, con i suoi continui sbalzi termici e il passaggio dalla fredda stagione invernale a quella calda estiva, porta con sé fenomeni allergici che colpiscono tutti indistintamente, dai bambini agli adulti. Prati in fiore e passeggiate all’aria aperta infatti sono particolarmente insidiosi per chi è soggetto ai fastidiosi sintomi allergici.
Secondo il rapporto annuale dell’Istat, le persone colpite da malattie allergiche croniche in Italia nel 2016 sono state circa 6 milioni, il 10,7% della popolazione nazionale[1]. Un trend in lieve crescita (nel 2012 era il 10,3%), con i casi di asma in forte aumento rispetto al passato. Un dato che sottolinea l’importanza di trovare alcuni accorgimenti per fronteggiare al meglio fenomeni che fanno della stagionalità la loro prerogativa principale, ma che possono presentarsi anche in altri periodi dell’anno e che mettono a dura prova soprattutto i più piccoli.
Se spesso si provano a ipotizzare metodi oltremodo complessi per contenere ed affrontare i fenomeni allergici, in realtà un valido alleato che può aiutare a combatterle è rappresentato da un elemento che fa parte della nostra quotidianità: l’acqua.
La salute respiratoria, soprattutto quella dei bambini, è influenzata infatti anche dalla quantità di acqua che si beve quotidianamente.
Una relazione, quella tra disidratazione e vie respiratorie ancora poco nota e sottovalutata che ha un grande impatto soprattutto sulle allergie. Quando l’organismo è disidratato infatti aumenta la produzione di istamina, sostanza che favorisce l’insorgenza di reazioni allergiche/asmatiche[2] perché induce broncocostrizione, interferisce con il sistema immunitario, ed interviene anche nella regolazione dell’acqua nel nostro organismo. Ecco perché i problemi respiratori quali asma, allergie, infiammazioni tracheo-bronchiali e tosse possono essere indotti, facilitati ed aggravati dalla disidratazione2. Una corretta idratazione ha dunque un effetto positivo sui bambini che soffrono di asma, consentendo loro di avere meno episodi acuti (7% bimbi ben idratati VS 26% disidratati)[3].
“Il rapporto tra idratazione e salute delle vie respiratorie è spesso sottovalutato, se non del tutto sconosciuto, ma è in realtà molto rilevante: la speranza – spiega il Dottor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino – è che aumenti sempre di più la consapevolezza da parte delle persone sull’importanza di una corretta idratazione per garantire a noi stessi, e soprattutto ai bambini, un buono stato di salute anche per aiutarci a combattere i fenomeni allergici. Proprio in età pediatrica ed adolescenziale infatti la disidratazione può favorire l’insorgere e il persistere di problemi respiratori quali episodi allergici, asmatici e infiammatori a carico delle vie aeree. Nei bambini, l’incidenza di queste malattie è estremamente elevata e rappresenta una delle principali cause che porta a consultare il proprio pediatria, oltre a influire pesantemente sulla spesa sanitaria”.
L’acqua è dunque uno dei più importanti principi nutritivi del nostro organismo: i bambini tuttavia bevono poco, sia perché poco sensibili allo stimolo della sete sia perché non sono stati educati a farlo[4],[5]. Nella maggior parte dei casi, sono gli stessi genitori a non essere consapevoli dell’importanza di una buona idratazione dei loro figli. È bene ricordare come la disidratazione sia uno stato patologico che si instaura quando il bilancio idrico, ovvero la differenza tra acqua assunta e l’acqua persa è negativo[6]. Nel bambino la disidratazione determina inoltre in prima istanza una riduzione del rendimento psico-fisico[7],[8] fino ad arrivare a deficit di attenzione e di memoria a breve termine, che possono influenzare negativamente il rendimento scolastico.
Bere, tanto e bene, dunque aiuta a mantenere uno stile di vita sano, un buono stato di salute e a fronteggiare quel fastidioso nemico, l’allergia, che mette a dura prova l’arrivo della bella stagione.

SANPELLEGRINO
Sanpellegrino è l’azienda di riferimento nel campo del beverage in Italia, con acque minerali, aperitivi analcolici, bibite e tè freddi. I suoi prodotti, sintesi di benessere, salute ed equilibrio, sono presenti in 150 Paesi attraverso filiali e distributori sparsi nei cinque continenti.
Sanpellegrino, come principale produttore di acqua minerale, è da sempre impegnata per la valorizzazione di questo bene primario per il Pianeta e lavora con responsabilità e passione per garantire a questa risorsa un futuro di qualità. Un impegno che passa anche attraverso la promozione dell’importanza di una corretta idratazione: Sanpellegrino infatti sostiene e diffonde i principi di benessere psico-fisico legati al corretto consumo di acqua, facendosi portavoce dell’“educazione all’idratazione” attraverso un programma che promuove il consumo quotidiano della corretta quantità di acqua, a seconda delle diverse esigenze e stili di vita.

Ufficio Stampa MSL Italia

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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