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Da Ufficio Stampa Delta2000

Il progetto Excover entra nel vivo e oltre 200 residenti, operatori economici e turisti sono stati coinvolti attivamente e intervistati dai referenti del gal delta 2000 al fine conoscere e analizzare opinioni e punti di vista riguardanti l’offerta turistica e le potenzialità di sviluppo del territorio dei comuni di Ostellato e di Alfonsine.

Excover è un progetto cooperazione territoriale europea finanziato dal programma Italia Croazia, dove
Delta 2000 è uno dei partner di progetto, che spalanca le porte della progettazione alle comunità locali
e invita i cittadini a fornire contributi e idee finalizzati allo sviluppo di un modello turistico territoriale
sostenibile, condiviso e partecipato.

Nello specifico il focus del progetto verte sulla valorizzazione e sulla promozione del patrimonio
culturale e naturale di 10 aree poco conosciute localizzate in regioni italiane e croate che si affacciano
sul Mare Adriatico con l’obiettivo di raggiungere uno sviluppo territoriale equo e sostenibile in termini di
distribuzione dei turisti sul territorio e di destagionalizzazione degli afflussi. Nel territorio del Delta
emiliano romagnolo il progetto coinvolge in particolare le realtà comunali di Alfonsine e Ostellato.
La fase attuale di Excover , iniziata nei mesi scorsi e in via di finalizzazione, prevede la realizzazione di
interviste dirette agli abitanti, ai soggetti attivi nel mondo dell’associazionismo, alle imprese turistiche e
non ma anche ai turisti e semplici visitatori di Ostellato e Alfonsine.
Le interviste permetteranno di evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza interni al sistema
turistico locale e di far emergere anche le opportunità e i rischi determinati da fattori esterni
all’organizzazione turistica dei Comuni di Ostellato e Alfonsine.

I dati raccolti verranno elaborati da Delta 2000 insieme con il Centro di Studi Avanzati sul Turismo
dell’Università di Bologna Cast: il report finale verrà poi illustrato ai rappresentanti istituzionali,
imprese, associazioni e tutti i cittadini interessati attraverso incontri che si terranno nei prossimi mesi.
La fase successiva di Excover sarà invece caratterizzata dal coinvolgimento della popolazione locale per
la mappatura delle risorse culturali, naturali e paesaggistiche nei territori dei due comuni, al fine di
identificare proposte e itinerari turistici che vedranno coinvolti gli stessi cittadini.

IL Gal Delta 2000, Partner del progetto Excover insieme ad altri 11 enti italo croati, come da sua
prerogativa, adotta ancora una volta l’approccio partecipativo per la realizzazione di azioni legate alla
valorizzazione territoriale in ambito turistico, coinvolgendo la comunità locale, gli attori economici e le
istituzioni. Il progetto si fonda sul coinvolgimento attivo dei cittadini, delle imprese e di tutti i potenziali
soggetti pubblici e privati che intendano avere un ruolo attivo e proposito nello sviluppo locale, in
particolare turistico. SI vuole in questo modo stimolare e valorizzare potenzialità e risorse ancora per
creare valore, sia in termini di crescita turistica sia di crescita socio-economica.

Ulteriori informazioni sul progetto Excover oltre che sul sito www.deltaduemila.net ai seguenti link: https://www.italy-croatia.eu/web/excover e https://www.facebook.com/project.excover/

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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