Skip to main content

Da: Associazione Emilia Romagna rievocazioni storiche

Grande soddisfazione da parte di AERRS, l’Associazione delle Rievocazioni Storiche dell’Emilia-Romagna, per il sostegno che la Regione Emilia-Romagna assegna a Palii, Giostre, Quintane e rievocazioni storiche regionali, attraverso i contributi legati al Bando finalizzato al sostegno delle Manifestazioni Storiche inserite nel Calendario regionale.
Giannantonio Braghiroli, del Consiglio di Presidenza A.E.R.R.S. esprime tutta la soddisfazione per il risultato, frutto della Legge Regionale sulle Rievocazioni Storiche fortemente voluta dalla Associazione, presentata in Regione E.R. dalla Consigliera Marcella Zappaterra e dalla quale gli eventi e le Associazioni riconosciute hanno tratto indubbio vantaggio.
Riconosciuto e premiato il mondo della rievocazione, che attraverso i suoi eventi risulta capace di riscoprire le proprie identità storiche, sociali, culturali e culinarie; i nostri Borghi, Paesi e Citta riescono a creare quel turismo sostenibile fatto di scenari ed architetture naturali, che siano le nostre colline o pianure, le nostre strade, i nostri palazzi, le nostre piazze, sia che si parli di Lugo, Terra del Sole, Faenza, o Ferrara, tutte perfette scenografie per rivivere fatti, avvenimenti, storie legate ad un passato qui ancora vivo e presente.
L’Emilia-Romagna ha espresso e continua ad esprime eccellenze in ogni campo e le rievocazioni di qualità riescono ad essere volano per lo sviluppo economico e turistico dei territori, abbiamo e continuiamo ad avere i migliori sbandieratori e musici, corteggi senza eguali e reali quadri viventi capaci di riportare gli spettatori ai tempi dei fasti medievali o rinascimentali di questo o quel luogo, e sempre massima attenzione alla sicurezza.
E grande soddisfazione soprattutto a Ferrara per il riconoscimento ottenuto dalle due manifestazioni Estensi, il Palio di Ferrara con la sua meravigliosa rievocazione dello splendore della Casa d’Este e di Ferrara capitale del Rinascimento e dello straordinario Palio del 1471 corso in occasione dell’incoronazione di Borso a Duca di Ferrara e della Giostra del Monaco, la rievocazione del periodo medioevale estense, celebrato con la fedele ricostruzione della battaglia di Cassano d’Adda del 1259 e delle feste in onore di Azzo VII d’Este primo Signore estense di Ferrara.
Ambedue gli eventi hanno avuto valutazioni molto alte, il Palio al secondo posto e Giostra del Monaco quarto, a conferma della qualità che i nostri eventi riescono a proporre e come entrambi abbiano i giusti titoli e requisiti per essere riconosciuti come tali e, come ricorda l’Assessore al Palio Aldo Modonesi, è per noi un positivo riconoscimento del lavoro fatto da Ente Palio, Contrade, Corte Ducale e Comune nel campo della rievocazione storica. Un riconoscimento da parte della Regione che viene tra l’altro proprio nell’anno in cui il Palio di Ferrara celebra il suo 50º di fondazione: sono stati 50 anni di corse la Palio, ma anche di gare di sbandieratori e musici in piazza Municipale. Sono stati, per migliaia di ferraresi, 50 anni di passione e amore per la storia e le tradizioni della nostra città.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it