Skip to main content

La Regione rilancia: due nuovi bandi su eventi e progetti per la promozione dell’attività motorio sportiva e i fondi per l’impiantistica salgono da 20 a 30 milioni di euro. Bonaccini: “Impegno straordinario col quale diamo una risposta importante alla domanda di qualità che arriva dai territori”

Ai due bandi destinati 2,350 milioni di euro (+600mila euro rispetto al 2017), i 10 milioni in più per realizzare nuovi campi, piste di atletica, palestre, spazi all’aperto o ammodernare strutture già esistenti in tutta l’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, inseriti nell’assestamento di bilancio visto il gran numero di progetti arrivati dai Comuni. Il sottosegretario Rossi: “Lo sport collante sociale della comunità regionale. Gioco di squadra con enti locali e società per valorizzare grandi e piccoli eventi, e l’impegno dei tanti volontari che contribuiscono a organizzare centinaia di manifestazioni “

Bologna – In Emilia-Romagna lo sport vince sempre di più. La Regione infatti non si ferma e rilancia il proprio impegno per la promozione della pratica motorio sportiva attraverso una doppia mossa: la pubblicazione di due nuovi bandi per la realizzazione di eventi sportivi, cui sono destinati 1 milione e 750 mila euro, e di progetti sportivi, cui vanno 600mila euro; e lo stanziamento di altri 10 milioni di euro per l’impiantistica sportiva, che vanno ad aggiungersi ai 20 milioni di cui era già dotato il bando rivolto ai Comuni e alle amministrazioni pubbliche per rinnovare l’impiantistica sportiva, attraverso il quale sarà possibile realizzare nuovi campi, piste di atletica, palestre, spazi all’aperto o ammodernare strutture già esistenti in tutta l’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini.

I 2 milioni e 350 mila euro per i due nuovi bandi su eventi e progetti sportivi rappresentano un aumento di 600mila euro rispetto alle risorse 2017. Numerose le novità, a partire dal contrasto al doping, le azioni previste in tal senso faranno punteggio, passando per piani finanziari credibili (in caso di spese in eccesso a consuntivo, la cifra verrà decurtata dal contributo regionale) fino alla possibilità di organizzare eventi annuali, che vanno ad affiancarsi a quelli di durata biennale, già oggi finanziabili. Tutto in un contesto di maggiore semplificazione e semplicità nella presentazione delle domande. La pubblicazione degli avvisi in una versione aggiornata rispetto alla precedente arriva a completare un lavoro di confronto e condivisione con territori, Comuni e operatori portato avanti negli ultimi mesi dal Sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Andrea Rossi.

I 10 milioni in più per l’impiantistica sportiva arrivano dall’assestamento di bilancio,il cui esame e approvazione sono previsti inAssemblea legislativa entro fine luglio. Una decisione, quella di portare a 30 milioni i fondi disponibili, che la Giunta regionale ha preso di fronte al gran numero di progetti arrivati in Regione, con la volontà di finanziarne il maggior numero possibile. L’esame delle richieste è ormai in dirittura di arrivo e già nelle prossime settimane è prevista l’approvazione della graduatoria.

“Diamo una risposta importante alla domanda di qualità che c’è nel mondo della pratica sportiva-afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- una ricchezza fatta di tantissimi volontari, associazioni e società sportive e che rende i nostri territori ciò che sono: valori e comunità, oltre che sviluppo e attrattività, visto la grande crescita del turismo legata agli eventi sportivi, piccoli e grandi, che l’Emilia-Romagna ospita sempre di più. Ma fare sport vuol dire garantire anche benessere fisico e sociale, aumentare la qualità della vita, per questo vogliamo che cresca l’attività motoria e diminuisca la sedentarietà di tutti, dai giovani agli anziani. Ma per realizzare tutto ciò abbiamo bisogno di offrire spazi adeguati, belli e sicuri, senza barriere architettoniche, e di sostenere associazioni e società sportive, gli operatori del settore. Per questo- chiude Bonaccini- abbiamo voluto una legge regionale sullo sport e ci siamo dotati di un Piano regionale specifico, aumentando gli stanziamenti come mai prima d’ora era stato fatto, con un impegno forte finalizzato a ridurre la popolazione inattiva”.

Due bandi e 2,350 milioni per la promozione sportiva

Per il bando relativo all’organizzazione di eventi sportivi, la Regione mette a disposizione 1,75 milioni di euro, di cui 1,25 per le manifestazioni di rilevanza sovraregionale e 500mila euro per quelle di carattere regionale. Sul secondo, per la realizzazione di progetti finalizzati al miglioramento del benessere fisico, psichico e sociale della persona attraverso l’attività motoria e sportiva, la Regione stanzia 600 mila euro.

“Crediamo nell’importanza dell’attività motoria- sottolinea il sottosegretario Rossi- sia per gli aspetti legati alla salute e al benessere delle persone, che per l’educazione ai principi di lealtà con cui i giovani devono misurarsi. Vogliamo che sia valorizzato l’impegno dei tanti volontari che contribuiscono a organizzare centinaia di manifestazioni, competizioni e iniziative, che rappresentano un collante sociale per la comunità regionale. I risultati di tutto ciò sono sotto i nostri occhi e l’Emilia-Romagna sta diventando centro di importanti eventi sportivi, con ricadute per tutta la comunità in termini di immagine e di indotto finanziario. E anche sullo sport e la promozione dell’attività motoria- aggiunge – abbiamo condiviso le decisioni insieme ai territori, con i Comuni e gli enti locali, in un gioco di squadra che, penso all’impiantistica sportiva, porterà l’Emilia-Romagna ad avere strutture nuove o ristrutturate, un unico, grande campo di gioco nel quale soprattutto i nostri giovani potranno crescere e guardare alla vita”.

Le domande per entrambi i bandi devono essere presentate entro il 3 agosto 2018 e trasmesse esclusivamente alla casella di posta elettronica certificata:

segreteriapresidente@postacert.regione.emilia-romagna.it.

I bandi sono pubblicati sul Bollettino telematico n. 199 del 2 luglio 2018 della Regione e sul sito istituzionale regionale www.regione.emilia-romagna.it/sport.

Tutte le notizie su www.regione.emilia-romagna.it, i comunicati nella sezione ‘Agenzia di informazione e comunicazione’.
Seguici su Twitter (@RegioneER), Facebook (@RegioneEmiliaRomagna) e Telegram (@ERnotizie, @ERcomunicati, @PresidenteER)
Segreteria di redazione tel. 051 5275490

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it