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Nuovi medici di famiglia: 100 posti per il corso di formazione 2018-2021, il 70% in più rispetto al 2015. Copertura totale delle borse di studio, grazie a risorse regionali. Venturi: “Investiamo sul futuro dei nostri medici, punto di riferimento fondamentale per i cittadini e per l’intero sistema sanitario”

Approvato dalla Giunta il bando rivolto a laureati in medicina e chirurgia che vogliono conseguire il diploma per diventare medico di base. Nei prossimi giorni la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. 2.925 quelli in servizio in Emilia-Romagna, per il prossimo triennio previsti 250 nuovi diplomati

Bologna – Più medici di famiglia in servizio nei prossimi anni in Emilia-Romagna. La Giunta regionale ha approvato il bando per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2018-2021. A disposizione ci sono 100 posti: quasi il 70% in più rispetto al 2015.

Garantita dalla Regione la copertura totale delle borse di studio, oltre che delle spese per la realizzazione del corso: 95 borse saranno finanziate con risorse vincolate del Fondo sanitario nazionale, le altre 5 con fondi aggiuntivi regionali. Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale e sarà disponibile anche sul portale ER Salute (http://salute.regione.emilia-romagna.it). Il corso permette di conseguire il diploma necessario per l’iscrizione nelle graduatorie regionali di medicina generale e di esercitare l’attività di medico chirurgo in medicina generale convenzionato con il Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna. Gli interessati avranno 30 giorni di tempo per presentare la domanda, a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando in Gazzetta.

“Il medico di famiglia è un punto di riferimento fondamentale per l’intero sistema sanitario e per i cittadini- ribadisce Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute-, di fiducia e contatto: e questo vale sia per la prevenzione, che per la diagnosi e la cura di tante patologie. Negli anni, anche grazie alle risorse aggiuntive stanziate dalla Regione, abbiamo progressivamente aumentato il numero dei medici da ammettere ai concorsi, proprio per l’importanza che questi professionisti rivestono. Siamo consapevoli- conclude l’assessore- delle crescenti difficoltà legate alla possibile carenza di professionisti, per questo rafforziamo ulteriormente il nostro impegno per garantire su tutto il territorio, in un futuro anche prossimo, una copertura adeguata al fabbisogno dei cittadini”.

Attualmente, in Emilia-Romagna, i medici di medicina generale sono 2.925, cosi ripartiti nelle Aziende Usl: 191 a Piacenza, 276 a Parma, 317 a Reggio Emilia, 488 a Modena, 561 a Bologna, 92 a Imola, 245 a Ferrara, 755 in Romagna. Già nel prossimo triennio la Regione prevede di diplomare circa 250 medici, che andranno ad aggiungersi ai 1.542 professionisti presenti nella graduatoria regionale per l’assistenza primaria. / CV

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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