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Comunicato stampa Comune di Copparo.

È in corso la fase di trasporto, assemblaggio e installazione dell’impianto realizzato in stabilimento.

Hanno preso il via al Giardino della Cremazione di Copparo i lavori di realizzazione della seconda linea del forno. Si tratta della fase di trasporto, assemblaggio e installazione nel complesso di via Certosa dell’impianto costruito negli stabilimenti del fornitore Officine Meccaniche Cirol di Spa, che se ne è aggiudicata la gara.

Il termine per completare la fornitura è per contratto indicato in 74 giorni naturali consecutivi, cui seguiranno le operazioni di collaudo prima della piena funzionalità. Nel frattempo Gecim sta procedendo con l’iter per ottenere da Arpae la nuova autorizzazione propedeutica all’accensione. L’obiettivo è poter attivare entro la fine dell’estate l’impianto, in cui sono stati investiti oltre 600mila euro.

Gli interventi sono in corso di esecuzione mantenendo in funzione la prima linea, dunque senza interruzione del servizio. «Sono particolarmente soddisfatta di questo traguardo, che concretizza un percorso molto complesso e importante attraverso il quale siamo giunti all’avvio dei lavori – afferma Silvia Buzzoni, amministratore unico di Gecim -. La seconda linea segna un passo decisivo per l’operatività della società e per la sua organizzazione: contiamo che a breve potrà
entrare in funzione».
La nuova struttura permetterà di dare continuità al servizio, sia durante i periodi di manutenzione programmati sia in caso di rotture o malfunzionamenti imprevisti dell’esistente, e garantirà il mantenimento di alti standard di servizio. «Nel periodo più critico della pandemia e ancora adesso l’impianto è sottoposto a considerevoli livelli di funzionamento – rimarca il sindaco Fabrizio Pagnoni – Si è dunque reso improcrastinabile un impegno verso un raddoppiamento del crematorio, già individuato come opera di particolare rilevanza, tanto che nel settembre 2019 si è voluta imprimere una nuova spinta alla richiesta presentata nel 2017, per giungere al cantiere di oggi».

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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