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da: Robert Bellotti, Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Comacchio

Ho scritto e condiviso sentimenti di dispiacere per l’atteggiamento dei rappresentanti di migliaia di cittadini che in consiglio comunale hanno lasciato un dibattito particolarmente sentito dalla popolazione. Mi è stato spiegato dal consigliere Malano che l’uscita dall’aula per far mancare il numero legale alla discussione di una proposta di deliberazione è uno degli “strumenti più forti” a disposizione della minoranza. Questo è vero e non è una novità. Ma che utilità può avere assentarsi, al solo scopo di interrompere una discussione che non prevede una votazione, che interessa molti cittadini e che su loro indiretta richiesta, maggioranza prima e minoranza subito dopo, hanno voluto ed ottenuto? Ho incontrato parecchi cittadini esterrefatti che hanno ascoltato le parole del sindaco ma non quelle delle persone che li rappresentano in consiglio comunale, purtroppo non ho saputo rispondere e giustificare la causa delle loro rimostranze. Mi è stato ancora rivolto un altro pensiero “Forse avete ancora da imparare molto su come funzionano le cose”, anche questo può essere vero: presiedo sempre senza prendere in considerazione usanze o cortesie politiche che considero figlie di altri tempi, preferisco essere particolarmente attento a ciò che i cittadini si aspettano, quindi opero affinché la discussione avvenga in modo che tutti possano esprimersi in modo completo e in base a regole scritte, avvalendomi della consulenza della figura apicale del comune, il segretario comunale. Concludo dicendo che non sono un politico e che molto probabilmente non lo sarò mai, fiero di essere un cittadino prestato alla politica.

Il Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Comacchio

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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