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Da: Comune di Comacchio

Un cast d’eccezione per la settima edizione di Comacchio a teatro
Al via dal 4 dicembre la campagna abbonamenti per la stagione teatrale in Sala Polivalente

Da gennaio ad aprile il palco della Sala Polivalente di Palazzo Bellini sarà cornice di un ricco cartellone di eventi, con tanti protagonisti della scena nazionale che si alterneranno con cadenza quindicinale, spaziando tra differenti generi teatrali sotto il segno della comicità e dell’attualità. Questi gli ingredienti di Comacchio a Teatro, la stagione teatrale cittadina giunta alla settima edizione sotto la direzione artistica di Massimiliano Venturi, che introduce così il programma del 2019: ‘E’ con grande piacere che presentiamo al pubblico ed alla Città un cartellone di alta levatura artistica, frutto del lavoro condotto in questi anni sul territorio, di concerto con l’Amministrazione Comunale ed a stretto contatto con il pubblico; un percorso di ascolto e di concertazione plurale, che ci permetterà di portare a Comacchio una selezione di eccellenze dal panorama teatrale italiano, a cui si affiancherà il lavoro di artisti emergenti che hanno destato grande interesse e rivelato originalità e potenzialità artistiche rare. Un cartellone pop, nell’accezione più popolare del termine, sotteso tra comicità e contemporaneità, all’insegna di una qualità che cresce e si rinnova di anno in anno, ma con prezzi al pubblico bloccati e che si attestano ancora una volta tra i più bassi in regione.
La programmazione aprirà venerdì 11 gennaio con il nuovo recital di Dario Vergassola; si proseguirà poi con Il Re anarchico e i fuorilegge di Versailles, ultima fatica di Paolo Rossi, che vede il comico in scena al fianco di un ricco cast di attori e musicisti. L’8 febbraio andrà in scena un lavoro tra commedia ed autobiografica che vedrà protagonista Annagaia Marchioro, volto noto del Saturday Night Live di Claudio Bisio, e più di recente distintasi nel cast de La TV delle Ragazze di Serena Dandini. Il 22 febbraio sarà poi la volta di Max Paiella, artista poliedrico, comico e musicista, personaggio di punta della fortunatissima trasmissione Il Ruggito del Coniglio, su Rai Radio Due. Il mese di marzo partirà con la comicità irriverente di Natalino Balasso, per proseguire poi con il nuovo spettacolo di Ascanio Celestini, affermato protagonista della scena contemporanea, per la prima volta a Comacchio. Il finale di stagione è affidato a Stivalaccio Teatro, che dopo il successo registrato lo scorso anno con Romeo e Giulietta ritorna con un nuovo spettacolo ispirato a Molière.’

E’ già in corso la prelazione per i vecchi abbonati, che hanno tempo fino all’11 dicembre per rinnovare mantenendo il posto della vecchia stagione. A seguire spazio ai nuovi abbonamenti e carnet 3 ingressi. Il cartellone serale sarà come sempre affiancato dagli appuntamenti domenicali per ragazzi e famiglie, che percorreranno il territorio comunale secondo la formula che ne ha decretato il successo in questi anni, con appuntamenti a Vaccolino, Porto Garibaldi, San Giuseppe e Volania. gli eventi saranno come sempre ad ingresso gratuito, ed a farla da padrone sarà il teatro di figura, con spettacoli di burattini, marionette e pupazzi, particolarmente indicati per i ragazzi ma di certo interesse anche per gli adulti.
Abbonamenti e prevendita per la stagione serale sono disponibili in Biblioteca a Palazzo Bellini dal 4/12 ogni martedì ore 15-18 e sabato ore 10-12:30, festivi esclusi. E’ confermata la convenzione Coop Alleanza 3.0, con vantaggi per i soci. Fino all’8 gennaio è possibile abbonarsi approfittando della speciale promozione natalizia, sottoscrivendo l’abbonamento completo per due persone al costo totale di 115 €. Programma completo ulteriori informazioni sul sitowww.comacchioateatro.it.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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