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Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

Venerdì 7 e sabato 8 giugno 2019 a Comacchio (FE),sulla spiaggia libera di Porto
Garibaldi, e su tutto il suo lungomare, si terrà l’edizione 2019 del Comacchio Beach
Festival, dedicata alla Sostenibilità – uno straordinario evento gratuito e aperto a
tutti, tra musica, video, cultura e natura, che si connota già tra le più importanti
manifestazioni della prossima estate italiana e che quest’anno sarà rappresentato anche
da artisti internazionali.
Venerdì 7 giugno, una prestigiosa serata di apertura con un’artista tra i più noti nel
panorama internazionale, ANASTACIA. Per Sabato 8 giugno una giornata non-stop,
dove la musica italiana, con i suoi tanti e diversi protagonisti, sarà un vero e proprio fuoco
artificiale. La serata sarà animata inoltre dal dj internazionale TOMMY VEE che sarà
sulla spiaggia di Porto Garibaldi fino alle 2 di notte .
Questo progetto culturale e artistico è sostenuto dal Comune di Comacchio e dall’Associazione Comacchio è Turismo e Visit Comacchio.
Il Festival, inoltre, trova sempre maggiore connotazione anche all’interno dei videoclip che,
proiettati su maxi schermi, alle spalle degli artisti, rappresentano la loro carriera, ma anche
immagini del Parco del Delta del Po, dove sono stati girati importanti videoclip di capolavori
della musica italiana, i Capolavori Immaginati, che hanno come scenario l’area protetta MAB Unesco, al fine di valorizzare un ricco e diversificato patrimonio ambientale e
culturale.
Il grande evento di Comacchio, prodotto e organizzato da Daimon film srl, con il
sostegno del Comune di Comacchio e dell’Associazione Comacchio è Turismo e
Visit Comacchio, sarà un evento completamente gratuito e aperto a tutti, una
kermesse che unisce così molti aspetti culturali e di aggregazione che connettono le nuove
generazioni a quelle precedenti, dove divertimento, impegno e scambio saranno il filo
conduttore tra queste due straordinarie giornate.
Comune di Comacchio

AL COMACCHIO BEACH FESTIVAL 2019
ANASTACIA
Tra gli artisti di maggior successo del terzo millennio, dal suo esordio ha pubblicato sette album e due raccolte vendendo oltre 30 milioni di dischi in tutto il mondo. Possiede una voce
considerata tra le più potenti e facilmente riconoscibili al mondo. Ha molto successo in Europa, Oceania, Asia, Africa e Sud America Nel 2009 riceve il World Artist Award ai
Women’s World Awards come artista che ha influenzato il mondo con la sua musica.
TOMMY VEE
Grazie alla popolarità derivata dalla partecipazione alla quarta edizione al reality show di
Mediaset, Grande Fratello, dove si classifica al quarto posto con il 68% dei voti, dal 2004
ha avuto modo di diffondere con facilità i suoi lavori. Tommy Vee, nome d’arte di Tommaso Vianello (Venezia, 21 luglio 1973), è un disc jockey e produttore discografico si è
avvicinato al mondo della musica all’età di 14 anni, quando gli fu regalato il primo giradischi. All’inizio i suoi pezzi si concentravano in particolare nella musica house e underground.
È collaboratore di Dj Keller nel team Moltosugo, che assieme a T&F hanno firmato parecchie produzioni house dal 2007 al 2011.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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