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Collezione Cavallini Sgarbi: prorogata fino al 20 settembre la mostra al Castello Estense

Si tratta della seconda proroga per la mostra de La Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati. Tesori d’arte per Ferrara, la cui permanenza nelle sale del Castello Estense, prevista fino al 2 settembre, è stata invece ulteriormente posticipata al 20 settembre.

“La mia gioia è grande: questa seconda proroga, sino al 20 settembre, testimonia la stima e la soddisfazione della città per questa collezione, per la mia famiglia e per il lavoro che in questi mesi ho fatto personalmente, cercando di animare la mostra con la presenza di scrittori, attori, musicisti. Si è soliti pensare per pigrizia che in luglio e agosto le città si svuotino. Questo non è vero in generale e non è vero in particolare per le città d’arte. Il numero di visitatori – molti dei quali stranieri – della mostra nel mese di luglio e agosto attesta non solo la coerenza dei contenuti della mostra Cavallini Sgarbi con il Castello Estense e con la storia della città, ma anche il valore assoluto e internazionale delle opere della collezione”.

E, per sottolineare il successo di questo felice connubio tra istituzione pubblica e la collezione di una Fondazione, il prossimo 31 agosto una nuova opera entrerà nelle Sale dei “camerini”, un disegno di Balthasar Klossowski de Rola, detto BALTHUS:

Ritratto di Sabina
1978-79
disegno a matita su carta. 37,5 x 27,5 cm

Un disegno che, come scrive Vittorio Sgarbi, “è aurorale e dialoga con il Leonardo disegnatore nella storia dell’arte e con Freud nella storia della cultura”.

La mostra è a cura di Pietro Di Natale.
Il catalogo della mostra è pubblicato da La nave di Teseo editore.
Comunicazione e grafica a cura di Studio Cerri & Associati.
Allestimento a cura di ReallizzArte e Studio Volpatti.

LA MOSTRA È REALIZZATA E PROMOSSA DALLA FONDAZIONE ELISABETTA SGARBI, IN COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE CAVALLINI SGARBI, CON IL COMUNE DI FERRARA, CON IL PATROCINIO DEL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO E DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, CON IL SOSTEGNO DI BONIFICHE FERRARESI, FONDAZIONE CARIPLO, GENERA GROUP HOLDINGS E CON IL SUPPORTO DI CIACCIOARTE E ASCOM.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)