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Da: Coldiretti di Ferrara.

Si è conclusa la trattativa fra produttori e industriali per il prezzo del pomodoro relativo alla campagna 2020. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna, dopo che le parti si sono accordate per un prezzo di 87 euro a tonnellata.

Contrariamente alla passate campagne – commenta Coldiretti Emilia Romagna – c’è soddisfazione per la tempistica con cui si è concluso il contratto quadro per il Nord Italia, che permetterà alle aziende agricole una pianificazione più corretta e maggiori certezze nella scelta del riparto colturale aziendale.

Per la prima volta nella trattativa fra le Organizzazioni di Produttori e l’industria di trasformazione – continua Coldiretti regionale – è stata concordata una programmazione che permetterà la gestione e il controllo delle superfici seminate e delle quantità prodotte, così come richiesto da Coldiretti che al tavolo agricolo ha da sempre chiesto serietà e responsabilità da entrambe le parti per poter ridare competitività a un comparto strategico per l’agricoltura italiana. A fine campagna, attraverso l’incrocio dei dati contrattati con le dichiarazioni annuali PAC, l’O.I. (Organizzazione Interprofessionale) dovrà verificare e garantire il rispetto dell’accordo dei limiti contrattati fra le parti.

Inoltre il contratto di fornitura per il pomodoro biologico prevede un prezzo di 136 €/t.

“È un risultato positivo su diversi aspetti – commenta il presidente di Coldiretti Ferrara, Floriano Tassinari – sia per il prezzo, che per l’accordo sulla programmazione che permette di creare un percorso che soddisfi tutti gli attori in campo garantendo la trasparenza sulla determinazione del prezzo e forse tornando a rendere la coltivazione di questo prodotto una opportunità in diverse aree della nostra provincia, storicamente tra i principali poli produttivi del Nord Italia”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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