Skip to main content

da: ufficio stampa Coldiretti

Per il presidente regionale dei pensionati di Coldiretti, Aimone Gnudi “Gli anziani in agricoltura sono una risorsa viva ed attiva, ma le pensioni troppo basse mettono a dura prova latenuta dei sistemi aziendali e familiari”.

Aimone Gnudi, classe 1941, è stato riconfermato alla presidenza dell’associazione pensionati di Coldiretti Emilia Romagna, che con 48 mila associati è la maggiore organizzazione regionale di pensionati agricoli. Vice-presidenti sono stati eletti Cesare Garavini e Alberto Sartori, imprenditore agricolo di Lagosanto ed impegnato con Coldiretti Ferrara da molti anni in diversi ruoli di rappresentanza, sia a livello locale che provinciale e regionale.
All’assemblea, Gnudi ha ricordato che “gli anziani in agricoltura sono ancora una risorsa viva e spesso attiva in azienda e sono anche impegnati nel presidio territoriale delle aree rurali dove sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà. Un ruolo questo – ha proseguito Gnudi – messo a dura prova in questo momento di crisi economica che gli anziani si trovano ad affrontare con pensioni non superiori a 500 euro al mese”.
Il presidio del territorio che i pensionati del settore agricolo continuano a svolgere – rileva Coldiretti Emilia Romagna – è messo a rischio anche dall’ipotesi di applicazione dell’Imu sui terreni di montagna, dove la maggioranza delle aziende agricole vede impegnate ancora gli anziani.
Nella sola Emilia Romagna su oltre 4 milioni e 200 mila abitanti, gli anziani con più di 65 anni superano le 950 mila unità (22,6%). “Per questo – ha detto Gnudi – la società rurale, in cui il pensionato resta attivo fino in età avanzata e viene seguito a livello familiare anchequando non è più autosufficiente, dà un forte contributo a ridurre i problemi legati all’assistenza agli anziani.
Per questo chiediamo ai pubblici amministratori di valutare l’opportunità di un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità o non autosufficienza”.

tag:

COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it