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Da: Ufficio Stampa Coldiretti Ferrara

“Dalla terra alla Terra”: sotto il segno della sostenibilità le due giornate che portano nel centro della città gli agricoltori rinnovando il patto con il consumatore nel segno di un modello di sviluppo attento alla sicurezza, salubrità e qualità delle produzioni e dei territori.

Coldiretti si appresta a celebrare sabato 9 e domenica 10 novembre le tradizionali giornate del Ringraziamento, giunto quest’anno alla sessantanovesima edizione, e che a Ferrara da ormai vent’anni si tiene nella principale piazza della città.
“Siamo al termine di un anno particolare, con tanti aspetti negativi per il settore agricolo, alle prese con anomalie climatiche e nuovi parassiti, che hanno messo in ginocchio molte imprese e che condizioneranno inevitabilmente i bilanci dell’intera nostra provincia. Saremo sul Listone in Piazza Trento Trieste con una selezione di nostre aziende, ferraresi e non solo, per portare comunque ai cittadini ed ai consumatori, oltre che alle istituzioni ed autorità locali, i prodotti della filiera agricola italiana di qualità, e per parlare con loro di quello che significa per l’economia ferrarese subire i danni che si sono verificati nel 2019 nelle nostre aziende”.

Nell’introdurre i temi della annuale celebrazione del Ringraziamento, il presidente di Coldiretti Ferrara, Floriano Tassinari, non tralascia di evidenziare il particolare momento con il quale la gran parte degli agricoltori ferraresi si trova a fare i conti, con la prospettiva di un reddito assai incerto se non negativo.
Tuttavia alcuni elementi legati al tema scelto per il 2019, ovvero la sostenibilità, devono ugualmente essere messi in evidenza: a partire dall’evidenza dei mutamenti climatici che condizionano le produzioni agricole ma anche il territorio e la biodiversità, la lotta a nuovi parassiti che hanno già causato danni consistenti in particolare alle colture frutticole, la necessità di gestire ambiente e sviluppo con una prospettiva di sostenibilità sotto tutti i punti di vista, compresi quello economico e sociale, la continuità di un progetto e di un modello di sviluppo che coinvolge non solo le imprese ma anche i cittadini ed i consumatori.

In questo senso è un segnale importante l’aver raggiunto l’obiettivo di oltre un milione di firme per la proposta di legge contro il cibo anonimo per l’obbligo di indicare in etichetta, per tutti i prodotti, in tutta Europa, l’origine degli alimenti. Ma anche gli accordi e le norme per valorizzare l’agricoltura made in Italy, la più sicura e controllata e quindi il cibo salubre, l’applicazione di buone pratiche che fanno del nostro Paese il più green d’Europa dal punto di vista agricolo, l’impegno per gestire con criteri diversi la fauna selvatica invasiva che mette a rischio non solo i redditi degli agricoltori ma spesso l’incolumità delle persone e dei territori e la stessa biodiversità.
Argomenti e posizioni condivisi dal Sindaco del Comune di Ferrara, Alan Fabbri, che ha rimarcato il suo impegno anche per il settore agricolo, al quale ha riservato la sua personale delega operativa e che lo vede condividere molti percorsi e progetti di Coldiretti, e che ha ribadito il proprio impegno per un intervento dei comuni della provincia nel dare risposte alle aziende ed ai lavoratori direttamente o indirettamente colpiti dalla crisi indotta da cimice asiatica ed alternaria, oltre che dalla pesantezza dei mercati che penalizzano i nostri produttori.

E sui temi del cibo salubre e sicuro e sulla necessità di una agricoltura di qualità sono intervenuti anche il presidente di LILT Ferrara, Dott. Sergio Gullini, il presidente di Avis Comunale di Ferrara, Sergio Mazzini ed il rappresentante di Avis Provinciale, Adriano Govoni, oltre che Andrea Migliari in rappresentanza della Camera di Commercio di Ferrara.

Il programma delle due giornate, che prendono il via sabato con l’inaugurazione del mercato delle aziende di Campagna Amica, alle 10.00 sul Listone in Piazza Trento Trieste, è stata fatta dal vice direttore di Coldiretti, Riccardo Casotti, che ha sottolineato come il tema della sostenibilità e dell’economia circolare sia particolarmente affine al settore agricolo, ovvero a chi ogni giorno sul proprio terreno fa non solo agricoltura ma anche salvaguardia e presidio del territorio e dell’ambiente per un cibo giusto e sicuro. In particolare, oltre ad una cinquantina di aziende provenienti non solo da Ferrara ma anche dal resto della nostra regione e da altre regioni italiane, con i loro prodotti della filiera corta agricola, nel corso delle due giornate si susseguiranno attività di animazione con la cucina del riciclo, ricette di agricosmesi, lavorazioni artistiche artigianali di elementi naturali ed anche promozione del territorio con la presenza di due pro-loco, Tresigallo e Alto Volano, che metteranno in evidenza le particolarità dei loro ambiti.

Negli stand saranno ospiti anche SIS (Società Italiana Sementi) e Bonifiche Ferraresi, esempi di approcci 4.0 al settore agricolo anche nell’ottica appunto della sostenibilità a tutto tondo.
Domenica alle 11.00 presso la chiesa di Santo Stefano la celebrazione delle Santa Messa del Ringraziamento con il rito dell’offerta dei prodotti della terra, celebrata dal Vicario Generale, Mons. Massimo Manservigi, ed a seguire la processione per il sagrato del Duomo con la benedizione rituale dei mezzi agricoli.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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