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da: ufficio stampa Coldiretti

Incontro molto partecipato nella sede di Coldiretti Ferrara per conoscere e gestire i numerosi adempimenti connessi all’attivazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Messo a punto il pacchetto di servizio da parte di Impresa Verde per garantire il rispetto di scadenze e comunicazioni, evitando sanzioni e penalizzazioni.

Tra le attività connesse a quella agricola principale di coltivazione o allevamento, troviamo da diversi anni anche quella della produzione energetica da fonti rinnovabili, quale il solare fotovoltaico.

Una possibilità che ha visto anche nella nostra provincia crescere il numero dipannelli solari installati sui fabbricati agricoli, di solito di ampie dimensioni per poter accogliere i macchinari agricoli o ricoverare foraggi e prodotti, interessando oltre 150 aziende associate.

Nel corso degli anni tuttavia, sono cambiati spesso i termini degli incentivi e la loro entità, moltiplicando nello stesso tempo adempimenti e dichiarazioni da presentare ad una molteplicità di enti: gestore dei sistemi elettrici (GSE), all’Agenzia delle Dogane, all’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas, costringendo i produttori energetici a fare lo slalom tra registri, dichiarazioni di consumo e di produzione, informative antimafia, iscrizione all’anagrafe degli operatori, contributi di funzionamento, dichiarazioni telematiche, indagine annuale per gli autoproduttori, con scadenze diversificate a seconda della potenza dell’impianto di produzione, oppure una tantum al momento dell’avvio dell’attività.

Insomma, come spesso accade in Italia, una ridda di attività da mettere a regime cherichiede attenzione e conoscenza specifica, quella stessa che Coldiretti, attraverso la propria società di servizi Impresa Verde ed in collaborazione con l’Associazione Fattorie del Sole, intende mettere a disposizione degli associati, proponendo anche pacchetti personalizzati a seconda delle diverse realtà aziendali e del tipo di supporto che l’imprenditore agricolo richiede.

Un tema che ha riscosso notevole interesse da parte degli associati, che hanno riempito la sala convegni della sede Coldiretti di Ferrara, ponendo la massima attenzione alla illustrazione degli adempimenti da parte di Luca D’Apote, responsabile nazionale di Fattorie del Sole, del direttore di Coldiretti Ferrara, Luigi Zepponi e del responsabile provinciale del servizio, Marco Baldon.

E’ quindi già possibile per tutti quanti gli interessati, contattare l’ufficio zona Coldiretti più vicino per avere ulteriori informazioni ed eventualmente aderire al pacchetto di servizi più utile per la propria realtà aziendale, tenendo conto che la prima delle scadenze è fissata al 31marzo 2015 (comunicazione al GSE e Agenzia delle Dogane).

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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