Riforma del Codice della strada: dal 20 dicembre cambia l’esame di teoria per la patente, che passa da 40 domande a 30, 20 minuti di tempo e massimo 3 errori. Analisi AutoScout24-Egaf edizioni: patente B, per i neopatentati emiliano-romagnoli la teoria si conferma l’ostacolo principale, con il 27% che nel 2020 non ha superato l’esame. Patentati emiliano-romagnoli da oltre 5 anni: solo il 9,2% supererebbe di nuovo l’esame di teoria a pieno titolo, la maggior parte “rimandati” L’analisi è stata condotta su un campione di quasi 3.100 utenti a livello nazionale di AutoScout24 ed Egaf edizioni che hanno ottenuto la patente B da oltre 5 anni. La simulazione del test ha previsto la somministrazione di 20 domande a quiz (la metà dell’attuale test ufficiale) selezionate tra quelle convalidate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e utilizzate in sede di esame. Per superare la simulazione gli utenti non devono aver commesso più di 2 errori su 20 domande (10%), considerando lo stesso rapporto dell’esame ufficiale che prevede attualmente al massimo 4 errori per un quiz da 40 quesiti, o dal 20 dicembre 3 errori per 30 quesiti Milano, 16 dicembre 2021 – Nel 2020 29.872 cittadini emiliano-romagnoli hanno superato l’esame di guida e ottenuto la patente B, pari all’81,6% di tutte le persone che hanno sostenuto i quiz 1 . Ma la guida è solo la fase finale del test; prima bisogna superare la teoria, dove il dato degli idonei nella regione si ferma al 73% (il 27% non lo è), dato superiore alla media nazionale (70,2%). Tra le province, la percentuale più alta di bocciati alla teoria si registra a Rimini (31,7%). Seguono Piacenza (29,8%), Ravenna (28,1%), Bologna (27,9%), Ferrara (26,7%), Forlì-Cesena e Reggio Emilia (entrambe con 25,7%), Modena (25%) e Parma (24,2%).
L’esame di teoria si conferma così come il vero “scoglio” da superare, e poiché si svolge per molti una
sola volta nella vita, salvo alcuni casi particolari, cosa accadrebbe se i driver emiliano-romagnoli che
hanno conseguito la patente B da oltre cinque anni lo ripetessero? Quanti errori commetterebbero?
Sono aggiornati sulle tante riforme del codice della strada che negli ultimi anni si sono succedute? Una risposta arriva dall’analisi di AutoScout24 -il più grande marketplace automotive online pan- europeo- ed Egaf edizioni – gruppo editoriale da oltre 40 anni protagonista dell’informazione professionale su circolazione stradale, motorizzazione e trasporti, e realizzata proprio in occasione della riforma dell’esame di teoria per la patente. Dal 20 dicembre, infatti, il test cambia e si terrà in formato ridotto: si passerà da 40 a 30 domande da svolgere in un tempo massimo di 20 minuti (adesso sono 30 minuti) e fino a tre errori (attualmente sono 4). AutoScout24 ed Egaf edizioni hanno simulato un test attraverso una survey di 20 quiz emanati dal Ministero (la metà dell’attuale esame ufficiale di 40 domande) agli utenti che hanno ottenuto la patente B da oltre 5 anni. Considerando in rapporto un massimo di due errori per superare il test (10% rispetto ai quiz), il risultato è sorprendente: pur non trattandosi di una bocciatura completa, dato che gli utenti hanno risposto in media correttamente a 17 domande su 20 (la media nazionale è di 16,4), solo poco meno di un emiliano-romagnolo su dieci (9,2%) oggi supererebbe l’esame a pieno titolo. Un dato che posiziona la regione al 13° posto per tasso di promossi.
I valori salgono al 15,2% per i cittadini piemontesi e toccano i minimi tra gli abruzzesi (6,1%) e i friulani
(6,7%). Tra gli errori più comuni si segnalano i quiz su segnaletiche, incroci e limiti di velocità.
Quali sono stati i tre errori più frequenti in Emilia Romagna?
Al primo posto in assoluto troviamo una segnaletica, su cui ha sbagliato il 71% degli utenti. Domanda: “Il segnale raffigurato indica il punto dove termina il divieto di fermata”. La risposta corretta è “Vero”.
Quasi sette su dieci (69%) hanno invece sbagliato un limite di velocità. Domanda: “Il limite massimo di velocità per un’autovettura sulle strade extraurbane principali è ordinariamente di 110 km/h”. La risposta corretta è “Vero”.
Un altro errore frequente, commesso dal 41% degli automobilisti riguarda un incrocio. Domanda: “La corsia di destra rappresentata in figura consente al conducente di proseguire diritto o svoltare a destra”. La risposta corretta è “Vero”.
Per maggiori informazioni o per mettersi in gioco simulando il test per l’esame di teoria della patente B,
raggiugi questa pagina sul sito AutoScout24. Sarà possibile cliccare sul link all’interno per effettuare la
simulazione realizzata da AutoScout24 ed Egaf edizioni di una reale scheda d’esame per la patente B o
per scaricare le app di Egaf edizioni.
Bastano pochi minuti e il questionario è assolutamente gratuito e anonimo.
Cosa cambia dal 20 dicembre?
Il 9 dicembre è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Infrastrutture e
della Mobilità Sostenibili, che riporta alcune modifiche importanti per il conseguimento della patente
A1, A2, A, B1, B e BE.
Dal 20 dicembre cambia infatti la modalità di svolgimento della prova teorica, con il nuovo esame che
sarà ridotto: si passerà da 40 a 30 domande da svolgere in un tempo massimo di 20 minuti (adesso sono30 minuti) e fino a tre errori (attualmente sono 4). Per il numero di errori consentiti al fine di superare l’esame si manterrà sempre il rapporto del 10% rispetto ai quiz.
Riceviamo e pubblichiamo
Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
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