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Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

Lanciare un segnale forte di positività, di fiducia nel futuro e nella capacità del territorio e delle sue imprese di uscire dalla crisi, approdando a una nuova normalità. E’ questo lo spirito con cui La moda in Castello, la serata-evento di Cna Ferrara e Cna Federmoda, torna in piazza  domani  9 settembre alle 21.00. E’ un appuntamento tradizionale che quest’anno si rinnova e guarda al futuro: lo spettacolo di Piazza Castello sarà diffuso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Cna Ferrara.

Le imprese del settore moda ha subito un calo di fatturato del 30%, e ha bisogno di politiche di rilancio – ha detto il direttore di Cna Ferrara Diego Benatti – Noi desideriamo che le imprese che operano nel settore possano riprendersi e superare le difficoltà: la Moda in Castello è anch’essa uno strumento per raggiungere lo scopo”.

Vogliamo – ha detto la Presidente di CNA Federmoda Ferrara Laura Vallieri – che la Moda in Castello sia sempre più uno strumento di promozione per le aziende che vi partecipano. Per questo abbiamo avviato una collaborazione con quattro imprese di Cna Comunicazione che ha portato a realizzare il progetto ‘Artigianato a Palazzo’, in cui presenza sul palco e video si integrano a vicenda”

Artigianato a palazzo è una bellissima esperienza di lavoro in  team, animata da una forte volontà di collaborazione creativa, coerente con lo spirito della nostra associazione – ha spiegato la Presidente di Cna Comunicazione Giulia Bratti – Un lavoro che non poteva trovare ambiente migliore di Palazzo Schifanoia, uno dei monumenti simbolo della città”.

La direzione artistica della serata è stata ancora una volta affidata a Made Eventi di Alessandro Pasetti, che ha illustrato le scelte operate e gli ospiti che si esibiranno: la giovanissima cantante Emma Fogli, il ginnasta-contorsionista Lorenzo Bernardi, il freestyler Giorgio Luppi, il musicista e performer Enzo Balestrazzi e l’artista Fabrizio Vendramin.

CNA ha fatto bene a rinnovare l’appuntamento con La Moda in Castello – ha detto Barbara Travagli, assessore alle attività produttive del comune di Ferrara – Mai come oggi le piccole e medie imprese Artigiane, che mettono passione e sapienza nel proprio lavoro, meritano di essere sostenute e valorizzate”.

Organizzare un’iniziativa complessa e di qualità come La Moda in Castello non era affatto scontato – ha detto Matteo Fornasini, assessore al turismo del Comune di Ferrara – E’ la dimostrazione che le imprese del territorio hanno la capacità di reagire di rimettersi in moto. Per l’amministrazione comunale è molto importante che il centro storico torni a popolarsi di eventi”.

La Moda in Castello è una testimonianza della grande capacità delle nostre imprese di fare grandi cose, collaborando e aderendo a progetti comuni – ha detto il Presidente di Cna Ferrara Davide Bellotti – Questa è la nuova normalità a cui dobbiamo tendere: essere propositivi, operativi, capaci ideare progetti e protrarli avanti cercando alleanze anche al di là del nostro territorio”.

Le imprese partecipanti

Le collezioni fashion&design sono di: Alba Art Interior Design; Atelier il Sogno; Captivity; Maison Blanche; Pelle D’Oca Abbigliamento Donna; Rondina Store; Vivinaturale di Sartoria Laura Mode; Settefili Cashmere.

Trucco e Parrucco sono affidati a Wellness Time di Elena Malanchini.

Artigianato a palazzo coinvolge: Balleri Cinture: Inpell Pelletteria; Laboratorio Orafo di Ghelfi Massimo e Simone; La Bottega delle stelle; Pig’OH Gioielleria alternativa. Sono coinvolte nel progetto anche Wellness Time di Elena Malanchini e due imprese che prendono parte alla sfilata con le proprie collezioni: Vivinaturale e Alba Art Interior Design.

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CNA FERRARA


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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