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Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

“Le nostre strade sono troppo spesso teatro di gravi incidenti stradali. Per questo sono necessarie iniziative che inducano le persone a mettersi al volante in piena sicurezza, consapevoli dei pericoli legati a una cattiva condotta di guida”.

Alessio De Angelis, Amministratore Delegato del gruppo Promotor e portacolori di AD Classic Associazione Onlus, è pilota professionista e campione di rally: in febbraio è arrivato secondo assoluto, primo degli italiani, al Rally Storico di Montecarlo edizione 2019, e non era che l’ultima di tante vittorie e piazzamenti importanti. Insomma, è uno che sulla guida corretta e sicura non ha nulla da imparare e moltissimo da insegnare. Per questo, in collaborazione con Cna Ferrara ed Ecipar – l’ente di formazione di Cna – ha deciso di avviare un corso di guida sicura rivolto agli imprenditori Cna e ai loro dipendenti. La prima delle quattro lezioni previste si è svolta martedì pomeriggio (5 novembre) dalle 15.00 alle 18.00 presso la sede Ecipar di via Tassini a Ferrara. Sono previste altri tre incontri, sempre il martedì a partire dalle 15.00, presso la sede di Ecipar Ferrara.

“Cna è un’associazione imprenditoriale di primo piano e proprio per questo ha anche un importante ruolo sociale – ha spiegato il direttore Diego Benatti – per questo abbiamo deciso di dare il nostro contributo ad affrontare il grave problema della sicurezza stradale. Questa è la prima iniziativa di un progetto più ampio che proseguirà anche nel 2020”

La prima lezione era dedicata a come si sta al posto di guida: come va posizionato il sedile, come si impugna il volante, la grande importanza delle cinture di sicurezza. “Nella seconda lezione – spiega De Angelis – affronterò gli aspetti dinamici dell’auto: dobbiamo immaginare che il veicolo sia poggiato su quattro bilance, e da lì partire per analizzare le conseguenze pratiche di questa situazione. Il terzo incontro prevede una serie di consigli molto pratici su come si affrontano varie situazioni di guida: una curva, una frenata, ecc. Nel quarto appuntamento riepilogheremo i concetti degli incontri precedenti, per elaborare un modello di guida ottimale e sicuro”.

Restano quindi molti temi importanti da analizzare insieme al campione ferrarese: le imprese Cna interessate non hanno che da mettersi in contatto con Ecipar Ferrara allo 0532 66440 oppure scrivendo a elombardi@eciparfe.it.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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