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Cinque opere cinematografiche, 5 televisive, 1 cortometraggio di animazione, 4 documentari, selezionati su 57 progetti (19 in più rispetto allo scorso anno).

Bologna – Film, documentari, serie televisive, animazione. Cresce la forza progettuale dell’Emilia-Romagna in ambito cinematografico, sostenuta dalla Regione attraverso il Bando per lo sviluppo di opere audiovisive.

La Giunta Regionale ha approvato la graduatoria 2021 e assegnato contributi a 13 progetti (di ampio spettro sia per tipologia, storie narrate o da scoprire) di imprese audiovisive con sede in Emilia-Romagna per la realizzazione di 5 opere cinematografiche, 1 cortometraggio di animazione, 4 documentari, 5 opere televisive.

Si tratta di un bando annuale, che mette a disposizione contributi per un massimo di 15mila euro, con una dotazione complessiva per il 2021 di 120mila euro.

L’obiettivo è che produttori e autori, con il sostegno della Regione, possano concentrarsi su attività fondamentali per la maturazione del progetto, a partire dalla scrittura di sceneggiature originali, costruzione di dossier utili alla ricerca di partner, realizzazione di un teaser e partecipazione ad appuntamenti nazionali e internazionali quali laboratori, workshop di scrittura o coproduzione, training, co-production market.

Sono stati candidati 57 progetti a fronte dei 38 dello scorso anno e il lavoro del Nucleo di valutazione ha portato ad una graduatoria di 28 progetti ammissibili, di cui 15 finanziabili, per un costo complessivo di 576.650 euro, con un contributo concesso non superiore al 70% delle spese di sviluppo.  Lo sviluppo dei progetti deve concludersi al 31 dicembre 2021, e solo dal 1 gennaio 2022 potranno entrare nella fase produttiva.

Il Nucleo di valutazione è composto da Fabio Abagnato (responsabile Emilia-Romagna Film Commission), Giacomo Manzoli (direttore del Dipartimento delle Arti – Università di Bologna), Stefania Ippoliti (responsabile Area Cinema Fondazione Sistema Toscana).

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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